jovanotti renzi

PER I LETTORI DEL “FATTO”, JOVANOTTI È L’ITALIANO PIÙ SOPRAVVALUTATO - DIETRO DI LUI MARIO BALOTELLI E FABIO VOLO - SEGUONO GIOVANNI ALLEVI, LIGABUE, I SOLITI IDIOTI, MONICA BELLUCCI E ALESSANDRO SIANI - GETTONATI ANCHE VASCO ROSSI, FEDEZ E CARLO CONTI

jovanotti concertojovanotti concerto

Andrea Scanzi per “il Fatto Quotidiano”

 

Una vittoria mai in discussione: Jovanotti, secondo i lettori del Fatto Quotidiano, è di gran lunga l’italiano più sopravvalutato in circolazione. Il sondaggio ha raccolto più di 21mila voti: un’infinità, tenendo conto che è agosto e che il partito dell’attuale Ministro dell’Interno ne prenderebbe molti di meno. Jovanotti ha sbaragliato la concorrenza.

BALOTELLIBALOTELLI

 

Dietro di lui, rispettivamente secondi e terzi, Balotelli e Fabio Volo. Giù dal podio, ma staccati di poco, Giovanni Allevi e Ligabue. Poi I Soliti Idioti, Monica Bellucci e Alessandro Siani. Più distanti gli altri: Modà, Federico Moccia (decimo), Panariello, il rapper Moreno, Frank Matano, Ezio Greggio, Emma Marrone (15esima), Asia Argento, Silvio Muccino, Stefano Accorsi, Biagio Antonacci e Massimo Ghini (20esimo).

 

Tra i nomi segnalati dai lettori e non compresi nella ventina iniziale, che limitava la presenza di starlette televisive e che escludeva giornalisti (altrimenti vincevamo noi) e politici (altrimenti avrebbe vinto facile Renzi), i più gettonati sono stati Vasco Rossi, Leonardo Pieraccioni, Barbara D’Urso, Carlo Conti, Pintus e Fedez. Il concetto di sopravvalutato è oltremodo personale e presuppone, quantomeno, un grosso pubblico disposto a seguirti.

 

fabio volofabio volo

È dunque verosimile che Jovanotti abbia “vinto ” anche per il suo grande successo, reputato da molti profondamente immeritato. Tra le critiche più frequenti rivolte all’artista: stonato, furbastro, mieloso, poco coraggioso e smisuratamente filogovernativo. Balotelli, staccato di quasi 400 voti, paga la crisi perdurante che lo attanaglia dall’Europeo 2012. A Fabio Volo non si perdona il trionfo come romanziere. Grande rammarico per Allevi, che dopo l’orrore vivido del suo inno per la Serie A meritava qualcosa più di un misero quarto posto.

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