LA KOSTNER SCARICA SCHWAZER? - IN CONFERENZA STAMPA LA CAMPIONESSA DI PATTINAGGIO SEMBRA SILURARE IL SUO COMPAGNO DOPATO: “MI AUGURO CHE POSSA RITROVARE LA SUA STRADA E CHE SI SIA LIBERATO DAI SUOI DEMONI” - CAROLINA CAMBIA VITA: PIU’ VACANZE, FESTE E CENE CON GLI AMICI, MENO OSSESSIONE DA MEDAGLIA - ALEX AI PM: “HO COMPRATO L’EPO IN TURCHIA, CERCANDO LA FARMACIA SU GOOGLE MAPS…”

Alessandro Gonzato per "Libero"

Vacanze, feste, weekend e cene con gli amici. Carolina Kostner, dopo aver scritto pagine indelebili del pattinaggio, vuole «sgarrare». Lo dice senza giri di parole e senza reticenze durante la conferenza stampa convocata a Bolzano nella sede della Despar (sponsor del compagno Alex Schwazer) per pubblicizzare uno spettacolo sul ghiaccio - di cui sarà madrina - in programma il 22 settembre all'Arena di Verona ("Opera on ice", a sua volta promosso dal marchio olandese).

La sua manager, dopo lo scandalo che ha travolto l'ex marciatore, con un certo cipiglio vieta ai cronisti di incalzare l'azzurra con domande sul fidanzato, escluso dalle Olimpiadi perché dopato, e sulla sua vita privata. Carolina, però, qualcosa si lascia sfuggire. E quel qualcosa fa capire che il colpo subito, pur indirettamente, ne ha profondamente cambiato il modo di pensare.

La bolzanina ha 25 anni, è bella, simpatica, famosa ed anche il conto in banca non deve essere proprio malaccio: dopo anni di lavoro senza sosta, di viaggi in giro per il mondo e di gare sempre al top, sembra aver capito di avere tutto il diritto di godersi la vita. Non vuole fare la stessa fine ingloriosa del suo ragazzo, con il quale, dal 2008 - anno in cui tra i due era scoppiato l'amore - condivideva soltanto successi e gloria.

Ora che ha visto da vicino fino a che punto può portare l'ossessione di vincere a tutti i costi e di scendere a patti col diavolo pur di primeggiare - un demonio che nel caso del suo compagno ha assunto le sembianze dell'Epo - ha deciso di concedersi il lusso di una vita che assomigli il più possibile a quella delle sue coetanee, delle amiche d'infanzia che tra Bolzano ed Ortisei, giorno dopo giorno, hanno assistito alla sua scalata.

Fino a poche settimane fa, prima che l'inferno vissuto da Alex diventasse di dominio pubblico e bersaglio di attacchi anche oltremodo violenti, aveva anche pensato al ritiro. Sono stati in molti, nel suo ambiente, a consigliarle di appendere i pattini al muro nel momento di maggior successo, all'apice della carriera. Lei però ha posticipato la decisione di un paio d'anni. Se ne riparlerà dopo le Olimpiadi di Sochi del 2014. Anche se per la Kostner l'appuntamento in Russia non rappresenta un assillo.

«Ho deciso di continuare a pattinare perché mi diverto ancora e mi piacciono troppo gli allenamenti e la tensione delle gare» ha detto con semplicità di fronte ad un plotone di giornalisti, telecamere e macchine fotografiche, «però» ha aggiunto «non c'è alcuna garanzia perché da qui al 2014 possono cambiare tante cose».

Insomma, dopo tanti anni scanditi da tabelle e da obiettivi da raggiungere, l'atleta altoatesina, presentatasi in conferenza stampa con una t-shirt bianca da lei stessa disegnata, shorts blu e scarpette beige, ha deciso di vivere alla giornata, consapevole che la vita agonistica, prima o poi, dovrà terminare, «nel momento in cui la voglia e le energie verranno meno». Quando capiterà, ha precisato «spero di avere il coraggio di ammetterlo a me stessa».

Un'ammissione che ad Alex non è riuscita. Carolina non cerca scuse per giustificare l'errore del marciatore di Vipiteno. «Non condivido assolutamente quello che ha fatto in ambito sportivo. Ha commesso un grande errore. Sono arrabbiata e su questo non ci sono dubbi» ha detto con decisione nell'unica parentesi della conferenza in cui ha deciso di parlare della vicenda. Poi, però, c'è stato spazio anche per la comprensione.

«Sicuramente pagherà per i suoi errori» ha sottolineato «ma mi auguro che possa ritrovare la sua strada e che si sia liberato dai suoi demoni». Una stoccata, Carolina, la riserva anche alla stampa: «Quando Alex ha vinto la medaglia d'oro a Pechino è stato in prima pagina soltanto un giorno. Oggi, invece, dopo quello che è successo, se ne parla sempre».

Ed è forse anche per questo che la campionessa mondiale di pattinaggio ha deciso che non si rovinerà la vita per tornare da trionfatrice dal prossimo appuntamento olimpico. «La mia felicità», ha detto con l'espressione di chi sa di aver già dato moltissimo allo sport italiano, «non dipenderà da una medaglia».


2- L'EX MARCIATORE: «TROVATA L'EPO SU GOOGLE MAPS»
Da "
Libero"

Interrogato ieri a Bolzano, Alex Schwazer ha confermato che la decisione di ricorrere al doping era nata dopo una serie di allenamenti durante i quali non era riuscito a ottenere tempi soddisfacenti. Dopo la vittoria con un ottimo tempo in una 20 km disputata in Germania, il progetto sembrava accantonato, poi però la forma era andata in calando: da qui la decisione di ricorrere al doping in vista di Londra. Schwazer ha detto di aver nascosto l'Epo in una scatola di un antidolorifico, il Voltaren, per evitare complicazioni all'aeroporto.

Nel suo pc, gli inquirenti hanno trovato ricerche su sostanze dopanti ed una cartella con alcuni file con informazioni sull'epo. Tutto a partire da settembre 2011. Prima di questa data non risultano attività di questo tipo, né, al momento, l'intervento di terze persone. Schwazer ha detto anche di aver consultato Google Maps per trovare farmacie in Turchia dove era probabile trovare l'Epo; ha confermato di essere giunto Antalya il 5 settembre 2011, dove, il giorno successivo, ha acquistato la sostanza dopante.

 

schwazer kostner KOSTNER schwazerSCHWAZER

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