sandra milo

“ERO CON MARCELLO MASTROIANNI E FELLINI MI DISSE: "FAI LA FACCIA DA PORCA…” – SANDRA MILO SI RACCONTA A VLADIMIR LUXURIA: "FU UNA SORTA DI VIOLENZA. MI SENTII COME MI AVESSE STRAPPATO LA PELLE. MA POI CAPII CHE IL SUO GRANDE INSEGNAMENTO ERA CHE UN'ATTRICE SUL SET NON DEVE MAI AVERE PUDORE. DA QUEL GIORNO…” – IL RUOLO DI DRAG QUEEN A TEATRO - "UNA DONNA CHE SI È INNAMORATA DI ME? CERTO CHE SÌ MA A ME PIACCIONO DAVVERO GLI UOMINI" - VIDEO

 

Vladimir Luxuria per "la Stampa"

 

sandra milo fellini

Quest' anno festeggi il David di Donatello alla carriera, una carriera ricca e una vita intensa «Ho trascorso la mia infanzia in Toscana: Viareggio nel dopoguerra era tutta macerie ma c' era tanta voglia di ricominciare. I giovani alla politica ci credevano, era passione e non professione: anarchici, socialisti e democristiani veri. Leggevo Marx quando le nuove generazioni credevano ancora di poter cambiare il mondo».

E poi?

«Un matrimonio andato male. Mi trasferisco a Milano e faccio la modella ma mi stufo di essere bella ma muta. Quindi ho lasciato tutto e sono partita per Roma per fare l' attrice».

 

Finalmente hai potuto parlare quindi?

«E invece no. All' inizio la mia voce non piaceva. Una maggiorata non poteva avere la voce da bambina e quindi mi doppiavano tutte le volte fino a quando Antonio Pietrangeli, contro tutti e tutto, mi fece recitare con la mia voce in Adua e le compagne. Ero l' unica non doppiata e per un soffio non vinsi la Coppa Volpi».

sandra milo federico fellini 2

 

Proprio in quel film sei Lolita, una prostituta che cerca di cambiare mestiere aprendosi una trattoria, ma non ce la fa. Erano gli Anni 60. Oggi una donna può essere artefice del suo destino?

«Sì, ce la può fare. Le donne oggi sono guerriere e gli uomini soccombono. L' uomo senza donna non riesce a esistere e se una donna lo lascia, si sente una nullità e può addirittura arrivare a ucciderla come insegna la cronaca. Ed è come se uccidesse la propria madre».

 

Perché?

SANDRA MILO

«Perché in fondo la prima donna che un uomo conosce è la mamma che gli dice che va tutto bene e che lo coccola. Sempre. Lo rassicura. Lo conforta. Gli dà protezione e sicurezza. Ma la compagna che poi l' uomo troverà non è altrettanto rassicurante e lo metterà spesso in crisi. Nonostante tutto, però, saranno le donne a salvare il mondo».

 

E in 8 1/2 Marcello Mastroianni è stordito, attratto e, a tratti, anche impaurito dalle tante donne che insegue come in un sogno

«In quel film capolavoro io sono Carla, un' amante, una "pavoncina" ma soprattutto "cervellina". Un ruolo straordinario per me che solo il Maestro poteva creare».

 

Era la femminilità da cui il Maestro era affascinato?

«Sì, voleva che esprimessi sensualità, disponibilità senza mai, però, essere alla mercé dell' uomo. Eravamo streghe ammaliatrici ma anche profondamente poetiche».

 

Il momento più difficile nel lavorare con Fellini?

sandra milo 19

«Ero con Marcello Mastroianni e Fellini mi disse: "Fai la faccia da porca". Io stetti male e non sapevo quale espressione fare. Una sorta di violenza. Mi sentii come mi avesse strappato la pelle. Ma poi capii che il suo grande insegnamento era che un attore o un' attrice sul set non devono mai avere pudore. Da quel giorno, come attrice, non ho mai provato più pudore. Come donna sì».

Due nastri d' argento come non protagonista per.

«Sono tutti protagonisti nei film di Fellini. Anche le comparse che non sono scelte per fare numero ma per il loro valore. Fellini riusciva a portare fuori la parte luminosa di te e, per questo, tutti volevano lavorare con lui».

 

bettino craxi e sandra milo 1

Tu sei madrina del Lovers Film Festival, i cinema hanno riaperto dopo tanto tempo in cui molti operatori dello spettacolo non han potuto lavorare. Tu ti sei incatenata per protesta ti ha ricevuta l' allora premier Conte

«L' epidemia ha accentuato la povertà. Io mi vergogno quando vedo una persona dormire per strada senza una casa. Come possiamo essere felici se al mondo ci sono persone che hanno trenta ville e c' è chi non ha un tetto sulla testa. Non sono mai stata capace di arricchirmi come le mie colleghe. Ho sempre lavorato e mantenuto i miei figli da sola. Ho fatto loro, contemporaneamente, da madre e da padre».

 

Una donna single può essere madre e padre come sei stata tu. Gay lesbiche e trans possono essere genitori?

FELLINI SANDRA MILO

«Assolutamente. Come si può negare il diritto alla maternità e alla paternità che sentiamo tutti? Tutti ne abbiamo diritto. I figli sono di chi li ama. Anche gay, lesbiche, trans».

E lo dice una chi ha inventato Piccoli fans il format tv in cui i bambini si esibiscono

«Farò di più, cara Vladimir. Molto di più. Torno a teatro interpretando il ruolo di una drag queen che scopre di essere padre per un rapporto avuto con una donna in gioventù.Una storia che rispecchia l' oggi, senza pregiudizi e senza preconcetti».

sandra milo fellini

 

Hai avuto tanti corteggiatori e hai mai avuto una donna che si è innamorata di te?

«Certo che sì ma a me piacciono davvero gli uomini e tu mi puoi capire. Piacciono anche a te?».

Per ora sì, non mi sono ancora concessa al «fluid».

«Ci vediamo stasera Torino, in Mole Antonelliana e al Cinema Massimo, per l' inaugurazione del festival».

sandra milo con federico fellinimarcello mastroianni VLADIMIR LUXURIAVLADIMIR LUXURIAVLADIMIR LUXURIA PRO DDL ZANsandra milo fellini

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…