CHI S’ATTACCA? - PERQUISITA LA SEDE DI ‘’CLOSER’’ - IL SETTIMANALE DANESE ‘’SE OG HOER’’ SFIDA BUCKINGHAM PALACE: PUBBLICHERÀ LE FOTO DI KATE - MARK STEPHENS, GIÀ DIFENSORE DI ASSANGE, CONTRO SIGNORINI: “IL DIRITTO ALLA PRIVACY ESISTE IN TUTTA EUROPA” - “RESTA L'IPOCRISIA DI BERLUSCONI, CHE DENUNCIÒ PER LE FOTO NELLA SUA VILLA IN SARDEGNA E ORA PUBBLICA KATE IN TOPLESS” (MA SE "CHI" PUBBLICò PURE IL TOPLESS DELLA FIGLIA MARINA!)...
1 - FRANCIA, FOTO KATE: PERQUISITA LA SEDE DI CLOSER
Corriere.it -
L'operazione è cominciata intorno alle 10 di mattina. I poliziotti si sono presentati alla sede di Closer, nell'ambito dell'inchiesta per le foto di Kate Middleton a seno scoperto. A riferirlo il sito del quotidiano Le Point. Il magazine scandalistico, edito Mondadori, ha pubblicato un servizio della duchessa di Cambridge mentre prende il sole in topless con il marito William.
L'INCHIESTA- Furiosa la famiglia reale che ha invocato a una violazione della privacy. E ha chiesto l'intervento della magistratura. Il tribunale di Nanterre ha ordinato alla Mondadori di consegnare tutte le copie digitali delle foto. Bloccata ogni ulteriore diffusione. E proprio dopo questa ordinanza è scattata la perquisizione.
IN DANIMARCA- Intanto il settimanale danese Se og Hoer sfida Buckingham Palace. Infatti ha annunciato che pubblicherà le foto di Kate Middleton. «In esclusiva in Danimarca, Se og Hoer è riuscito a ottenere delle immagini della duchessa di Cambridge, Kate», spiega sul suo sito internet, precisando che dedicherà 16 pagine al servizio e che non le pubblicherà sul web.
2- CLOSER, WILL E KATE: "SODDISFATTI". "BENE SENTENZA DEL TRIBUNALE FRANCESE"
Da "TgCom24.Mediaset.it"
William e Kate hanno accolto "con soddisfazione" la decisione del tribunale francese di vietare la diffusione o la cessione delle foto a seno nudo della duchessa di Cambridge pubblicate sul settimanale Closer. Lo scrive il quotidiano inglese Guardian citando fonti vicine alla famiglia reale. "La coppia - si legge - ha sempre sostenuto che la legge era stata infranta e che aveva diritto alla privacy".
3- PARLA MARK STEPHENS, ESPERTO DI MEDIA E AVVOCATO DI ASSANGE:
"IL SETTIMANALE âCHI' NON SI SENTA AL RIPARO, IL DIRITTO VIENE TUTELATO IN TUTTA EUROPA"
Enrico Franceschini per "la Repubblica"
Mark Stephens, lei è un avvocato specializzato sui media e ha difeso Julian Assange, il fondatore di Wikileaks: come giudica la sentenza sulle foto di Kate?
«à una vittoria per la famiglia reale. Quando era viva la principessa Diana, i Windsor facevano i superiori e non reagivano all'assedio dei paparazzi. L'atteggiamento è cambiato dopo la morte di lady D inseguita dai fotografi e la decisione del tribunale parigino dimostra che William e Kate hanno il diritto di difendere la loro privacy anche all'estero».
Ci saranno conseguenze anche per "Chi"?
«Per quello non è necessaria la sentenza di Parigi. La Corte Europea ha già riconosciuto il diritto alla privacy della principessa Carolina di Monaco, che veniva fotografata mentre passeggiava per la strada o andava in spiaggia. Tanto più il diritto alla privacy è valido in tutta Europa per un caso come quello di Kate che prende il sole in una residenza privata. Alfredo Signorini, il direttore di "Chi" è impreciso su ciò che la legge gli consente tanto quanto è impreciso il titolo del suo servizio: Kate non è la regina, infatti, e non è nemmeno nuda. Resta l'ipocrisia di Berlusconi, che denunciò per le foto nella sua villa in Sardegna e ora pubblica Kate in topless per avidità ».
Pensa che la famiglia reale farà causa anche in Italia?
«Dipende dagli obiettivi. Ai Windsor potrebbe bastare avere vinto la battaglia di principio e inviato un monito per il futuro a tutti».




