IN AMORE LA FORTUNA E IL DESTINO NON ESISTONO, PERCHE' L’AMORE E’ IL FRUTTO DI UNA MANIPOLAZIONE, DI UNA PROVOCAZIONE VOLONTARIA, PERCIO’ DA SEMPRE ESISTONO POZIONI E AMULETI - I SOCIAL SONO GLI INCANTESIMI MODERNI, CON PROFILI IDEALI E FOTO RITOCCATE PER ATTRARRE
Jérémy Collado per Slate
La nostra epoca vuole credere che ha inventato tutto, che non esisteva nulla prima e, ancora peggio, che ingloba tutte le epoche precedenti. E’ falso, soprattutto nel campo dell’amore, perché tutto è già stato inventato e detto. Come evocare la passione amorosa quando uno ha letto Proust, Casanova o i filosofi greci?
Casanova scrisse: «Una donna che lascia guardare la sua pelle a un uomo e lo rende curioso di vedere il resto, ha già percorso tre quarti del cammino per farlo innamorare». Nel 2013 lo ha spiegato l’etnopsichiatra Tobie Nathan: «La passione amorosa è il risultato di una manipolazione. Non ci si innamora per via di un corpo armonioso, di un viso dolce o di una bella anima, ma perché si è oggetto di una cattura deliberata».
Un tempo si usavano amuleti magici, filtri, profumi, riti, pozioni, parole esoteriche. Oggi come allora, in amore non siamo liberi. Contrariamente alle illusioni che ci cullano e che fanno della passione il simbolo della simbiosi di coppia, l’amore è riducibile a una serie di tecniche e stratagemmi, a volte legati a una forma antica di magia che ha attraversato i secoli.
Uno spirito razionale si stupirebbe di una simile constatazione, ma a volte dobbiamo riconoscere che la causa delle nostre azioni non è sempre la libertà pura e perfetta. Certo, è deprimente sapere che non ci innamoreremo mai di una sconosciuta a casaccio, ma è così. Se si vuole provocare l’amore, bisogna volerlo e scatenarlo.
Prosegue Tobie Nathan: «La nostra concezione di coppia si fonda sul postulato opposto, cioè sulla spontaneità delle emozioni». Per noi è più gratificante pensare che si incontra l’anima gemella per destino. Secondo lui chi ama è la preda, chi è amato è il cacciatore, anche se spesso i ruoli vengono invertiti. Le pozioni destinate a manipolare i cuori sono a disposizione di uomini e donne, non c’è differenza.
Insomma l’appello è al pragmatismo. Non si tratta di essere acuti o di cercare l’amore impossibile, bensì di saper identificare il momento giusto e il posto adatto, perché suscitare l’amore implica operare buone scelte e vincere il destino. Per farlo serve un intermediario in grado di trasmettere alla creatura che si vuole incantare. Un esempio? Uno di quei talismani datati quattromila anni fa.
Uno dei più antichi strumenti di seduzione è raccontato nelle “Metamorfosi” di Ovidio: il profumo. L’origine sta nel mito di Adone, nato dal rapporto incestuoso fra sua madre Mirra e suo nonno Cinira. Mirra desiderava il padre, come una moglie desidera il marito, la nutrice escogitò un modo per realizzare il suo sogno e così i due copularono per nove notti consecutive.
Quando Cinira, che fino ad allora aveva rispettato il divieto di guardare in volto la giovane vergine, si accorse che si trattava di sua figlia, la trafisse con la spada. Gli dei fecero nascere da ogni sua ferita una resina profumata chiamata mirra, ancora oggi utilizzata in Senegal per sedurre le ragazze.
L’idea che in amore la fortuna non esiste e che non è legata ad una scelta ma ad una successione di avvenimenti volontari, si oppone al libero arbitrio che irriga le nostre democrazie. Scrive Agnès Giard su “Libèration”: «L’amore non rispetta il diritto dei cittadini di disporre di se stessi, se ne infischia dei principi di sovranità e autodeterminazione.
L’amore prende di forza, ruba, rende irresponsabili». Internet rafforza questo sentimento, spingendo ognuno a costruire un profilo che si adatti all’obiettivo di essere amati, si architetta un piano per attirare le attenzioni altrui attraverso età, gusti musicali, culinari sessuali. L’amore non è questione di fortuna ma la struttura efficace delle nostre caratteristiche comuni.
Amiamo qualcuno per ciò che è ma anche per ciò che pensiamo sia. E voilà: deridiamo gli incantesimi di altri tempi senza vedere che glorifichiamo le stesse cose oggi, sotto forme leggermente diverse. Dice Tobie Nathan: «Mondo strano quello in cui i moderni deridono le vecchie tecniche amorose, ignorando quelle nuove di marketing». Cos’altro sono i siti di dating? Talismani, modi per attirare l’amore, attraverso il profilo ideale e lo scatto photoshoppato.
Sono tutti stratagemmi che però riducono l’altro a bersaglio e chi vuole essere amato a oggetto disponibile a tutti. Cosa ci distingue allora dagli animali? Il desiderio è indeterminato ma l’amore è singolare. La risposta di Tobie Nathan è: «Un filtro d’amore deve contenere il nome della persona a cui è indirizzato». Senza quello, non esiste metamorfosi, passione, esse