NEL NOME DEL TWEET - DAL 12 DICEMBRE, IL PAPA SMANETTERÀ SUL SOCIAL NETWORK, IN OCCASIONE DI NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE, PER ACCHIAPPARE I FEDELI LATINOS - IL SUO NICK SARÀ “@PONTIFEX”, E TWITTERÀ IN 7 LINGUE - A RATZINGER CI SI POTRÀ RIVOLGERE CON L’HASHTAG #FAIUNADOMANDAALPAPA - E SUBITO PARTE IL CAZZEGGIO SEMISERIO: “SOTTO LA TUNICA BOXER O SLIP?”, O “PERCHÉ DISCRIMINATE I GAY?” - FORMIGONI GLI DÀ IL BENVENUTO E VIENE PRESO PER IL CULO - FINORA IL LEADER SPIRITUALE PIÙ SEGUITO ERA IL DALAI LAMA…

1 - PAPA: @PONTIFEX_IT SUO ACCOUNT ITALIANO SU TWITTER
(ANSA) - L'account ufficiale in italiano di Benedetto XVI su twitter sarà "@pontifex_it", e nelle altre principali lingue cambierà solo la sigla paese: per esempio "@pontifex_es" sarà per lo spagnolo. Lo annuncia il Vaticano. Per ora è in 7 lingue, compreso arabo, e altre lingue potrebbero essere aggiunge in seguito.

2 - PAPA: IL 12 DICEMBRE IL SUO PRIMO TWEET
(ANSA) - Il Papa lancerà i primi tweet il prossimo 12 dicembre, festa di Nostra Signora di Guadalupe. Lo ha annunciato il Vaticano. Tempi e modalità dello "sbarco" di Benedetto XVI su twitter sonno stati presentati ai media dal presidente del Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali mons. Claudio Celli, dall'advisor per la comunicazione della segreteria di Stato vaticana, Greg Burke, dal direttore dell'Osservatore romano Giovanni Maria Vian, da mons.

Paul Tighe, segretario del Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali, moderati dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi. Sarà il Papa a "lanciare" il primo tweet, il 12 dicembre intorno alle 12, durante l'udienza generale. Probabilmente verranno lanciati estratti significativi della catechesi. Al Papa si potranno anche rivolgere domande sulla fede, e sull'Anno della fede, che potrà ricevere attraverso #askpontifex, quello che nel gergo di twitter è un "hastag".

3 - PAPA: SU NEWS.VA MICROSITI MULTIMEDIALI SU SUE ATTIVITA'
(ANSA) - "News.va", il portale della Santa Sede attivo da giugno 2011 sta potenziando la sua presenza tra l'altro attraverso dei micrositi multimediali collegati alla attività del Papa. Lo ha detto il presidente del Pontificio consiglio per le comunicazioni sociali, mons. Claudio Celli, presentando ai media lo "sbarco" del Papa su twitter. Il primo microsito di questo genere, ha detto mons. Celli, è dedicato al viaggio del Papa in Libano, dello scorso settembre. Celli ha annunciato anche la preparazione di un e-book per l'Anno della fede, per il quale sono state già inviate richieste alle Conferenze episcopali di tutto il mondo, per avere documentazione scritta o filmata, per "avvenimenti locali legati alle celebrazioni dell'Anno della fede".

4 - LE DOMANDE TUTTE DA RIDERE DI TWITTER AL PAPA
Da www.giornalettismo.it - "Ma tu, sotto la tunica, preferisci i boxer o gli slip?" C'era da aspettarselo: a poche ore dalla conferenza stampa che ha presentato l'account ufficiale di Benedetto XVI su Twitter, gli utenti dell'uccellino blu si sono scatenati e, a modo loro, hanno dato "il benvenuto" a Sua Santità sull'hashtag #faiunadomandaalpapa. Ma tra le tante freddure e qualche ironia c'è anche chi sembra porre domande serie e forse anche un pizzico polemiche: "Che ne direbbe - chiede qualcuno - di donare tutte le sue proprietà ai poveri tornare a un'idea di Chiesa alla San Francesco?"

5 - PAPA:TWITTER; DALAI LAMA LEADER RELIGIOSO PIU'SEGUITO
(ANSA) - Se ci fosse una classifica dei leader religiosi presenti su Twitter sarebbe il Dalai Lama a vincere a mani basse il primo premio. Con più di cinque milioni di follower, a cui vanno ad aggiungersi quasi altrettanti contatti Facebook, il leader buddhista stacca di diversi ordini di grandezza personaggi come l'ayatollah Khamenei o l'arcivescovo di Canterbury.

Pur dichiarandosi sempre poco "tecnologico", il Dalai Lama ha un vero e proprio team di esperti informatici incaricati di tenere aggiornati i suoi profili, che hanno visto un vero e proprio boom di associati, cresciuti di più di tre milioni di unità solo nell'ultimo anno, e conta anche un seguitissimo canale YouTube. Totalmente diverse le cifre di quello che sembra l'account ufficiale dell'Ayatollah Khamenei, che riporta soprattutto i link ai discorsi ufficiali del leader iraniano, e che conta poco più di 7mila follower.

Ancora meno risultano i contatti del leader dei Fratelli Musulmani Mohamed Badie, che ne ha appena 700. Anche l'altra religione monoteista, l'ebraismo, non ha grandi esponenti dal punto di vista della popolarità, anche se il sito di microblogging conta diverse decine di rabbini, soprattutto statunitensi, e anche il capo della Sinagoga di Roma Riccardo Di Segni ha un suo profilo, anche se con meno di 200 followers. Va meglio ai diversi esponenti delle Chiese Cristiane: il già citato Arcivescovo di Canterbury ha quasi 7mila persone che seguono i discorsi e le massime postati su Twitter, mentre fra i cattolici la 'star' è Timothy Dolan, cardinale di New York, che sfiora i 70mila follower, il doppio rispetto a Monsignor Angelo Ravasi e sei volte più del vescovo di Milano Angelo Scola.

Non va molto forte neanche il profilo ufficiale del Vaticano, VaticanCommunication, con appena 11mila 600 followers. Cifre molto più grandi sono quelle fatte dai leader cristiani evangelici che fioriscono negli Usa, che non solo raggiungono le decine di migliaia di follower: secondo uno studio fatto dallo stesso social network ogni loro tweet genera un traffico di risposte e retweet 30 volte superiore a quello di un messaggio di una pop star come Lady Gaga.

 

 

LA PAGINA TWITTER DI PAPA RATZINGER LE DOMANDE AL PAPA SU TWITTER DA GIORNALETTISMO LE DOMANDE AL PAPA SU TWITTER DA GIORNALETTISMO LE DOMANDE AL PAPA SU TWITTER DA GIORNALETTISMO LE DOMANDE AL PAPA SU TWITTER DA GIORNALETTISMO LE DOMANDE AL PAPA SU TWITTER DA GIORNALETTISMO LE DOMANDE AL PAPA SU TWITTER DA GIORNALETTISMO JOHNNY PALOMBA FA UNA DOMANDA AL PAPA DOMANDE AL PAPA SU TWITTER DA GIORNALETTISMO formigoni FORCROCE

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…