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CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - UN TWEET DEL “CORRIERE DELLA SERA” RIASSUME IL PENSIERO DI FLAVIO BRIATORE: “I FIGLI ‘GLI’ FANNO FARE ALTRE COSE. LI MANDANO A SCUOLA, ALL’UNIVERSITÀ. NOI CI RITROVEREMO TRA 20 ANNI SENZA FALEGNAMI, MURATORI, GENTE CHE FA I CONTROSOFFITTI’”. CHI SARÀ IL POVERETTO, O I POVERETTI, A CUI I FIGLI FANNO FARE ALTRE COSE? – MICHELE SERRA E L’HOUSE ORGAN “GOVERNATIVA” E I “PROBLEMI” DI VERONICA GENTILI

VERONICA GENTILI

Estratto da “Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti" e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Veronica Gentili sul Fatto Quotidiano: «Maurizio Fugatti dovrà farsene una ragione: la soluzione migliore per risolvere il problema degli orsi problematici non è quella di eliminarli».

 

Più avanti: «La sensazione infatti è che (...) l’ostinazione del presidente della Provincia nel voler eliminare i due orsi cosiddetti problematici dipenda principalmente dai problemi che la convivenza tra specie sta creando a lui».

 

E subito dopo: «Un orso viene definito problematico quando nelle sempre più frequenti interazioni con l’uomo crea problemi economici o sociali». Questa telegiornalista è un vero problema.

 

michele serra foto di bacco (2)

••• Riferendosi al tg di Rainews, Michele Serra sostiene in un editoriale sulla Repubblica che «ultimamente è diventato qualcosa di molto simile a un house-organ governativa». House organ in italiano è una locuzione sostantivale maschile invariabile. Pertanto si doveva scrivere «un house organ governativo».

 

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Gaia Piccardi, inviata del Corriere della Sera a Wimbledon: «Forse l’impresa è più nelle corde di Carlos Alcaraz, che oggi affronta Holger Rune nel quarto baby (20 anni in due)». In due semmai ne fanno 40, considerato che entrambi i tennisti sono nati nel 2003.

 

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corriere della sera, i figli gli fanno fare

Il Quotidiano Nazionale intervista l’arcivescovo Víctor Manuel Fernández, definendolo «neo cardinale», nonostante non abbia ancora ricevuto la porpora. Titolo in prima pagina: «Preti sposati? È possibile».

 

Quindi sposati anche fra di loro? Interrogativo legittimo, visto che nel testo sottostante, a proposito del nuovo prefetto del Dicastero per la dottrina della fede (e non della «Congregazione della fede», come si legge sul Qn), c’è scritto: «Spiega che su gay e preti sposati è possibile attendersi novità». Nella stessa edizione del Quotidiano Nazionale, il defunto Paul Marcinkus viene indicato per due volte come cardinale. Non lo è mai stato.

 

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veronica gentili 1

Titolo dal sito di Leggo: «Latitante scovante catturato in una villetta per le vacanze al mare: “Ma come avete fatto a trovarmi”». Deve trattarsi di una nuova figura della malavita organizzata (che non si pone interrogativi, fra l’altro).

 

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Sul sito del Corriere della Sera, Grazia Sambruna c’informa che Fiore Argento, concorrente del reality L’isola dei famosi, «purtroppo ha dovuto ritirarsi dal gioco per via di un infortunio all’alluce del piede». Per distinguerlo dal pollice della mano, supponiamo.

 

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qn, preti sposati, anche fra di loro

Dal Giornale: «Troppo lungo e nelle manovre avrebbe di certo creato numerosi problemi, oltre al fatto che la stazza avrebbe di occupato quattro posti in banchina. Troppi per un porto super pieno già da due mesi. Ecco il motivo che ha spinto il supermiliardario Bernard Arnault a lasciare il golfo di Napoli contrariato con il suo mega yacht Symphoony, lungo 101 metri e del valore di non meno di 300 milioni di euro».

 

Arnault dev’essere un tipo molto solare, infatti non accetta che proprio il porto di Napoli sia contrariato. Il cronista così prosegue: «Seppure in passato la stessa Symphony era già stata ospite del molo partenopeo, questa volta è scattato il regolamento della Capitaneria di Porto». Semmai, «fosse già stata ospite».

 

Infine: «Gli scafi più grandi di 75 metri non possono attraccare». Essendo la grandezza il complesso delle dimensioni di un corpo, come si farà a fissarla in 75 metri? La lunghezza basta e avanza.

 

flavio briatore

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M. Mam. del Sole 24 Ore c’intrattiene sul ritorno della Topolino, microcar a ioni di litio: «In pratica, è la gemella-diversa della Citroën Ami, la microcar più venduta in Italia». Poche righe dopo: «La vettura è la gemella diversa di Citroën Ami, leader tra l’altro del mercato».

 

Ok, abbiamo capito, è la gemella diversa della Citroën Ami, la microcar più venduta nel nostro Paese. «Tuttavia, potendo trasportare solo due persone, senza offrire gli stessi livelli di sicurezza delle auto vere e proprie nonché con un confort minore, per l’assenza di sospensioni e di condizionatore».

 

Qui non si capisce a quale conclusione porti la premessa. Verso la fine: «Punto di contatto non visibile la vetturetta francese è il powertrain elettrico posteriore». Chiaro, no?

 

MARCO TRAVAGLIO

••• Un tweet del Corriere della Sera riassume così, nel titolo, il pensiero dell’imprenditore Flavio Briatore sulla mancanza di manodopera giovanile: «“I figli gli fanno fare altre cose. Li mandano a scuola, all’università. Noi ci ritroveremo tra 20 anni senza falegnami, muratori, gente che fa i controsoffitti”». Chi sarà il poveretto, o i poveretti, a cui i figli fanno fare altre cose?

 

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È assodato che Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano, ha un conflitto d’interessi permanente con gli accenti. Nella sua rubrica Ma mi faccia il piacere pone a una citazione il seguente titolino: «Trentatrè trentini». La forma corretta è trentatré, con l’accento acuto, lo stesso di perché, che però Travaglio tramuta spesso e volentieri in grave, persino nei titoli a tutta pagina. […]

leggo, latitante scovante

 

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