annalena baerbock olaf scholz armin laschet angela merkel

CHI ARRIVA DOPO ANGELONA MERKEL? DOPO I PRIMI EXIT POLL, IL SEGRETARIO GENERALE DELL'SPD RIVENDICA LA CANCELLERIA PER OLAF SCHOLZ. STANDO ALLE PROIEZIONI DELLE 18.48 DELLA ARD, È TESTA A TESTA FRA L'SPD AL 24,9% E CDU-CSU AL 24,7%. I VERDI SONO DATI AL 14,8%, I LIBERALI ALL'11,2, L'AFD ALL'11,3, LA LINKE AL 5. SE GLI EXIT POLL DELLE ELEZIONI IN GERMANIA VENISSERO CONFERMATI, PER L'UNIONE DEI CONSERVATORI TEDESCHI DELLA CDU-CSU SAREBBE IL PEGGIOR RISULTATO DELLA STORIA A LIVELLO FEDERALE…

Da "Ansa"

 

scholz laschet baerbock

"È un testa a testa, l'esito non è ancora chiaro. Noi metteremo il massimo impegno per costruire un governo sotto la guida dell'Unione". Lo ha detto il candidato cancelliere di della Cdu-Csu Armin Laschet commentando i primi risultati elettorali.

 

Stando alle proiezioni delle 18.48 della Ard, è testa a testa fra l'Spd al 24,9% e Cdu-Csu al 24,7%. I Verdi sono dati al 14,8%, i liberali all'11,2, l'Afd all'11,3, la Linke al 5. Secondo le proiezioni della Zdf delle 18.45, l'Spd è in vantaggio con il 25,8% e la Cdu-Csu segue al 24,2%.

 

armin laschet e angela merkel 6

Se gli exit poll delle elezioni in Germania venissero confermati, per l'Unione dei conservatori tedeschi della Cdu-Csu sarebbe il peggior risultato della storia a livello federale. Lo riporta la Bbc. Il segretario generale dell'Spd rivendica la cancelleria per Olaf Scholz dopo la pubblicazione dei primi exit poll delle elezioni in Germania.

 

"Abbiamo sempre saputo che sarebbe stato un testa a testa, con uno scarto molto ridotto", ha affermato. "Ma abbiamo un chiaro mandato per l'Spd e vogliamo che Olaf Scholz sia cancelliere", ha detto Lars Klingbeil che ha parlato di un enorme successo per l'Spd.

 

laschet baerbock scholz

Delusione nella Cdu dopo i primi exit poll delle elezioni in Germania, che danno i socialdemocratici leggermente avanti ed i cristiano-democratici quasi nove punti in meno delle percentuali di 4 anni fa. "Le perdite sono amare", ha ammesso il segretario generale della Cdu Paul Ziemiak. "Dobbiamo vedere se c'è un modo per costituire una futura coalizione per il nostro Paese". Per Ziemiak una soluzione è la cosiddetta coalizione Giamaica: "L'Unione, l'Fdp ed i Verdi possono formare una buona coalizione", ha affermato.

 

armin laschet e angela merkel 5

"Siamo molto contenti del risultato, anche se avremmo voluto anche di più". Lo ha detto la verde Katrin Goering-Eckhardt commentando il risultato dei Verdi. "Faremo parte del tavolo delle trattative, come io spero, e faremo in modo che protezione del clima e giustizia vengano gestite con una vera svolta", ha aggiunto la leader del gruppo parlamentare.

 

"Siamo incredibilmente felici stasera": lo ha detto il segretario generale dei liberali tedeschi Volker Wissing. "Abbiamo vinto due volte di seguito alle federali con risultati a due cifre", ha aggiunto Wolfgang Kubicki, vice del partito. L'Fdp si compiace anche del fatto che, stando ai dati, una coalizione rosso-rosso-verde "non potrà funzionare".

 

scholz - baerbock - laschet

Stando alle proiezioni delle 18.48 della Ard, è testa a testa fra l'Spd al 24,9% e Cdu-Csu al 24,7%. I Verdi sono dati al 14,8%, i liberali all'11,2, l'Afd all'11,3, la Linke al 5.

