gay pride a tel aviv

IL NATALE PIÙ GAIO DEL MONDO? A TEL AVIV! - LA CAPITALE ISRAELIANA LANCIA IL “PINK WINTER”: BASTA NEVE E ABETI, MEJO SPIAGGE, CHIAPPE AL VENTO E AMORE LIBERO (PALESTINESI PERMETTENDO)

a tel aviv il natale gaio in spiaggiaa tel aviv il natale gaio in spiaggia

Eugenia Romanelli per www.ansa.it

 

tel aviv gay tel aviv gay

Si sa, Tel Aviv è tra le più importanti capitali internazionali del clubbing e del dj setting insieme a Berlino, a Barcellona, a New York. E come Londra e San Francisco è anche un must tra le mete LGBTQI di tutto il mondo (Lesbiche, Gay, Bisex, Transessuali, Queer, Intersessuali). Se a tutto questo si unisce il sole, il mare e il caldo, ecco che le festività natalizie sono occasione eccelsa per una evasione a 360 gradi.

 

Oltretutto quest’anno c’è una novità che rischia di far diventare la città una tappa obbligata: la prima edizione del Pink Winter, una sorta di party globale diffuso all’insegna del divertimento, dell’integrazione, delle differenze. Per la prima volta, un festival gay invernale si svolgerà nella Miami del Medio Oriente: “Il Comune di Tel Aviv-Yafo e il Ministero Israeliano del Turismo – spiegano gli organizzatori – si sono impegnati per mettere in piedi una maratona no-stop di feste in spiaggia e nei locali, un festival di cinema gay, un concorso canoro in Eurovision, una serie di eventi sportivi LGBTQI e molto ancora per celebrare la prima festività natalizia arcobaleno della storia”.

tel aviv festival gay d invernotel aviv festival gay d inverno

 

Un posto, insomma, dove anche tutte le famiglie non tradizionali, dalle omogenitoriali alle allargate, potranno trovare il loro albero speciale, accendere le candele per la festa di Hanukkah e festeggiare una Natività arcobaleno. “Siamo felici – dichiarano all’Associazione Famiglie Arcobaleno – che un momento tradizionale come il Natale, una festa di solito dedicata alla famiglia eteroparentale per eccellenza, diventi occasione di integrazione e dialogo tra le differenze. Speriamo che eventi come questo aiutino a trasformare l’immaginario collettivo e ad aprire la nostra cultura ad altri modelli di famiglia”.

gay tel avivgay tel aviv

 

Dal 24 dicembre al 5 gennaio dunque, la città garantisce tappeti rossi a tutte le identità e gli orientamenti di genere, naturalmente etero compresi. “Tel Aviv è di recente stata votata come prima destinazione gay del mondo – continuano gli organizzatori – e si prevedono numeri altissimi di presenze, oltre quelle che già animano ogni Capodanno. Da noi ci sono infatti condizioni molto favorevoli al turismo in generale: oltre 300 giorni di sole l’anno, 14 km di spiagge di sabbia bianca lungo il Mediterraneo, e una temperatura media invernale di 20 gradi Celsius”.

 

gay tel aviv gay tel aviv gay pride a tel aviv gay pride a tel aviv gay pride a tel avivgay pride a tel aviv

Cosa dirà il Tel Aviv Pride Week, che si svolge ogni anno durante il primo fine settimana di giugno con una parata che attrae 130.000 partecipanti e 30.000 turisti? La competizione probabilmente sarà l’occasione per fare della città una meta da Guinnes in quanto a vivacità, apertura, integrazione, allegria, divertimento. Intanto le comunità LGBTQI di tutto il pianeta hanno già cominciato il countdown per partecipare a quello che mira a diventare un appuntamento chiave per la contemporaneità e il Natale più divertente della storia.

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI