joseph stiglitz

“LA LOTTA CONTRO L'INFLAZIONE SI STA COMBATTENDO CON LE ARMI SBAGLIATE” – IL PIZZINO DEL PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA JOSEPH STIGLITZ ALLA BCE E ALLA FED: “FINIRANNO PER PROVOCARE UNA RECESSIONE O PER ACCENTUARE IL RALLENTAMENTO DELLE ECONOMIE - HO STUDIATO I METODI DI DETERMINAZIONE DEI PREZZI DELL'ELETTRICITÀ IN ITALIA, E MI SONO CONVINTO DELL'URGENZA DI UNA RIFORMA PERCHÉ ATTUALMENTE GLI SPECULATORI VENGONO PREMIATI. SI POTREBBERO ABBATTERE SU TUTTA LA LINEA I PREZZI

Estratto dell'articolo di Eugenio Occorsio per www.repubblica.it

 

JOSEPH stiglitz

"Esistono fattori negativi oggettivi a partire dalla guerra in Ucraina e ora dalla travolgente crisi Covid cinese, però l'Occidente è piegato da un equivoco di fondo: che per combattere l'inflazione occorra una massiccia dose di aumenti dei tassi. Niente di più sbagliato e controproducente". Controcorrente Joseph Stiglitz, il guru della Columbia University che fra un mese compie ottant'anni. 

 

Da capo economista della Banca Mondiale negli anni 90 quando a presiederla era un sacerdote del laissez-faire (che lui chiama "fondamentalisti del libero mercato") come James Wolfensohn, fino a capo dei consiglieri economici di Bill Clinton, altro incarico che abbandonò bruscamente quando il presidente dem non si dimostrava abbastanza grintoso nel confrontarsi con i baroni di Wall Street. Proprio questa sua libertà di pensiero, e il fatto che il più delle volte ha avuto ragione nel medio termine, gli ha fruttato nel 2001 il Nobel per l'Economia.

joseph stiglitz 3

 

Professore, ci dà l'interpretazione autentica dell'attuale momento economico?

"L'elemento dominante è ovviamente l'inflazione, con la strenua battaglia che contro di essa hanno intrapreso le banche centrali: Washington, Francoforte, Londra, ora perfino Tokyo. Senonché in nome di questa battaglia, le banche stesse stanno provocando una recessione, o peggiorando il rallentamento. La lotta contro l'inflazione si combatte con le armi sbagliate".

 

Cosa c'è di sbagliato nella terapia adottata?

"Tutto. A partire dall'analisi. Le economie del mondo libero rallentano, com'è inevitabile in presenza di una guerra irresponsabile come quella che muove la Russia, e anche di enormi opacità da parte cinese. I prezzi salgono però da molto prima dell'invasione, e ora stanno di nuovo scendendo, magari più lentamente di come sarebbero scesi se la guerra non ci fosse stata, ma con una dinamica calante naturale".

il nobel joseph stiglitz

 

Sia la Fed che la Bce sono state accusate di essersi accorte in ritardo dell'inflazione.

"E quello è stato il primo errore. Ma il secondo e più grave è stato quest'attacco tardivo e frontale che rischia di avere impatti devastanti. Si dice, per motivare questa corsa selvaggia al rialzo, che bisogna recuperare al più presto il 2%, ma mi sembra un ragionamento farneticante".

 

Lei si iscrive al partito di chi vorrebbe rivedere la "regola del 2%"?

"Non necessariamente, ma di sicuro non c'è motivo di tornare in fretta a quei livelli. Ci possono volere due-tre anni, perché affrettarsi a costo di azzoppare l'economia e di creare valanghe di disoccupati? La spirale inflazionistica è già sotto controllo, e questo è quel che conta".

 

inflazione

Gli analisti prevedono che il 2023 sarà l'anno della recessione. È d'accordo?

"Dipenderà da vari fattori, e dall'andamento della guerra. In linea di massima direi che l'America, dotata di una forza intrinseca ancora notevole, probabilmente riuscirà a schivare di misura la recessione. L'Europa invece, più vulnerabile, non ci riuscirà, ma sarà una recessione leggera. Sulla sua durata, dipende appunto dall'atteggiamento delle banche centrali".

 

Sulle cause, il suo eterno collega-amico-rivale Larry Summers sta dicendo da più di due anni che gli aiuti sono stati eccessivi.

"Pure lui sbaglia. Dice che in America l'inflazione è attivata dalla massa di denaro che gli americani si ritrovano in tasca. Macché: a salire, dati alla mano, sono i risparmi, non i consumi. Anche l'altro motivo addotto, gli aumenti salariali, è capzioso e irrilevante, fa comodo solo agli industriali per dimostrare che non devono dare più soldi ai dipendenti".

 

inflazione usa joe biden

E allora? Cos'è che ha generato il rialzo?

"Come in Europa, l'inflazione è da offerta, non da domanda. Sbagliato combatterla con gli aumenti dei tassi, che hanno solo l'effetto di rendere più complicati gli investimenti delle aziende che sarebbero vitali. Più che il Pil a preoccupare è il tasso di disoccupazione che aumenta". […]

 

Come negare però che in Europa il fattore energia è dominante?

"Certo, anzi le dirò di più: ho studiato i metodi di determinazione dei prezzi dell'elettricità in Europa e in Italia, e mi sono convinto dell'urgenza di una riforma perché attualmente gli speculatori vengono premiati, e anche certi produttori. Si potrebbero abbattere su tutta la linea i prezzi". […]

christine lagarde

Ultimi Dagoreport

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA GLIELO CONCEDE, IL "DAZISTA" DELLA CASA BIANCA PRIMA SE NE ESCE CON LA TRUCIDA FRASE: “QUESTI PAESI CI CHIAMANO PER BACIARMI IL CULO”, ED OGGI RINCULA COME UN SOMARO SPOSTANDO DI 90 GIORNI L'APPLICAZIONI DEI DAZI (CINA ESCLUSA) – A QUESTO PUNTO, QUALI RISULTATI POTRA' OTTENERE DAL VIAGGIO IN AMERICA? 1) UN TRATTAMENTO “ALLA ZELENSKY” E UN NULLA DI FATTO; 2) UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE DI DAZI AL 10% SOLO PER L’ITALIA; 3) TRUMP, DI COLPO RINSAVITO, SFRUTTA L’OPPORTUNITÀ DEL BACIO DI PANTOFOLA DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' PER APRIRE UNA TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA. BUM! PER LA DUCETTA SAREBBE LO SCENARIO DEI SOGNI: ALLA FACCIA DI URSULA-MACRON-MERZ POTREBBE VENDERSI COME “SUO” IL MERITO DI AVER FATTO RINSAVIRE "LO SCEMO DEL VILLAGGIO GLOBALE"...