IN PARADISO INSIEME AGLI ANGELI CHE MANGIANO FAGIOLI - ADDIO AD ALABISO, PRODUTTORE CHIAVE DEL NOSTRO CINEMA DI SERIE B - DAI THRILLER DI LENZI AI WESTERN DI CORBUCCI E BUD SPENCER, FECE ANCHE IL MITICO “LA PISCINA” CON ALAIN DELON
Marco Giusti per Dagospia
Se ne va Salvatore Alabiso, grande produttore di film di genere negli anni ’60, western, gialli, thriller erotici, ma soprattutto produttore dei grandi successi internazionali dei film di Bud Spencer. Sia in coppia con Terence Hill sia in coppia con Giuliano Gemma o da solo. Parliamo di film che vanno da “Anche gli angeli tirano di destro” a “Miami Supercops”, da Poliziotto superpiù a “Pari e dispari”, da “Nati con la camicia” a “Banana Joe”.
Alabiso è morto in Francia, sulla Costa Azzura, dove viveva da anni, il 15 agosto. Nel cinema aveva esordito come sceneggiatore alla fine degli anni ’50 scrivendo un film di Pino Mercanti, “L’ultima canzone”. Mentre il fratello Eugenio era diventato uno dei più prolifici montatori italiani di film di genere (165 film), Salvatore si era legato negli anni’60 a Alberto Grimaldi e alla P.E.A. per una serie di film di grande successo che si giravano in coproduzione con la Spagna e la Francia.
Diventa una specie di produttore esecutivo e poi associato della P.E.A. fondando la Tritone Cinematografica che produrrà negli anni ’60 una serie di western e di spionistici come “Viva Gringo”, “La lunga sfida”, “4… 3… 2… 1… morte” di Primo Zeglio, “I morti non si contano” di Umberto Lenzi, tutti distribuiti da Grimaldi. Ma co-produce anche “La piscina” di Jacques Deray con Alain Delon e Romy Schneider, che fu un grande successo in tutto il mondo.
Assieme a Umberto Lenzi porterà al successo il thriller erotico italiano, in parte nato come costola del thriller francese, con titoli oggi diventati dei supercult come “Orgasmo”, “Così dolce così perversa”, tutti diretti da Lenzi, ma anche “In fondo alla piscina”. Seguiterà con lo spaghetti western sviluppando assieme a Sergio Corbucci il tortilla western, versione politica del genere, con film adorati da tutti i tarantino-boys come “Il mercenario” e “Vamos a matar, companeros”. Meno successo ebbe “Viva la muerta tua” di Ducco Tessari.
Con l’arrivo del western parodistico, produsse il deludente “Il bianco il giallo il nero” di Sergio Corbucci con Tomas Milian, Giuliano Gemma e Eli Wallach, e si buttò poi nei fagioli movies con Bud Spencer, a cominciare dal superclassico “Anche gli angeli mangiano i fagioli”, dove mise in piedi la coppia Bud-Gemma. Col solo Gemma produsse “Safari Express” e “Africa Express”, due avventurosi con toni da commedia.
Chiude la Tritone Cinematografica alla fine degli anni ’70 e apre la Derby Cinematografica con la quale produce “Banana Joe” e poi la El Pico S.A. negli anni ’80 girando gran parte dei suoi film a Miami e in America. Molto schivo, ha sempre evitato di mettere il suo nome nei titoli di testa come produttore, ma è stato un personaggio chiave del nostro cinema di genere.
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