“LA RAI DEVE PAGARE LA SIAE ANCHE PER LE NOTIZIE” - L’ULTIMA BATTAGLIA DEL DEPUTATO RENZIANO MICHELE ANZALDI: LE TV E LE RADIO POTRANNO RIPRENDERE E UTILIZZARE LE NOTIZIE PUBBLICATE DA AGENZIE, GIORNALI E RIVISTE SOLO DOPO UN VERSAMENTO – L’IDEA È FAR PAGARE UN FORFAIT PERIODICO DA FAR CONFLUIRE IN UN APPOSITO FONDO A TUTELA DEL GIORNALISMO
R.R. per “Avvenire”
T utte le notizie pubblicate da agenzie, giornali e riviste, su cartaceo o su web, potranno essere riprese e utilizzate dalle tv e dalle radio solo dopo un versamento da far confluire in un Fondo a tutela del giornalismo.
È l' ultima battaglia del deputato di Iv e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, che sul tema ha depositato alla Camera una proposta di legge.
«La Rai paga la Siae per la musica - spiega Anzaldi - e non mi sembra ci sia nessuna protesta per questo, è naturale. Bene, bisogna ricopiare questo modus operandi anche per la produzione di giornali, riviste e agenzie. Le stesse tv ne trarrebbero beneficio. Se la carta chiude i battenti, sono guai anche per loro. Ormai non sono più attrezzate per produrre il necessario volume quotidiano di notizie e inchieste».
L' idea è di far pagare un forfait periodico da far confluire in un apposito fondo, secondo modalità e criteri che l' Ordine dei giornalisti dovrebbe definire con il Mef. «Una proposta così conviene a tutti, anche per contribuire a sanare alcune situazioni complesse come quella dell' Inpgi», chiude Anzaldi.