SENZA TRUCCHI CONTRO I CRUCCHI - PRANDELLI HA TRE DUBBI SULLA FORMAZIONE ANTI-GERMANIA DI DOMANI - I NODI SONO LEGATI ALLA CONDIZIONE DEGLI ACCIACCATI CHIELLINI E DE ROSSI (IN ALTERNATIVA BALZARETTI E NOCERINO) E ALLA TENUTA ATLETICA DI CASSANO, CHE NON AVENDO I 90 MINUTI NELLE GAMBE, PUÒ LASCIARE IL POSTO A DIAMANTI E SUBENTRARE A PARTITA INIZIATA - CONFERMATISSIMO BALOTELLI IN ATTACCO E MONTOLIVO DIETRO LE PUNTE…

1 - CASSANO O DIAMANTI PRANDELLI NON SA ANCORA CHI MANDARE
Alessandro Bocci per il "Corriere della Sera"

L'Italia è stanca, Cassano di più. Cesare Prandelli in vista della semifinale con la Germania si consola con il recupero lampo di Giorgio Chiellini e spera di avere Daniele De Rossi. Antonio, invece, è un dubbio atroce: promuoverlo per la quinta volta consecutiva nell'undici titolare, oppure sistemare Alessandro Diamanti al fianco del confermato Balotelli? Il c.t. ci sta pensando. Cassano, sino adesso, ha tenuto in piedi l'attacco azzurro anche se è stato sempre sostituito perché non ha i 90' nelle gambe.

Però adesso risente della lunga inattività (oltre 5 mesi) dopo l'operazione al cuore. È provato, spento, cupo. Inoltre ieri sera, per il secondo giorno consecutivo, ha cenato lontano dal ritiro, nell'albergo della moglie Carolina, febbricitante. Anche in questo caso si è trattato di un permesso autorizzato, mentre agli altri familiari sono state aperte le porte del ritiro di Wielicza.

La formazione anti-Germania, mai come stavolta, dipenderà dalle condizioni dei giocatori dopo la battaglia con l'Inghilterra. «C'è uno stato generale di stanchezza compatibile con lo stress fisico ed emotivo a cui siamo stati sottoposti nei quarti», ha spiegato il professor Castellacci.

Per questo motivo Prandelli ha soppresso gli allenamenti degli ultimi due giorni, limitando le sedute a un semplice lavoro defaticante e ha rinviato la prova generale alla seduta di questo pomeriggio al National di Varsavia. Un avvicinamento inconsueto a una partita tanto importante.

Prandelli non ha avuto scelta. Paghiamo il calendario folle dell'Uefa. Però ritroviamo Chiellini a dieci giorni dallo stiramento di primo grado al bicipite femorale sinistro. Un record. «Ma non un miracolo», ci tiene a precisare il professor Castellacci. Merito anche del lavoro di Niccolò Prandelli e dell'Arp, un sistema sviluppato negli Stati Uniti, che accelera i recuperi muscolari, migliorando la performance atletica. E dello stesso giocatore «che ha una volontà di ferro, la stessa che aveva Gattuso in Germania», la chiosa di Castellacci. Un paragone beneaugurante.

Chiellini dovrebbe giocare a sinistra nella difesa a quattro al posto di Balzaretti. Bonucci e Barzagli, strepitosi con l'Inghilterra, saranno confermati davanti a Buffon, mentre a destra è stato recuperato Abate, alle prese con un risentimento al bicipite femorale sinistro.

L'infortunato che preoccupa di più Prandelli è Daniele De Rossi, uscito nel secondo tempo della partita con l'Inghilterra per un'infiammazione al nervo sciatico. Ma è difficile immaginare che Danielino, uno dei pezzi da novanta della nostra nazionale, possa saltare un appuntamento così importante. E il fatto che oggi sia annunciato in conferenza stampa accanto al c.t. porta a ritenere che possa farcela. Ciò non toglie che Prandelli sia preoccupato. E con lui lo staff medico.

Ecco perché è stato preallertato Nocerino che, contro gli inglesi, è entrato bene in partita ed è stato implacabile dal dischetto. «Per De Rossi, come per Abate e Chiellini, lavoreremo sino all'ultimo con la speranza di metterli a disposizione di Prandelli», le parole del professor Castellacci.