 

Gli exit poll pubblicati dall'altro canale tv pubblico, ZDF, vedono in vantaggio è l'Spd di Olaf Scholz al 26%, seguito dall'Unione di Armin Laschet al 24%. I verdi, stando agli stessi exit poll, hanno il 14,5%, i liberali il 12%, l'Afd il 10% e la Linke il 5%.

 

A Berlino, dove oggi si è votato per il parlamento del Land, stando agli exit poll delle 18 di Ard i Verdi sono in vantaggio con il 23,5%, i socialdemocratici hanno avuto il 21,5%, la Cdu-Csu il 15%. La Linke il 14%, l'Fdp il 7,5% e l'ultradestra di Afd il 7%.

armin laschet e angela merkel 3

 

Nel Land tedesco del Meclemburgo-Pomerania Anteriore, per gli exit poll di Ard, i socialdemocratici hanno vinto con il 37%. Seconda l'ultradestra di Afd con il 18,5%. La Cdu ha ottenuto il 14%. La Linke è data al 10%, i Verdi al 7 e il liberali al 6,5%.

 

Secondo i primi dati sarebbe in lieve calo l'affluenza alle urne in Germania, dove si sta votando per le federali che apriranno il post Merkel: alle 14 l'Ufficio elettorale ha registrato in 36,5% di elettori. Meno di quattro anni fa, quando l'affluenza a quell'ora fu del 41,1%. Quest'anno però le elezioni tedesche avranno una fortissima quota di voto per corrispondenza: il 40% ha votato per posta, stando alle aspettative degli esperti, mentre nel 2017 lo fece soltanto il 28,6%.

olaf scholz

 

La Germania al voto per le elezioni legislative che segneranno il dopo Merkel: dalle urne uscirà il nome del successore della cancelliera Angela Merkel, rimasta al potere per 16 anni, una sfida all'ultimo voto fra il socialdemocratico Olaf Scholz e Armin Laschet della Cdu-Csu. Le operazioni di voto sono cominciate questa mattina alle 8 ora italiana e termineranno alle 18.

 

armin laschet e angela merkel 2

Il nuovo Bundestag tedesco si insedierà presumibilmente il 26 ottobre. Lo ha stabilito all'unanimità l'Aeltestenrat, il Consiglio degli anziani della Camera dei deputati, costituito dai direttivi e i gruppi parlamentari di tutti i partiti. Si tratta dell'ultimo giorno possibile, stando alla costituzione, che prevede trenta giorni di tempo per la prima seduta dei deputati che risulteranno eletti dal voto di oggi in Germania. I gruppi parlamentari inizieranno a costituirsi già la prossima settimana e il loro primo compito sarà quello di eleggere i capigruppo. Il Bundestag uscente conta 709 parlamentari, il prossimo potrebbe oscillare da un'assemblea di 672 a 912 membri, a causa del meccanismo di compensazione previsto dal complesso sistema elettorale tedesco basato su due voti, uno per il partito l'altro per i mandati diretti.

OLAF SCHOLZ ANGELA MERKEL

 

"Ogni voto conta, il vostro voto conta. Per questo vi chiedo: andate a votare", ha detto il presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier, in un intervento sulla Bild am Sonntag, nel giorno delle elezioni federali. Il presidente si è recato al suo seggio a Berlino, dove sta votando. "Chi vota partecipa, chi non vota lascia decidere agli altri", ha aggiunto il capo dello Stato sul tabloid.

 

armin laschet e angela merkel 1

L'ufficio federale elettorale chiarisce che il voto di Armin Laschet, il candidato cancelliere della Cdu-Csu che ha piegato male la sceda nell'urna, è valido. La posizione dell'ente è stata pubblicata su Twitter. "Un politico noto a livello federale ha votato secondo le attese per il suo partito. Un'influenza sulle elezioni non può esser rilevata", scrive. Laschet, che stamani ha votato ad Aquisgrana, aveva piegato male la scheda elettorale, lasciando visibili le due croci per la Cdu, immortalate dai fotoreporter. Lo scatto ha sollevato un caso, rimbalzato su diversi media tedeschi on line.

scholz - baerbock - laschetolaf scholz olaf scholzolaf scholz 1olaf scholz vaccinazione in germaniaangela merkel e olaf scholz,armin laschet e angela merkel 4angela merkel armin laschet al bundestag armin laschet

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…