FUORI MODA’ - SCANZI STRONCA KEKKO & CO: “SONO PORTATORI SANI DEL PENSIERO EMOTICON: IL LORO SUCCESSO RESTA UN MISTERO. MA SE LA PINOTTI FA IL MINISTRO ANCHE KEKKO PUÒ ASSURGERE A MICK JAGGER ITALICO"
Andrea Scanzi per il “Fatto Quotidiano”
E’ la domanda delle domande: perché i Modà hanno così tanto successo? Non occorreva certo aspettare loro per scoprire che, in Italia, più sei disimpegnato e più vendi. Forse però i Modà vanno oltre. Li si potrebbe derubricare a uno dei tanti misteri commerciali, ma sarebbe un errore: loro non sono un mistero, ma “il” mistero.
Non è che i Modà abbiano successo: i Modà sfiorano l’apoteosi. Loro non fanno un concerto a San Siro, che già apparirebbe in sé lisergico: ne fanno due, perché una data sola non bastava. E il nuovo “Passione maledetta”, uscito a fine novembre, al primo giorno ha venduto 15mila copie e dopo neanche un mese era già doppio platino (100mila copie).
De Gregori e Guccini, per intendersi, brindano quando raggiungono in un anno il disco d’oro (25mila copie). Si dirà: i gusti son gusti e non son questi i problemi. Certo: l’Italia è un paese così democratico che non nega un ministero neanche alla Pinotti, quindi anche “Kekko” Silvestre può assurgere a Mick Jagger italico.
Attenzione però a non sottovalutare questo nome d’arte (?): a prima vista sembra un sms scritto da una bimbominkia con la “k” a mitraglia, ma dice molto sull’impostazione di una band che deve il nome - bruttino pure quello - a una discoteca di Erba (va detto che prima di “Modà” si chiamavano “Pop Doc”, che forse era pure peggio).
I Modà sono i portatori sani del pensiero-emoticon. Paiono voler incarnare la melassa e il “whatsappino”(sic), il post-modernismo e il giovanilismo, l’impalpabile e l’effimero: insomma, i Modà paiono voler incarnare il nulla musicale.
E se è così occorre davvero applaudirli, perché ci riescono. Straordinariamente. Ed è anche questa una forma di talento, dunque hanno ragione loro. Ma hanno avuto successo subito? Ecco un altro aspetto chiave. Nascono nel 2002 e incidono tre dischi che vanno benino ma non benissimo. Poi succede qualcosa.
Così Federico Guglielmi su Fanpage: “Nel 2009 i (più o meno) ragazzi conobbero il loro poi manager Lorenzo Suraci, anche presidente dell’emittente RTL 102.5, con conseguente promozione martellante via etere dei primi nuovi singoli; e, nel 2010, ancora Suraci fondò assieme ai presidenti di Radio Italia e RDS l’etichetta discografica Ultrasuoni, che accolse immediatamente sotto la sua ala il quintetto lombardo e riuscì con minime difficoltà a farlo concorrere al Festival di Sanremo del 2011”.
E’ appena intuibile che se hai dalla tua parte tre colossi che trasmettono di continuo una band che incide per la loro stessa etichetta, il successo – per quanto non scontato – sarà più facile da raggiungere. Così argomentando si spiega forse la fortuna dei Modà, ma non la portata della loro fortuna.
Non si può neanche dire che “Kekko” sia un sex symbol, a meno che per esserlo basti essere più carucci di Orfini. Insomma: non se ne esce. E probabilmente non se lo spiega neanche il buon Kekko con tre “k”, se pure lui è arrivato a dire di recente: “Ho avuto la nausea per la musica”. E se ce l’ha avuta lui, figuriamoci noi