formigli guzzanti 2

PIAZZASABINA - AL VIA “PIAZZAPULITA”, LA NOVITA’ E’ LA GUZZANTI AL FIANCO DI FORMIGLI - SABINA, OLTRE AL SUO “TG PORCO”, SI ESIBIRA’ NELLE PARODIE DI VIRGINIA RAGGI, D’ALEMA E MARIA ETRURIA BOSCHI. “IL PROBLEMA E’ LA CENSURA, IN RAI MI SEMBRA EVIDENTE”

Emilia Costantini per il “Corriere della Sera

 

FORMIGLI GUZZANTI 2FORMIGLI GUZZANTI 2

«Non voglio che il pubblico si chieda "chi" c' è stasera a "Piazzapulita", ma "cosa" c'è a "Piazzapulita"». Corrado Formigli parte con la sesta edizione del programma più longevo di La7. Da domani ogni giovedì alle 21.10, approfondimenti, dibattiti in studio e tanti reportage. Ma quest' anno c' è anche una novità: approda alla piazza Sabina Guzzanti con il suo TgPorco. «Non abbiamo mai avuto la satira, non ci interessava - spiega il conduttore -. Sabina però fa ridere, incavolare e riflettere, è sempre coraggiosa, profonda, mai piatta».

 

GUZZANTI FORMIGLIGUZZANTI FORMIGLI

E in proposito Formigli cita il caso della vignetta di Charlie Hebdo sul recente sisma: «Nell' indignazione generale che condannava l' immagine delle vittime italiane, l' unica voce che si è alzata in difesa del giornale satirico è stata quella della Guzzanti. Tutti si sono indignati, ma non si sono domandati perché è accaduto qualcosa che era assolutamente prevedibile. L' essenza della satira di Sabina è di voltare le spalle alla morale corrente».

 

Interviene la diretta interessata: «La vignetta è stata spacciata per derisione dei morti: sarà stata macabra e può non piacere, ma è stata una denuncia scomoda». Poi, riguardo al suo ritorno in tv, l' attrice aggiunge: «Il problema è la censura: in Rai mi sembra evidente. Dal piccolo schermo sono mancata non per scelta mia, ma la satira mi mancava e l' ho fatta sul web».

GUZZANTI TG PORCOGUZZANTI TG PORCO

 

Nella prima puntata è prevista un' inchiesta esclusiva su «scuole e terremoto - anticipa Formigli -, cioè le costruzioni realizzate in zone sismiche dove le possibili tragedie sono già annunciate». Di morti Formigli ricorda anche quelli di «un' immensa strage di cui non si è quasi fatto cenno: le 324 vittime in Iraq nel luglio scorso. Ero a Baghdad - racconta - per un reportage che ora è diventato un libro ( Il falso nemico , Rizzoli, ndr) e sono arrivato sul posto 45 minuti dopo. Ho cercato di capire perché viviamo nel terrore: sarà uno dei temi che tratteremo».

meloni al tg porcomeloni al tg porco

 

Non può mancare poi il M5S: «Faremo il tagliando su cosa sta succedendo a Roma - avverte il giornalista -. Non condivido l' attacco dei pentastellati all' informazione: oggi fanno più notizia degli altri, quindi non è un complotto giornalistico contro di loro.

Non accetto però chi gode dei problemi in Campidoglio: come cittadino romano vorrei la città pulita e gli autobus in orario. Inviteremo la Raggi».

 

Chissà se la sindaca accetterà l' invito, nel frattempo la incarnerà Guzzanti: «Io l' ho votata e la rivoterei - dice -. Ma mi chiedo: almeno l' assessore al bilancio l' avrà trovato?». Tra i personaggi in parodia anche Massimo D' Alema e Maria Elena Boschi. E a proposito di ospiti eccellenti, Formigli rilancia: «Invito il presidente Renzi, di cui ho apprezzato la linea coraggiosa sull' accoglienza dei migranti. Noi sulla sua black list? Credo che il dovere di un premier sia quello di partecipare anche alle trasmissioni non favorevoli».

annunciata  eborschi al tg porcoannunciata eborschi al tg porco

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…