PRONTO SOCCORSO PER ‘IL FOGLIO’ DI FERRARA - PAOLO BERLUSCONI, VERDINI E LO STESSO FONDATORE E DIRETTORE APRONO IL PORTAFOGLI E RICAPITALIZZANO IL GIORNALE PER 510MILA EURO - IL FRATELLO DEL BANANA E’ PRIMO SOCIO AL 49%
di Andrea Montanari
Pronto soccorso per Il Foglio. Il quotidiano lanciato da Giuliano Ferrara il 30 gennaio 1996 ha chiuso il 2013 con i conti in rosso e ha obbligato i soci a intervenire garantendo nuovi capitali alla casa editrice che affitta la testata alla cooperativa che edita il giornale. A causa di oneri di natura straordinaria particolarmente elevati (620.234 euro), i conti della società sono finiti in rosso per oltre 658 mila euro.
Una perdita che ha costretto i soci a intervenire immediatamente per coprire il buco e ricostituire il capitale sociale. Nello specifico, secondo i documenti consultati da MF-Milano Finanza, al saldo negativo dello scorso anno si è fatto fronte con l'utilizzo integrale di varie riserve (in totale 449.713 euro), l'azzeramento del capitale (100 mila euro) e il ricorso a parte dei 510 mila euro di ricapitalizzazione immediatamente lanciata e garantita dalla gran parte degli azionisti della Foglio Edizioni.
In particolare, hanno dato pieno appoggio alla holding Pbf di Paolo Berlusconi (250 mila euro), il politico di Forza Italia, e uno dei fedelissimi dell'ex premier, Silvio Berlusconi, Denis Verdini (111.846 euro), il direttore Ferrara (74 mila euro) e Michele Colasanto (74 mila). All'operazione non hanno aderito, ma solo per assenza durante l'assemblea della ricapitalizzazione, i soci L'Unione Editoriale (casa editrice de L'Unione Sarda) e l'editore Diana Zuncheddu. Azionisti che comunque hanno ancora tempo e diritto alla sottoscrizione pro-quota che riporterebbe all'iniziale situazione nell'azionariato dove predomina Paolo Berlusconi, ora al 49% contro il precedente 38%.
