LA MORSA DELLO SQUALO - MURDOCH PUNTA SUI DISASTRATI “CHICAGO TRIBUNE” E “L.A. TIMES”, E AL POTENZIAMENTO DEL SUO “WALL ST. JOURNAL” PER METTERE ALL’ANGOLO IL “NEW YORK TIMES” - IN GB SILURATO IL DIRETTORE DEL “TIMES” - EMERGE LA “LIQUIDAZIONE” PER LA ROSSA REBEKAH BROOKS, CHE HA LASCIATO NEWS INTERNATIONAL IN DISGRAZIA ETICO-GIORNALISTICA MA IN GRAZIA ECONOMICA: 10 MILIONI DI STERLINE…

TRIBUNE E L.A. TIMES IN CERCA DI EDITORE
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L'informazione americana è morsa dalla crisi e ha cominciato così il lento processo di trasformazione. Due tra le più note testate statunitensi potrebbero presto cambiare proprietario: il Chicago Tribune e il Los Angeles Times, entrambe pubblicate da Tribune Co., una volta superato il procedimento di bancarotta dovrebbero finire nel portfolio di Rupert Murdoch.

Il gruppo americano non ha alternative alla vendita dei propri giornali e il magnate australiano, che giù possiede The Wall Street Journal e il New York Post, non vede l'ora di ampliare la propria influenza Oltreoceano.

Con i due quotidiani, infatti, sono in vendita anche ventitre stazioni televisive e partecipazioni in oltre cinquanta siti internet: un pacchetto decisamente allettante per Murdoch e la sua News Corporation, che devono riprendersi dallo smacco dello scandalo intercettazioni che li ha colpiti in Inghilterra. Tutto sarà più chiaro dopo il 31 dicembre, quando Tribune Co. terminerà le procedure di bancarotta iniziate quattro anni fa.

2 - MURDOCH, A REBEKAH 10 MLN "BUONAUSCITA"
(ANSA) - Rebekah Brooks, l'ex dirigente di New International travolta dallo scandalo delle intercettazioni telefoniche da parte delle testate del gruppo Murdoch, ricevette come 'buonuscita' 10,8 milioni di sterline (oltre 13 milioni di euro) dopo le sue dimissioni dal vertice del ramo britannico dell'azienda editoriale del magnate australiano Rupert Murdoch. Lo riferiscono i media britannici, sottolineando che la cifra, si apprende da documenti di News Corp.

3 - GB: SI DIMETTE DIRETTORE TIMES, SOSTITUZIONE ERA NELL'ARIA
(ANSA) - Era nell'aria che sarebbe stato sostituito. Così il direttore del Times di Londra ha deciso di anticipare l'editore, Rupert Murdoch, e di rassegnare le dimissioni. James Harding, da cinque anni alla quida del quotidiano britannico, ha comunicato oggi pomeriggio la sua decisione alla redazione che si è detta "scioccata". "Mi era stato fatto presente in maniera chiara che New Corporation aveva intenzione di nominare un nuovo direttore per il Times. - ha spiegato Harding - Per questo ho acconsentito a farmi da parte. Ho chiamato Rupert (Murdoch) questa mattina per offrirgli le mie dimissioni e le ha accettate".

Al momento assumerà la direzione ad interim del Times l'attuale vicedirettore Keith Blackmore, mentre il candidato più accreditato sembra essere John Witherow, da 15 anni alla direzione del Sunday Times. Resta tuttavia sorprendente la tempistica per le dimissioni di Harding che è stato nelle ultime settimane una figura chiave nei contatti tra Downing Street e i direttori dei giornali britannici, nell'ambito delle discussione rispetto all'Inchiesta e poi al rapport Leveson che tenta di mettere a punto nuove regole per i media, questo dopo il clamore scaturito dal 'tabloigate' nato dallo scandalo intercettazioni che ha visto coinvolte le testate del gruppo di Murdoch.

 

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