minzolini

MINZOLINGUA E I SUOI FRATELLI - TRAVAGLIO: “HO VINTO UN PROCESSO CONTRO MINZOLINI, CHE DA DIRETTORE DEL TG1 MI QUERELÒ PERCHÉ GLI DAVO DEL MINZOLINGUA AL SERVIZIO DI BERLUSCONI. MA IL GIORNALISMO RAI ORA CI FA RIMPIANGERE LUI E PURE EMILIO FEDE. DOMENICA NEI TG NON VENIVANO FUORI LE PAROLINE "BOSCHI", "PADRE", "INDAGATO", "ETRURIA"”

Marco Travaglio per il “Fatto Quotidiano”

 

AUGUSTO 
MINZOLINI
tg1AUGUSTO MINZOLINI tg1

Ho appena vinto un processo contro Minzolini, che da direttore del Tg1 mi aveva querelato perché gli davo del Minzolingua al servizio di B. E un po' mi dispiace: non di avere scritto quelle cose, tutte tragicomicamente vere, ma di averlo battuto in tribunale. Nel '94, all' alba del berlusconismo, Montanelli scrisse che avremmo presto rimpianto Emilio Fede, perché sarebbe stato scavalcato da tali e tanti neofiti da farci provare nostalgia per lui. Ora il cosiddetto giornalismo italiano ce la sta mettendo tutta per farci rimpiangere non solo Fede, ma anche Minzo.

 

il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi  7il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 7

Alla Rai, B. infestava due tg su tre: il Partito della Nazione li infesta ormai tutti e tre. Questi, l' altra sera facevano quasi tenerezza, con i loro salti mortali per occultare ciò che era già sui giornali e sui siti: e cioè che papà Boschi è indagato per la bancarotta fraudolenta di Etruria.

 

massimo gianninimassimo giannini

Stiamo parlando di Pier Luigi Boschi che, dopo aver avallato le scelte sciagurate degli altri dirigenti, si rivolse al bancarottiere pregiudicato Flavio Carboni per "salvare" l'istituto aretino (come chiedere alla volpe di salvare il pollaio); e di una banca rapinata per anni dai suoi stessi amministratori sotto gli occhi delle cosiddette autorità di vigilanza e dei governi B., Monti, Letta e Renzi che - anziché intervenire- nascondevano la monnezza sotto il tappeto per non guastare il mantra del "sistema bancario solido".

 

Risultato: migliaia di famiglie sul lastrico; poi, dopo i primi suicidi, l'arrivo del solito Cantone e la doppia promessa di Renzi&Boschi di una commissione parlamentare d'inchiesta (mai vista) e di un "decreto subito" per salvare i truffati (mai visto). È lo scandalo che sfregia il Sacro Cuore di Matteo e più di ogni altro gli fa perdere punti nei sondaggi e voti nelle urne.

 

daddario daddario

Chi tocca quei fili, muore (Massimo Giannini definì "rapporto incestuoso" quello tra i Boschi ed Etruria, ergo non condurrà più Ballarò). Quindi domenica sera le paroline magiche "Boschi", "padre", "indagato", "Etruria" e "bancarotta fraudolenta" non riuscivano proprio a venir fuori tutte e cinque dalle boccucce dei mezzibusti Rai con occhio pallato, lingua felpata e salivazione azzerata: così non si capiva nulla. La notizia poi era confinata nel reparto "cronaca", come se non fosse una bomba politica. Un po' come fece Minzolingua col caso D' Addario, derubricato a "gossip", dunque taciuto per giorni dal Tg1 mentre appassionava persino le tv canadese e turca.

luigi di maio dimartediluigi di maio dimartedi

 

Molto più spazio, nella "politica", agli insulti del premier a Di Maio, "misero" e "meschino" per aver osato scoprire che il fondo per le vittime di mafia è bloccato da mesi. E così i tre tg Rai si sono ridotti ad altrettante anticipazioni dell' Unità dell' indomani. Infatti lunedì il quotidiano fondato da Gramsci e affondato da D' Angelis & Rondolingua, sparava in prima la richiesta di dimissioni per Di Maio ("incompatibile col ruolo di vicepresidente della Camera").

 

LUCA BRONCHI ETRURIALUCA BRONCHI ETRURIA

Nessuna traccia purtroppo di papà Boschi, se non a pagina 8, ma visibile solo con gli occhialini a raggi X del vecchio Intrepido. Il titolo era opera di un grande esperto in tecniche di mimetismo: "Etruria. Ultimo cda sotto la lente. Il pm valuta la bancarotta". L' articoletto, siglato RE (Redazione Economia) per il comprensibile rifiuto del fantozziano autore di declinare le proprie generalità, regalava altre perle: "L' ultimo Cda finisce sotto la lente d' ingrandimento".

rignano   funerale del risparmio   caos etruriarignano funerale del risparmio caos etruria

 

Per interessi numismatici? Non proprio: la Procura di Arezzo "intende chiarire i motivi della buonuscita all' ex dg". Ecco: ma di papà Boschi indagato quando lo diciamo? Non lo diciamo. Il povero cronista, in un' arrampicata sugli specchi da olimpionico di free climbing, prima dice che "non è ancora certo se Rossi abbia aperto un fascicolo per bancarotta"; poi scrive che "il nocciolo di quello che è ormai chiaramente il quinto filone d' indagine sta qui". Ma qui dove, se non è certo il fascicolo? E chi sarebbero gli indagati? Mistero, almeno per chi legge l' Unità (pochi) e chi vede la Rai (troppi).

rignano   funerale del risparmio   caos etruria 4rignano funerale del risparmio caos etruria 4

 

Secondo i dati Agcom, a febbraio la Rai ha dedicato il 26.5% degli spazi "politici" ai partiti di maggioranza, al Caro Premier il 20, al governo il 13.5, alle opposizioni il 22, seguono le altre alte cariche. Tra i partiti, il Pd è al 20, il M5S al 7, gli altri sotto.

Quindi: Renzi&his friends battono le minoranze (quasi i 2/3 degli italiani) 60 a 20. L' ultimo B. s' era fermato al 12%, Monti al 18, Letta al 14.5. Il tutto, prim' ancora che i tre neodirettori lottizzati di rete lottizzino i tre direttori dei tg. Scusaci, Minzolingua.

 

 

rignano   funerale del risparmio   caos etruria  rignano funerale del risparmio caos etruria

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…