di maio salvini ponte genova

STRADA FACENDO - I GRILLINI RINCULANO SULLA REVOCA AI BENETTON E SALVINI CI SI BUTTA A PESCE: “DI FRONTE A 43 FAMIGLIE DISTRUTTE NOI LA VOTEREMMO. SE FOSSI AL GOVERNO LA FAREI IN 12 SECONDI” – CON DI MAIO SILENZIATO, DAL MOVIMENTO 5 STELLE NON POSSONO PIÙ DIRE PUBBLICAMENTE CHE VOGLIONO TOGLIERE LE AUTOSTRADE AI MAGLIARI, CHE NEL FRATTEMPO DARANNO IL CONTENTINO AL GOVERNO VENDENDO UNA QUOTA DI ASPI

Simone Canettieri per “il Messaggero”

 

CROLLO PONTE MORANDI GENOVA-20

La miccia nel campo della maggioranza l'ha gettata Matteo Salvini davanti alla stampa estera: «Io sarei per la revoca di fronte a 43 famiglie distrutte», ha detto il leader della Lega a proposito di Autostrade. «È evidente che qualcuno non ha fatto il suo lavoro. Se la revoca è suffragata dai fatti noi del gruppo della Lega la voteremmo, se fossi al governo, se i ministri me la portano, io lo farei in 12 secondi».

Genova - applausi a Di Maio e Salvini

 

Una stoccata indirizzata al M5S che su questa battaglia si trova ancora nel guado. La maggioranza, anche su Autostrade marcia divisa. La riprova, l'ennesima è arrivata ieri. Le Commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, infatti, hanno bocciato gli identici emendamenti di Iv e FI che miravano ad eliminare dal Milleproroghe l'articolo che prevede nuove regole sulle concessioni autostradali indicando il percorso da seguire in caso di revoca (nella transizione la gestione passa ad Anas) e riduce le eventuali penali a carico dello Stato.

 

giuseppe conte paola de micheli

MATTEO SALVINI CON LA BISTECCA IN BOCCA

La relatrice, Vittoria Baldino (M5s) e il governo avevano espresso parere negativo su questi emendamenti. L'articolo del Milleproroghe (il 35) che gli emendamenti di Iv e FI puntavano ad abrogare stabilisce che «in caso di revoca, di decadenza o di risoluzione di concessioni di strade o di autostrade, ivi incluse quelle sottoposte a pedaggio, nelle more dello svolgimento delle procedure di gara per l'affidamento a nuovo concessionario, per il tempo strettamente necessario alla sua individuazione, Anas, può assumere la gestione delle medesime».

roberto tomasi autostrade per l'italia

 

SARDINE CON OLIVIERO TOSCANI E LUCIANO BENETTON

LA TRATTATIVA

Un segnale chiaro. Che spinge Palazzo Chigi a prendere tempo e a valutare tutte le soluzioni. Ma come stanno vivendo i grillini, l'invasione di Salvini anche sul tema di Autostrade? Fonti governative del Movimento aprono le braccia: «Sappiamo che tecnicamente la revoca della concessione è molto complicata, se non impossibile. Ma allo stesso tempo per noi la narrazione comunicativa non cambia».

 

luigi di maio alla commemorazione del crollo del ponte morandi

Perché? «Noi come M5S - dicono ancora fonti pentastellate di primo piano - non esprimiamo né il ministro dell'Economia né quello delle Infrastrutture e nemmeno il premier», spiegano con un sorriso amaro. In molti, dalle parti della maggioranza di governo, c'è la consapevolezza che il dossier Autostrade-Benetton è destinato ad attendere. Prima dovrebbero passare le turbolenze con Italia Viva e Matteo Renzi.

 

autostrage per l italia

Intanto, dalla relazione della Corte dei Conti arriva un messaggio chiaro: le concessioni autostradali devono «garantire l'interesse pubblico» e «vanno  accelerate le procedure per l'affidamento, da svolgersi prima della scadenza delle vecchie convenzioni per evitare ulteriori proroghe alle convenzioni vigenti».

crollo ponte morandi genova 16crollo ponte morandi genova 9

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...