sigfrido ranucci adolfo urso

RANUCCI UNO, URSO ZEROLA VALORIZZAZIONE E LA TUTELA DEL GIORNALISMO D'INCHIESTA NON SARANNO STRALCIATE DAL CONTRATTO DI SERVIZIO DELLA RAI, COME ERA STATO PAVENTATO – L’HA ANNUNCIATO LA SENATRICE M5S, BARBARA FLORIDIA, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA – IL CONDUTTORE DI “REPORT” AVEVA ACCUSATO IL MINISTRO DEL MADE IN ITALY: “A FARE IL CONTRATTO DI SERVIZIO È STATO IL MINISTERO GUIDATO DA URSO, CHE È STATO OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI ‘REPORT’” – ALLA FESTA DEL “FATTO”, NELLA “TANA DEI LUPI”, AD ASCOLTARE RANUCCI E LILLI GRUBER C’È ANCHE L’AD DI VIALE MAZZINI, ROBERTO SERGIO – VIDEO

 

Marco Zonetti per Dagospia

 

SIGFRIDO RANUCCI ALLA FESTA DEL FATTO QUOTIDIANO

L'inizio della nuova stagione televisiva vede delinearsi una significativa vittoria del conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, e del Movimento Cinque Stelle sul fronte Rai. La valorizzazione e la tutela del giornalismo d'inchiesta non saranno infatti stralciate dal contratto di servizio della tv pubblica, scongiurando così un'eventualità inquietante che aveva scatenato mesi fa un putiferio mediatico e istituzionale.

 

La senatrice M5s Barbara Floridia, presidente della Commissione di Vigilanza, ha infatti annunciato che "la valorizzazione del giornalismo d'inchiesta è stata inserita nel testo base del contratto Rai", battaglia per la quale ribadisce di essersi "spesa in prima persona".

ADOLFO URSO E BARBARA FLORIDIA - AUDIZIONE COMMISSIONE VIGILANZA RAI

 

Sigfrido Ranucci ha dato la notizia sui social network ricordando l'impegno del compianto consigliere di amministrazione Rai Riccardo Laganà scomparso il 10 agosto scorso, che aveva combattuto fino all'ultimo per difendere l'approfondimento della tv pubblica e la trasmissione Report dalle grinfie della politica.

 

Era stato del resto lo stesso Ranucci, qualche mese fa, a presentare l'esposto secondo il quale, nel nuovo contratto di servizio Rai, rischiava di essere stralciato l'impegno per la valorizzazione del giornalismo d'inchiesta, già minacciato su vari fronti.

 

SIGFRIDO RANUCCI ALLA FESTA DEL FATTO QUOTIDIANO

Il tutto in concomitanza sospetta con la querela pervenuta alla trasmissione da parte del ministro del Made in Italy Adolfo Urso, a seguito di un servizio di Report che lo riguardava. Il ministro Urso, per inciso, è l'autorità preposta che ha firmato il nuovo contratto di servizio Rai.

 

Dopo la levata di scudi da parte del presidente della FNSI Vittorio Di Trapani, del Movimento Cinque Stelle e del Partito Democratico, la Rai e il titolare del dicastero del Made in Italy replicarono con secche smentite.

 

Non sufficienti tuttavia a dissipare i dubbi, rinfocolati dopo che lo stesso ministro Urso ha appioppato un'altra querela alla trasmissione dopo la messa in onda della replica della puntata che lo riguardava. Senza contare che Report, malgrado il grande successo Auditel, dal prossimo ottobre sarà spostato dal lunedì alla domenica rischiando di finire indebolito negli ascolti.

ADOLFO URSO E BARBARA FLORIDIA - AUDIZIONE COMMISSIONE VIGILANZA RAI

 

Sigfrido Ranucci, però, non arretra di un solo millimetro. Portata a casa la vittoria sul fronte del contratto di servizio, ieri sul palco della festa del Fatto Quotidiano assieme a Lilli Gruber, Maddalena Oliva e Antonio Padellaro, ha ribadito che nelle prossime puntate di Report non sarà preso di mira un solo ministro ma che ci sarà "l'imbarazzo della scelta".

 

Ad ascoltarlo in prima fila, la presidente della Vigilanza Barbara Floridia e, accanto a lei, lo stesso Amministratore Delegato Rai Roberto Sergio, presentatosi coraggiosamente nella "tana dei lupi", dove non sono stati certo risparmiati gli strali alla tv di Stato e alle continue ingerenze dei palazzi del potere sulle trasmissioni di approfondimento come Report.

ADOLFO URSO

 

A maggior ragione dopo la riforma di Matteo Renzi - più volte criticato dai relatori sul palco - che ha consegnato la Rai chiavi in mano al Governo e al controllo diretto della politica.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA