toffa

“IL CANCRO E’ UN DONO”, BUFERA SU NADIA TOFFA - “DIRE CHE LA GUARIGIONE DIPENDA DA QUANTO UNO LOTTA È SBAGLIATO E IRRISPETTOSO PER CHI NON CE L' HA FATTA” – LEI REPLICA: "CERCO DI DARE CORAGGIO AGLI ALTRI". E HA RICORDATO COME UNA RAGAZZA ABBIA RACCONTATO IL SUO CANCRO CON UN FUMETTO…- LA SCRITTRICE LIA CELI: “IL CANCRO È UNA SFIGA E NON CI PIOVE. MA LE MERAVIGLIOSE PERSONE CHE, COME PAZIENTE ONCOLOGICA, HO CONOSCIUTO NELL' ULTIMO ANNO, SONO STATE DAVVERO UN DONO”

Dal Corriere della Sera

nadia toffa

 

La «iena» Nadia Toffa ha raccontato la sua battaglia contro il cancro e insieme il suo messaggio di speranza in un libro in uscita la prossima settimana per Mondadori: «Fiorire d' inverno». Cioè nel periodo più difficile dell' anno, ha scritto lei in un lungo post sui social:

 

«Ecco qui Ragazzi, in questo libro vi spiego come sono riuscita a trasformare quello che tutti considerano una sfiga, il #cancro, in un dono, un' occasione, una opportunità». Parole che hanno strappato tanti like e messaggi di incoraggiamento tra i suoi follower, ma anche raccolto critiche proprio per quell' equazione cancro-dono.

 

toffa

Oltre a Filippo Facci che dalle pagine di Libero ha parlato di «spettacolarizzazione del tumore (il proprio)», c' è chi l' ha attaccata perché «dire che la guarigione dipenda da quanto uno lotta è profondamente sbagliato e irrispettoso per chi non ce l' ha fatta» o perché non tutti i tumori «sono uguali e non si guariscono con il pensiero».

 

lia celi

Nadia Toffa ha deciso di provare a rispondere a tutti. «Cerco di dare coraggio agli altri». E ha ricordato come una ragazza abbia raccontato il suo cancro con un fumetto. «Prende troppo alla leggera? Certo che no. Fa quello che può». Anche la scrittrice Lia Celi è intervenuta su Twitter: «Ok, il cancro non è un "dono".

 

La tolleranza per chi sull' argomento la pensa diversamente da noi sì, però». E ancora: «Il cancro è una sfiga e non ci piove. Ma le meravigliose persone che, come paziente oncologica, ho conosciuto nell' ultimo anno, ecco, quelle per me sono state davvero un dono».

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