GRAZIA? NO GRAZIE! - IL BANANA FURIOSO PER IL DISCORSO DI FINE DI ANNO DI RE GIORGIO: LE “TALPE” AL COLLE GLI HANNO RIFERITO CHE NELLE PAROLE DI RE GIORGIO NON CI SARÀ ALCUNA “DISTENSIONE”

Ugo Magri per ‘La Stampa'

Prima ancora di avere udito quanto dirà stasera Napolitano nel suo messaggio tivù, il Cavaliere è già di pessimo umore. Definirlo «su di giri» nei confronti del Colle sarebbe, secondo chi lo frequenta, un eufemismo. «Imbufalito» è la parola giusta. Tanto che viene spontaneo domandarsi che cosa mai abbia scatenato una simile furia, e quali contraccolpi potrà avere, specie nel caso in cui Grillo voglia lanciare l'«impeachement».

Un'ipotesi, la più accreditata nel giro stretto di Arcore, è che il Cavaliere disponga delle sue «talpe» al Quirinale, Gianni Letta ma non solo lui; e dunque per loro tramite sia venuto a conoscere in anticipo certi passaggi del discorso presidenziale riguardanti le note vicende di questi mesi (condanna definitiva, decadenza dal Senato, passaggio all'opposizione).

Di qui l'umore tempestoso dell'ex premier. Il quale, senza forse, si sarebbe atteso stasera da Napolitano un messaggio di tutt'altro tono, vale a dire improntato a una «pacificazione» che, nell'ottica berlusconiana, dovrebbe preludere all'ipotetica grazia nei suoi confronti in quanto vittima dell'ingiustizia... Ahilui, niente di tutto questo.

Il Colle non dà l'impressione di aver preso sul serio le famose «prove americane», quelle testimonianze che Silvio esibì come se fossero la dimostrazione della sua innocenza (secondo la Procura milanese, invece, erano una minestra riscaldata). Sia come sia, nella considerazione del Cav stasera Napolitano sprecherà l'ultima occasione per riabilitarlo pubblicamente. L'ultima, prima che tra qualche settimana scatti l'esecuzione della pena.

Quanto alle conseguenze politiche, al momento non se ne vedono, e forse nemmeno ci saranno sebbene il «Mattinale» (organo web ispirato dal capogruppo azzurro Brunetta) frema d'indignazione contro il Capo dello Stato: «La sua minaccia di dimissioni è insopportabile». Berlusconi sente di avere le mani legate. Da chi? Dalla sua condizione di condannato che dovrà presentarsi in udienza per concordare i termini dell'affido ai servizi sociali ovvero della carcerazione a domicilio.

La prima soluzione sarebbe più vantaggiosa per un leader che voglia restare in politica. Ma il dubbio che solca la mente del diretto interessato, e dei suoi avvocati, è come reagirebbero le toghe, nel momento in cui Berlusconi aderisse alle campagne anti-presidenziali di Grillo... «Girerò l'Italia sperando che non vogliano mettere a tacere il leader dell'opposizione», è scappato detto ieri al Cavaliere in una delle tante telefonate di auguri ai suoi fan.

Ormai non è più tempo di operetta, qui si parla di cose serie, drammatiche. Ragion per cui tutto quanto è uscito pubblicamente dalle labbra di Berlusconi è un rinnovato slancio per l'elezione diretta del Capo dello Stato, «che fino adesso è stato eletto dalle segreterie di partito». Velatamente polemico verso l'inquilino del Colle, certo, ma niente di corrosivo. Tanto più che per passare al presidenzialismo servirebbe «la maggioranza assoluta», un disegno considerato «lucidamente folle» da Berlusconi medesimo. Pare escluso che alle 20,30 voglia lanciarsi in un contro-messaggio in tivù (Cicchitto, dal Nuovo centrodestra, l'ha pubblicamente sconsigliato attirandosi un vespaio di reazioni, tra cui quella di Minzolini). Più facile che stamane il Cavaliere tiri un petardo, un'uscita rumorosa delle sue, mirante a disorientare l'audience del messaggio presidenziale.

Il risultato? A esprimere i sentimenti più autentici di Berlusconi ha provveduto la persona cui l'uomo solitamente ricorre quando non se la sente di venire allo scoperto, epperò gli serve qualcuno con sufficiente coraggio da esporsi, insomma la Santanché. Dichiara impavida la Pitonessa: «State certi che il messaggio di Napolitano sarà un'altra delusione: solo un discorso di ricatti e un tentativo di dare la colpa ad altri, mentre sulla pacificazione continuerà a far finta di niente...».

 

 

MERKEL BERLUSCONI NAPOLITANO NAPOLITANO E TESTA BERLUSCONI BERLUSCONI BERTINOTTI MARINI NAPOLITANO LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI GIANNI LETTA BEPPEGRILLO LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI CICCHITTO SANTANCHE

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO