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“NON C’È NIENTE DI PIÙ TRISTE DELLA FINTA SPONTANEITÀ” – ALDO GRASSO TUMULA PIO E AMEDEO E L’ULTIMA EDIZIONE DI “EMIGRATIS”: “AVREBBERO DOVUTO FARE UN SALTO, SE NON DI QUALITÀ ALMENO DI NOVITÀ. E INVECE CONTINUANO A FARE SÉ STESSI, A RIPETERE LA STESSA GAG ALL’INFINITO (SCROCCARE QUALCOSA), A RECITARE LA PARTE DEI CAFONI. SE NON SI RINNOVANO, C’È IL RISCHIO CHE TUTTO QUELLO CHE PRIMA FACEVA RIDERE ORA SI RITORCA LORO CONTRO…” - VIDEO

 

Aldo Grasso per www.corriere.it

 

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Su Canale 5, sotto la tutela «morale» di Maria De Filippi, avrebbero dovuto fare un salto, se non di qualità almeno di novità. E invece Pio e Amedeo continuano a fare sé stessi, a ripetere la stessa gag all’infinito (scroccare qualcosa), a recitare la parte dei cafoni. All’inizio delle loro apparizioni televisive, una proposta fondata esplicitamente sulla scorrettezza, sull’esagerazione, sulla maleducazione poteva piacere.

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In «Emigratis» (emigrati «a gratis») i due giocavano a fare i villani, i malvestiti, gli incivili, redarguiti di continuo da una voce fuori campo (Francesco Pannofino). Il tutto montato con cura, ovviamente, riservando alla postproduzione il compito di ricostruire un filo narrativo. Ma se lo stesso canovaccio si ripete per anni bisogna essere artisti sublimi per fare musica con una sola nota.

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E poi, mi riferisco alla puntata di Miami, se gli interlocutori sono Gianluca Vacchi, Raffaella Zardo (la ricordate? Era la meteorina di Emilio Fede, ora organizza eventi), Marco Mazzoli (quello dello «Zoo di 105»), Andrea Damante (ex tronista), la figlia di Raf tutto sa di combinato, di messinscena. Non c’è niente di più triste della finta spontaneità, del saccheggio di negozi preordinato, dei pranzi a scrocco con la telecamera che riprende tutto.

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Poi hanno incontrato anche Fabio Fognini e Matteo Berettini (mercoledì ha perso malamente e vede allontanarsi ancora di più il sogno Finals. Colpa di Pio e Amedeo, il Bufalone e il Messicano?). Insomma, se non si rinnovano (il che mi pare difficile visto anche il modesto esito cinematografico con la regia di Gennaro Nunziante), c’è il rischio che tutto quello che prima faceva ridere ora si ritorca loro contro. Quello che è inspiegabile è perché Mediaset li abbia trasferiti da Italia 1 a Canale 5. Ma forse, con il Grande Fratello Vip di Alfonso Signorini tutto è comprensibile.

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