Pirlo è intoccabile e Marchisio, nonostante la stanchezza, sarà della partita. Nel ruolo di trequartista anomalo sarà confermato Montolivo. In attacco il dubbio dei dubbi: Cassano rischia di essere bruciato da Diamanti e non da Di Natale. Alino, che ha calciato il rigore decisivo contro gli inglesi, potrebbe essere la sorpresa del c.t. trasformista, per stregare la Germania e sbaragliare il campo. È un rischio, ma anche una tentazione.

2 - PER CHIELLINI RECUPERO RECORD. PRANDELLI TENTATO DI RISCHIARLO, OGGI LA DECISIONE
Massimiliano Nerozzi per "la Stampa"

Per la battaglia dei giganti, questa è Germania-Italia, per nomi e fisici allo scontro, Casare Prandelli si ritrova praticamente aggiustato Giorgio Chiellini, il suo miglior cingolato. Oggi al «Narodowy Stadion» di Varsavia ci sarà l'ultimo test, dopo quelli, confortanti, di ieri: andasse bene, armarlo o meno sul prato, contro i tedeschi, sarebbe sostanzialmente decisione tecnica, o di prudenza.

Nel caso, s'è aperto ballottaggio con Balzaretti, che di Giorgio è buon amico, perché a toccare la coppia Barzagli-Bonucci il ct non ci pensa. L'Italia potrebbe così avere in trincea il terzetto, nella linea a quattro, che con l'uniforme della Juve ha cementato la miglior difesa della serie A. «Chiello», al solito, ha lo spirito da battaglia, se già domenica a Kiev indossava divisa e scarpe da lavoro.

La riparazione è comunque a tempo di record, visto che il difensore s'era fermato contro l'Irlanda, dieci giorni fa. E con prognosi non banale: stiramento di primo grado al bicipite femorale della gamba sinistra. Anche se poi il professor Enrico Castellacci, responsabile dello staff medico azzurro, aveva lasciato aperta la speranza: «Faremo di tutto per recuperarlo». «Mission non impossible» per il funzionamento dell'officina Italia, con anche Niccolò Prandelli, preparatore e figlio del tecnico, e per l'indole di Chiellini: «Per la sua volontà mi ha ricordato Gattuso - ha detto Castellacci - che si presentò al Mondiale con uno stiramento e fu tra i protagonisti».

Il giocatore aveva fatto gli straordinari per esserci, qui all'Europeo: s'era infatti rotto proprio all'ultima di campionato, con somma iella, nei minuti finali con l'Atalanta. Da lacrime, per il dolore e il rischio di perdere l'azzurro. L'unica medicina sarebbe stata il lavoro: convocato a Coverciano per il 26 maggio, come tutti gli altri juventini, s'era presentato cinque giorni prima. Così s'era rimesso in sesto per il secondo round, con la Croazia.

Di fronte alla Germania, «Chiello» farebbe comodo, visto che dall'altra parte s'annuncia traffico pesante. «Tatticamente non è una partita difficile - spiegava l'altro giorno Prandelli perché attaccano con una punta centrale e poi sulle fasce». Senza toccare l'assetto (4-3-1-2), il ct azzurro al massimo varierà gli uomini. Anzi, al massimo un paio: Chiellini o Balzaretti appunto e Cassano o Diamanti. Anche se quest'ultimo dubbio pare già risolto: FantAntonio dall'inizio, il trequartista del Bologna dentro a partita avviata, come contro l'Inghilterra.

Deve sistemare le sue divisioni anche Joachim Loew, che nell'ultima partita contro la Grecia ha un po' stravolto la Germania. Fuori Mario Gomez, con tre gol capocannoniere dell'Europeo, e dentro il vecchio Miroslav Klose, uno che con la maglia della nazionale è ancor più letale di quando lavora per i club: 64 gol in 120 partite. Oddio, non che Gomez sia inceppato, perché la stagione è stata mostruosa: 26 reti in 30 partite di Bundesliga, e uno strepitoso 12 su 12 in Champions League.

Il problema è che ci sarà da lottare pure sul fronte destro, che è poi il settore mancino dell'Italia. Aveva iniziato Thomas Muller, 22 anni, così così con il Bayern Monaco (7 reti in 33 partite), ma ora la prima scelta pare essere diventato Marco Reus, uno dei nuovi fenomeni del calcio tedesco. A 23 anni, «Rote Rakete», la freccia rossa, ha stupito nel Borussia Mönchengladbach (18 reti e 12 assist in 32 presenze), guadagnandosi la maglia del Borussia Dortmund, che l'ha comprato per 17,5 milioni. Rispetto all'Inghilterra, altra artiglieria.

 

 

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