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NAPOLIWOOD! - SE L'AMICA DEL CUORE DE “LA PARRUCCHIERA” E' UNA TRANS - NEL FILM DI STEFANO INCERTI BRILLA STEFANIA ZAMBRANO, ATTIVISTA PER I DIRITTI DELLE TRANS: "DI SOLITO QUANDO C'È UNA TRANSESSUALE TUTTI PENSANO CI SIA DI MEZZO LA PROSTITUZIONE, INVECE QUI IO INTERPRETO UNA RAGAZZA CON UN GRANDE ISTINTO MATERNO" - VIDEO
Da il Mattino
E’ uscito in questi giorni nei cinema della città “La Parrucchiera”, l'ultimo film di Stefano Incerti. Rosa è una bellissima ragazza madre dei bassi di Napoli. Lavora nel negozio di parrucchiera di Lello e Patrizia, nella zona bene della Città. Lello sbava per lei, Patrizia, invece, la ama come una figlia.
L'ossessione di Lello per Rosa la costringe a scappare dal negozio. Patrizia, che si sente tradita dalla ragazza, prende le parti del marito ripudiandola e lasciandola così senza lavoro. Ma Rosa non è sola, ha due grandi amiche del cuore: Micaela, donna passionale e stravagante e Carla, transessuale sensibile e materna. Sono loro la sua vera famiglia. Insieme, provano a sbarcare il lunario tra messe in piega improbabili a signore defunte e make up all'ultimo grido per le lolite dei vicoli.
Il ruolo della trans è interpretato da Stefania Zambrano segretaria dell'Atn (Associazione Transessuali Napoli). Stefania quali elementi della trama del film sveleresti per invogliare gli spettatori ad andare al cinema?
La Parrucchiera è un film contemporaneo perché parla di amore e di passione e lo fa senza stereotipi e luoghi comuni. Nel film per esempio io interpreto Carla, una transessuale sensibile e materna che ha un compagno. Carla è innamorata di lui e vorrebbe vivere il suo rapporto alla luce del sole. Purtroppo però, come spesso accade in questi casi, lui non avrà il coraggio di fare q u e l p a s s o in più.
Quali sono i momenti sul set che ti hanno divertito di più?
Il momento più divertente in assoluto è stato quello in cui ci hanno messo tutti in posa e senza avvertirci hanno acceso la musica. Ci siamo guardati gli uni con gli altri e poi, in modo assolutamente imprevisto e istintivo, ci siamo messi a ballare sulle note di una bella canzone. Ecco: questo è stato il momento clou, che rispecchia anche in pieno l'atmosfera del film. Colorata, divertente, viva.
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Il film è stato girato tra il Vomero, Porta Nolana, Chiaia, Quartieri Spagnoli, Porta Capuana e la Sanità. Quartieri tra di loro molto differenti. Quale Napoli trovi più aperta, quella popolare o quella borghese?
Ho incontrato persone sensibili e aperte in entrambe le Napoli, sia in quella popolare che in quella borghese. È vero però che mi è capitato d'incontrare persone poco colte ma con una grande umanità e apertura mentale e persone con un grande spessore culturale, eppure piene di pregiudizi.
La città è sempre stata aperta nei confronti dei femminielli, ma non è stata sempre all'avanguardia nei diritti di gay, lesbiche e trans. Come la trovi oggi?
CRISTINA DONADIO LA PARRUCCHIERA
È una domanda molto interessante per me che lavoro nel sociale e che sono segretaria dell'Associazione Transessuali Napoli. Il femminiello a Napoli era accettato, ma dagli anni '40 la sua figura è sempre stata legata a un bisogno. Il suo rapporto con il popolo si è sempre incentrato su un dareavere. Oggi, invece, il mondo lgbt si è emancipato e sta creando rapporti più umani.
Quali sono gli stereotipi più insopportabili sulla città partenopea e sul mondo lgbt che avete voluto smontare con il film?
La bellezza del film di Incerti è che racconta una Napoli allegra, lontana dalle droghe e dalla malavita. Di solito quando c'è una trans nel film tutti pensano ci sia di mezzo la prostituzione, invece qui io interpreto una ragazza con un grande istinto materno ed è questo il motivo che mi ha spinto ad accettare, altrimenti avrei rifiutato, come ho fatto per molti altri ruoli proposti in passato, ad esempio per film hard. Il personaggio di Carla, inoltre, mi è particolarmente vicino perché il suo istinto materno è anche il mio, quello di Stefania che, nonostante un lavoro ben pagato, vorrebbe dare e ricevere l'amore di un figlio che purtroppo le è negato.
pina turco protagonista de la parrucchiera
I bassi sono il cuore di Napoli, un tempo erano abitati solamente da partenopei doc, oggi anche da molti stranieri. Chi è il napoletano del 2016?
I napoletani 2016 sono tutti i napoletani, anche quelli di colore: la “napoletanità” ce l'hai nel sangue!
Sei l'organizzatrice del concorso Miss Trans Europa. Quale è la parte che ti emoziona di più dell'organizzazione della manifestazione?
Da 4 anni sono l'organizzatrice del concorso Miss Trans Europa, anche se è da 10 anni che mi occupo di eventi e manifestazioni per il mondo lgbt. La cosa più bella della manifestazione è che è “colorata”. Ho accolto al suo interno anche trans di nazionalità non europea, perché la cosa importante è essere accomunate dallo stesso spirito. Comunque, il momento più bello è stato quando abbiamo annunciato la vincitrice, una bellissima ragazza di Bari!
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