‘REPORT’ A CACCIA DEL PESCE GROSSO: DIO COCA-COLA - STASERA L’INCHIESTA SULLA MULTINAZIONALE CHE REGISTRA DIPENDENTI IN CALO E LUCROSI DIVIDENDI AI SUOI AZIONISTI, IN TESTA IL ‘MILIARDARIO BUONO’ (RISATE) WARREN BUFFETT (VIDEO) - VIAGGIO NON AUTORIZZATO NEGLI STABILIMENTI DAL MESSICO A CASERTA, E ANALISI IN LABORATORIO PER SVELARE LA SEGRETA RICETTA
DIO COCA-COLA
Rai 3 brinda con le bollicine dopo che la replica della prima puntata di ‘Report’ ha superato l’8%. E a proposito di bollicine nel mirino stasera finisce la numero uno al mondo: la COCA-COLA.
Report ha fatto analizzare il contenuto della bevanda e il risultato sarà svelato alla fine della puntata. La ricetta della Coca è conservata in cassaforte, nella sede storica.
SIGFRIDO RANUCCI MILENA GABANELLI
La Coca Cola fu inventata ad Atlanta, nel Sud degli Stati Uniti, centotrenta anni fa. Nel 2016, con cinquecento marchi distribuiti in tutto il pianeta, ha venduto 166 miliardi di litri di bevande diverse: più di due miliardi di bottiglie al giorno. Solcare questo immenso mare di liquido zuccherato è stato come seguire la scia di Ulisse: un viaggio pieno di avventure, conflitti e sorprendenti spy-story.
E' emerso nelle carte della magistratura che Report mostrerà in esclusiva , che Coca Cola ha ingaggiato i due spioni di Telecom, Emanuele Cipriani e Marco Bernardini, per cercare prove contro un suo dipendente che aveva scoperto gli scheletri nell'armadio di un Top Manager.
Report e è partito dalla più grande società di imbottigliamento del mondo, in Messico, un paese nel quale la Coca Cola è entrata persino tra gli oggetti rituali di alcune celebrazioni religiose.
Si è spostata poi in Canada, Colombia, Mauritania. Infine in Italia, negli stabilimenti di Nogara (VR), Oricola (AQ), Marcianise (CE); fino alla Sibeg di Catania. La traccia seguita è stata quella dell'acqua. Sì, l'acqua. Perché, per produrre un così colossale fiume di bevande, c'è bisogno di tanta, tantissima acqua.
Report ha preso in esame le concessioni delle falde e il prezzo praticato dalle autorità locali per il suo consumo industriale, è emerso che la multinazionale paga dai 6 ai 30 mila euro di canoni. Una miseria rispetto al miliardo di fatturato che realizza in Italia. Paga anche poche tasse perché negli ultimi anni è stata sempre in perdita. Le tasse le paga in Svizzera e poche, dal 3 al 5 % , grazie a un articolato sistema fiscale. La Coca Cola Company poi ha sede nel Delaware, il paradiso fiscale negli Usa.
coca cola fabbrica chiapas messico
Mentre i ricavi, gli utili, e i dipendenti diminuiscono, e mentre i debiti aumentano, la Coca cola distribuisce lucrosi dividendi agli azionisti: Blackrock, Vanguard e Warren Buffett, il secondo uomo più ricco al mondo e azionista principale della multinazionale.
Poi la salute: il braccio di ferro tra la Coca Cola e le autorità sanitarie che tentano di limitare i danni dello zucchero introducendo una tassa sulle bevande gassate e zuccherate, la così detta soda tax. Il governo Monti aveva provato ad introdurla, ma dopo aver tassato tutto e tutti, e creato il mostro degli esodati, la soda tax non passò. C'entra qualcosa il fatto che Monti era stato nel board della Coca Cola? L'ex ministro Balduzzi per la prima volta , a distanza di anni, rivela a Report: "vennero a trovarmi al ministero i vertici della Coca Cola".
renzi in visita alla coca cola di marcianise
Ancora: i finanziamenti e le sponsorizzazioni della Coca Cola: tutte le strategie che hanno consentito al gigante di Atlanta di conquistare e mantenere un primato commerciale indiscusso.
E infine: le sorprese giunte dai laboratori d'analisi che hanno analizzato alcuni prodotti del marchio americano. Un elemento misterioso Report l' ha trovato, ma per conoscerlo bisognerà aspettare l'inchiesta in onda stasera, alle 21.30, su Raitre.
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