ANM, CHE SILENZIO SULL’ILVA - SUI BLOG DEI MAGISTRATI SCOPPIA UNA GUERRA INTESTINA SUL CASO PATRIZIA TODISCO - IN MOLTI, SOPRATTUTTO GIOVANI E DONNE, PRENDONO LE DIFESE DEL MAGISTRATO CHE HA FATTO CHIUDERE L’ILVA, ATTACCANDO SENZA PIETÀ IL FINORA INTOCCABILE SINDACATO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI…

Ferruccio Sansa per "Il Fatto Quotidiano"

Diario del disagio della magistratura. Della spaccatura che ogni giorno sembra approfondirsi tra i magistrati e il loro sindacato, l'Anm. Ma soprattutto diario delle giovani toghe che si sentono sempre più estranee alle parole, ai modi, insomma a un modo di intendere la professione che pare sempre più "politico". Per capire il travaglio che scuote la magistratura il luogo migliore è virtuale: sono i blog delle correnti.

In questi torridi giorni d'agosto qui approdano centinaia di messaggi. I termini giuridici si diradano per lasciare spazio a toni appassionati. Una bufera che rimescola le correnti: colpisce vedere anche messaggi cauti tra i più barricadieri di Md (Magistratura democratica, più vicina alla sinistra), mentre da Mi (Magistratura indipendente, supermoderata e in passato indulgente con Berlusconi, presieduta da Cosimo Ferri, figlio dell'ex ministro socialdemocratico Enrico) c'è chi si spinge a sostenere le toghe "rosse" di Palermo.

Le prime voci si erano alzate per Roberto Scarpinato, poi per Nino Di Matteo e Francesco Messineo. Nelle ultime ore si sono aggiunti sempre più numerosi i colleghi che difendono Patrizia Todisco, gip di Taranto, e con lei l'indipendenza della magistratura e i valori della Costituzione. Normale, si dirà, i magistrati difendono i loro colleghi. E invece no, perché, tanto per cominciare, in tanti puntano il dito contro l'Anm.

Basta leggere i blog, accanto alle firme agli appelli ecco messaggi dai toni che non lasciano dubbi: "I colleghi hanno dovuto sopperire all'inerzia dell'Anm provvedendo a una sottoscrizione...", scrive un giovane magistrato. E un suo collega: "Ancor più preoccupante è la sensazione di solitudine che la nostra Anm ci trasmette attraverso un insensato silenzio che rende ancor più marcata la distanza tra l'Associazione e la sua base". Già, "nostra", scrivono i giovani magistrati. Ma subito c'è chi aggiunge: "Sarebbe il caso di far sentire la voce della base".

Critiche non occasionali, ogni giorno più numerose, che riecheggiano le parole di Andrea Reale, giovane magistrato della corrente dissidente "Proposta B": "L'Anm avrebbe dovuto essere risoluta davanti agli insulti che alcuni politici hanno rivolto ai pm di Palermo definendoli eversivi e pazzi. E avrebbe dovuto meglio difenderli dato che stavano esercitando la loro, obbligatoria, funzione inquirente".

Insomma, l'Anm avrebbe parlato con ritardo, secondo molti iscritti; quella cautela è parsa diplomatica, anzi "politica". Un aggettivo che di questi tempi non ha un'accezione positiva. Ma la spaccatura sembra anche generazionale. Grandi nomi della magistratura sono scesi in campo (da Gianfranco Amendola ad Armando Spataro) per esprimere solidarietà al gip Todisco, ma hanno evitato attacchi all'Anm. Le nuove leve invece puntano anche sul sindacato. Fino a oggi intoccabile. Mettono chiaramente in discussione la gestione di Rodolfo Sabelli.

Diversi anche i toni, appassionati, quasi irruenti quelli dei giovani. C'è chi sposta il tiro anche verso il Csm: "Colpisce che i provvedimenti disciplinari interessino chi indaga ed esprime opinioni, mentre tanta indulgenza pare essere stata usata nei confronti dei colleghi con frequentazioni scomode in ambienti P3 e P4". Giovani, ma non solo. Basta scorrere i nomi dei magistrati che si schierano al fianco di Patrizia Todisco: manuela.f, lucilla .t, mimma.m, lia.s, maria.m, ornella.g, lucia.m, maria elena.g.. Insomma, tante donne magistrato. Sempre più numerose nelle aule, oggi in prima fila per difendere il ruolo professionale.

Come se avvertissero che su Patrizia si scarica un supplemento di arroganza proprio perché è una donna. Esprimono solidarietà, chi con brevi quasi telegrafiche parole, chi motivando su aspetti di diritto e di fatto. Alcune hanno toni sanguigni, appassionati. Carla L. scrive: "Come donna magistrato sono profondamente indignata. Zitella? Rossa? Sono espressioni becere che si qualificano da sole, ma ci offendono tutti".

A scorrere le mail si ha la sensazione di un'aria nuova, di una partecipazione cordiale e un po' tesa, ma fiduciosa. L'Anm pare rimasta indietro, non essersi accorta di questa armata pacifica e decisa che le cammina a fianco. E all'interno, finora

 

ANTONINO INGROIA E FRANCESCO MESSINEO FRANCESCO MESSINEO PROCURATORE CAPO DI PALERMO jpegIL MAGISTRATO DI TARANTO PATRIZIA TODISCOIL MAGISTRATO GIUSEPPE CASCINIVincino su Napolitano e magistrati ILVA

Ultimi Dagoreport

elon musk steve bannon village people donald trump

KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP COI VILLAGE PEOPLE: FARSA O TRAGEDIA? - VINCENZO SUSCA: ‘’LA CIFRA ESTETICA DELLA TECNOCRAZIA È IL KITSCH PIÙ SFOLGORANTE, LOGORO E OSCENO, IN QUANTO SPETTACOLARIZZAZIONE BECERA E GIOCOSA DEL MALE IN POLITICA - MAI COME OGGI, LA STORIA SI FONDA SULL’IMMAGINARIO. POCO IMPORTANO I PROGRAMMI POLITICI, I CALCOLI ECONOMICI, LE QUESTIONI MORALI. CIÒ CHE IMPORTA E PORTA VOTI, PER L’ELETTORE DELUSO DALLA DEMOCRAZIA, TRASCURATO DALL’INTELLIGHÈNZIA, GETTATO NELLE BRACCIA DI TIK TOK, X, FOX NEWS, È EVOCARE NEL MODO PIÙ BRUTALE POSSIBILE LA MORTE DEL SISTEMA CHE L'HA INGANNATO”

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?