PIOVE, GOVERNO TECNICO! - CI RISIAMO: UN PO’ DI PIOGGIA E CROLLA MEZZA ITALIA: TRE MORTI NEL MESSINESE, A CATANZARO MANCA LA LUCE DA IERI SERA, NELLA LOCRIDE CROLLA UN PONTE – A SAPONARA RISCHIO EVACUAZIONE PER 420 PERSONE – BONELLI DEI VERDI PARLA DI STRAGE DI STATO: “LE PERSONE CHE MUOIONO SOTTO IL FANGO NON VALGONO L'ALLARME PROVOCATO DALLA PAROLA 'SPREAD'”...

1 - FRANA NEL MESSINESE, TRE MORTI
Da "la Stampa.it"

Sono tre le vittime della frana che a causa del maltempo ha investito ieri Saponara, in provincia di Messina. Sono stati ritrovati i resti di un bambino di 10 anni, Luca Vinci, di un uomo di 50 anni, Luigi Valla, e di suo figlio Giuseppe, 20 anni. Secondo quanto si apprende dalla Protezione civile, non si cercano dispersi. Si era parlato nella serata di ieri di due persone che mancavano all'appello, ma col passare delle ore si è chiarito che si tratta di due delle vittime accertate.

La frana ha investito la frazione di Scarcelli e ha travolto le case. Per tutta la notte i soccorritori hanno continuato a scavare tra il fango e le macerie. Resta difficile la situazione della viabilità non solo in quella zona ma nell'intera provincia dove da ieri è sospesa anche la circolazione ferroviaria.

Ieri sera in quattro ore, dalle 19,30 alle 23,30 sono caduti 227 mm di pioggia. Poche le strade agibili; le uniche due vie percorribili erano i due viali di accesso a Catanzaro, ma con molta difficoltà. Difficile per molti lavoratori tornare a casa: molti quelli rimasti bloccati negli uffici, come il policlinico e le strutture della zona di Germaneto e Giovino, oppure all'interno dei negozi. Alcuni passeggeri sono rimasti invece bloccati all'interno dell'aeroporto di Lamezia Terme. Smottamenti e allagamenti si sono verificati in tutta la provincia. A causa della forte pioggia è crollato un ponte che ha provocato un incidente ferroviario a Marcellinara, con feriti tra i passeggeri.

Il sindaco di Catanzaro Michele Traversa dopo una riunione in prefettura ha ritenuto opportuno chiudere le scuole di ogni ordine e grado. Stessa decisione anche in alcuni centri della provincia di Reggio Calabria. La situazione rimane grave in buona parte della Calabria, dove il maltempo ormai imperversa da sabato scorso. Protezione civile e forze dell'ordine invitano a non uscire di casa se non strettamente necessario.

2 - CASE SENZA LUCE A CATANZARO DA IERI SERA
(ANSA) - Numerose abitazioni situate nei quartieri Lido e Santa Maria di Catanzaro sono da ieri sera senza corrente elettrica a causa del nubifragio che si è
abbattuto sulla città mandando in tilt le centraline. Le squadre dell'Enel sono al lavoro per ripristinare l'erogazione della corrente.

3 - SINDACO SAPONARA,IN 420 A RISCHIO EVACUAZIONE
(ANSA) - "In questo momento c'é il rischio di dover disporre con una ordinanza l'evacuazione di 420 persone: 220 nel centro del paese e 200 nella frazione di Scarcella". Lo ha detto il sindaco di Saponara, Nicola Venuto, a termine del vertice con il capo della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli. "In questo momento ci sono una dozzina di famiglie senza casa - ha aggiunto - ma c'é un rischio residuo sui costoni che va analizzato da geologi della Regione, dopo decideremo".

4 - MESSINA;INCINTA MAMMA BIMBO MORTO, E' RAGAZZA MADRE
(ANSA) - "Piera è una ragazza molto forte, lavorava qui fino ad un mese fa quando ha scoperto di essere incinta e quindi ha deciso di rimanere a casa per precauzione". Lo ha detto con le lacrime agli occhi una dipendente del bar Venuti di Messina dove lavorava Piera Vinci, la mamma di Luca, il bambino di 10 anni morto la notte scorsa a Saponara, perché la sua casa è stata invasa dal fango dopo la frana di un costone roccioso.
Anche Nunzio Ghezzi, dipendente di un altro ritrovo di Messina, il bar Abbate, ricorda Piera Vinci - che ha lavorato pure in quel locale - e il figlioletto. "Piera è una ragazza
madre - spiega - che ha fatto tanti sacrifici e ha cresciuto da sola il piccolo Luca. Il bambino era dolcissimo e sempre sorridente. E' una vera tragedia che poteva però essere
evitata".

5 - CALABRIA; CROLLA PONTE, CC SALVANO CONDUCENTE AUTO
(ANSA) - A Ciminà, nella locride, i carabinieri della stazione di Sant'Ilario dello Jonio hanno tratto in salvo un ragazzo di 21 anni il quale, nel percorrere, a bordo della propria autovettura la strada provinciale 78 al km 14, non essendosi accorto del crollo che aveva interessato un tratto del ponte situato al di sopra del corso d'acqua denominato "gelsi bianchi", era precipitato nella fiumara in piena. I Carabinieri giunti sul posto, hanno visto un'autovettura capovolta e hanno sentito le urla dell'uomo, che aggrappato ad
alcuni rami, in balia dell'acqua chiedeva d'aiuto. Il tempestivo intervento della pattuglia dei carabinieri ha consentito il salvataggio del ragazzo, che è stato immediatamente accompagnato all'ospedale di Locri per le cure del caso.

6 - BONELLI, E' STRAGE DI STATO
(ANSA) - "Continua la strage di Stato nell'indifferenza della politica, politica rispetto alla quale le persone che muoiono sotto il fango non valgono l'allarme provocato dalla parola 'spread'". Lo dichiara il Presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "E' drammatico constatare che in pochi giorni hanno perso la vita sotto il fango oltre 30 persone senza che non una iniziativa concreta sia stata presa". "Quello che sta accadendo - dice Bonelli - è il risultato di anni di aggressione al territorio perpetrata
nell'indifferenza della politica che ormai parla del dissesto solo in presenza dei morti per poi tornare, dopo ventiquattrore, a dare il via libera ad abusi edilizi e urbanistici come se
niente fosse.

Di fronte alle vite spezzate sotto il fango continuare a parlare del Ponte sullo Stretto di Messina sia una vera e propria bestemmia: quelle risorse (8,5 miliardi di euro
secondo la Corte dei Conti) devono essere subito liberate per cantierare migliaia di opere per la difesa del suolo; bisogna annullare subito tutte le deroghe ai vincoli paesaggistici che hanno consentito di edificare lungo i fiumi, i corsi d'acqua e le coste; chiediamo al governo un Piano straordinario per la messa in sicurezza del territorio: in Italia 7 comuni su 10 sono a rischio idrogeologico; il parlamento deve varare immediatamente una legge che metta uno stop al consumo del suolo". "Quello delle ultime settimane - conclude Bonelli - è un vero e proprio bollettino di guerra non degno di un Paese europeo. Cosa deve ancora accadere prima che si comprenda che il dissesto idrogeologico è una drammatica emergenza dell'Italia?".

 

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