mattia santori

BERLINGUER, PERDONALO PERCHE’ NON SA QUELLO CHE DICE (E CHE FA) – LA SARDINA IN CHIEF SANTORI DOPO LA FOTO DA ACCAMPATO CON TANTO DI SCARPA PUZZOLENTE IN BELLA VISTA SOTTO IL RITRATTO DI BERLINGUER INGRANA LA RETROMARCIA: “LA FOTO IN TENDA NON L’ABBIAMO SCATTATA AL NAZARENO MA A CASA DI UN’AMICA. E LA MANIFESTAZIONE IN TEMPI DI PANDEMIA? DEL TUTTO LEGALE. AVEVAMO FATTO I TAMPONI - IL PD E’ TOSSICO. LASCIAMO CHE I MORTI SEPPELLISCANO I LORO MORTI” (A SANTO’, POSA IL FIASCO)

Silvia Bignami per "la Repubblica"

 

MATTIA SANTORI

«Le dimissioni di Zingaretti sono state un grido di aiuto. Noi abbiamo risposto». Da quando il leader dem si è dimesso, Mattia Santori non si è fermato un attimo. Anzi ha portato le Sardine al capezzale del Pd, al Nazareno, «per proteggerlo dalla sua stessa crisi» e rilanciare la Costituente di sinistra voluta da tanti, da Pier Luigi Bersani a Giuseppe Provenzano. Tentativo ultimo per salvare un partito che oggi, ammette, «è un marchio tossico, al quale nessuno si iscriverebbe».

 

Santori, l' ha colpita l' addio di Zingaretti?

«Sì, io credo abbia fatto un potentissimo atto di denuncia. È stato un modo per chiedere aiuto a chi è fuori dal Pd e per mettere con le spalle al muro i problemi interni».

 

Zingaretti ha parlato di un partito di cui vergognarsi. Lei condivide?

JASMINE CRISTALLO MATTIA SANTORI

«Io ho visto tre tipologie di Pd in questi anni. La più bella è quella delle sezioni: un Pd commovente e appassionato. Poi salendo c' è il Pd in campagna elettorale, che non mi è piaciuto. Tanti selfie con le Sardine più per convenienza che per aprirsi davvero. E poi c' è il Pd del Nazareno, che ho visto sabato. Con una dirigenza incartata e totalmente incapace di produrre creatività e innovazione, perché solo impegnata nelle lotte di potere».

 

mattia santori

Anche la vostra manifestazione al Nazareno è stata criticata. Si è detto: nessuno può uscire per la pandemia e loro vanno a Roma.

«Il nostro intervento è stato tempestivo ma non irresponsabile. Abbiamo organizzato in 24 ore una manifestazione del tutto legale, perché ci si può spostare per manifestazioni nazionali. Avevamo fatto i tamponi. Questo ha dato fastidio a una parte della casta politica che ha cavalcato una incomprensione anche legittima delle persone facendo loro credere cose non vere. Ad esempio che abbiamo dormito al Nazareno...».

 

La foto in tenda col ritratto di Berlinguer non l' avete scattata lì?

«No. Noi saremmo anche restati ma non volevamo creare problemi ai dipendenti. Abbiamo fatto quella foto da un' amica, che ha una casa piena di cimeli comunisti».

mattia santori, stanley tucci e la mortadella 8

 

Lei non crede in questo modo di aver un po' ceduto a quella politica "spettacolo" che tanto criticavate?

«No, perché per noi il dialogo è un atto concreto. Un fatto fisico, non un post su Facebook o un comunicato. Siamo andati là per offrire la nostra presenza. Per dire: avete bisogno? Noi ci siamo. E credo che da molti il nostro gesto sia stato compreso. Il problema vero è che il messaggio iniziale delle Sardine si è un po' annacquato».

 

In che senso?

«Nel senso che all' inizio avevamo solo la destra contro. Poi abbiamo cominciato a essere scomodi per i 5 Stelle quando abbiamo denunciato un certo modo di approcciare il referendum: come il taglio delle poltrone davanti a Palazzo Chigi, quella sì era politica spettacolo. Poi abbiamo attaccato il Pd quando ha cominciato a professare di stare in mezzo alla gente o di praticare l' ascolto, mentre non era vero. È logico che quando sei scomodo ti attaccano».

 

mattia santori, stanley tucci e la mortadella 8

Anche voi attaccate. La vostra Jasmine Cristallo ha detto che Bonaccini non va bene come leader Pd, perché è di destra. Condivide?

«Sapete come sono i giornali... quello di Jasmine era un discorso molto ampio sulle autonomie, ridotto poi a quel titolo forzato che infatti Jasmine ha preteso fosse rettificato. Piuttosto io critico a Bonaccini di non aver avuto un approccio d' ascolto all' idea di Piazza Grande. Non dare continuità a un movimento civico come quello delle Sardine che è nato nella sua regione per la sua elezione, per me è stata una occasione persa. Ma sono pronto a ricredermi. Se devo mettere dei limiti li metto a Renzi, non certo a Bonaccini».

 

Con Renzi non si deve parlare?

mattia santori

«Io penso bisognerebbe applicare il principio della recidività. La recidività di chi ha prima fatto grossi errori e poi ha infierito su un corpo già martoriato. Questo dovrebbe causare l' esclusione di diritto. Stessa cosa Calenda. C' è un principio di lealtà da salvaguardare. Come quando i militanti Pd criticano le Sardine perché intervengono da non iscritte: li capisco, perché la militanza impone il rispetto della maglia».

 

Sta dicendo che si iscriverà al Pd?

SARDINE 4

«No, perché in questo momento il Pd ha un marchio tossico. Nessuno ora farebbe la tessera. Si vede dal fatto che gli iscritti sono in calo. Inoltre le Sardine hanno il vantaggio di restituirmi la fotografia di quei cittadini che seguono la politica ma non sono iscritti a un partito. Ieri abbiamo fatto una assemblea con 170 persone e quel che emerge è questo: lasciamo che i morti seppelliscano i loro morti».

MATTIA SANTORImattia santori a che tempo che fa 1MATTIA SANTORI JASMINE CRISTALLO SARDINEmattia santorimattia santori, jasmine cristallo, lorenzo donnoli ad amiciSARDINE AL NAZARENO 9mattia santori sardine ad amicicristallo santori

Ultimi Dagoreport

forza italia marina pier silvio berlusconi antonio tajani martusciello barelli gianni letta gasparri

DAGOREPORT - SE IN FORZA ITALIA IL MALCONTENTO SI TAGLIA A FETTE, L’IRRITAZIONE DI MARINA E PIER SILVIO È ARRIVATA ALLE STELLE: IL PARTITO È DIVENTATO ORMAI UN FEUDO DOMINATO DAL QUARTETTO  DA TAJANI-BARELLI-MARTUSCIELLO-GASPARRI - DOPO AVER SPADRONEGGIATO IN LUNGO E IN LARGO, NELLA SCELTA DEL GIUDICE COSTITUZIONALE ALLA CONSULTA È ARRIVATA UNA PESANTE SCONFITTA PER TAJANI - È DA TEMPO CHE LA FAMIGLIA BERLUSCONI NON SA DOVE SBATTERE LA TESTA PER RIUSCIRE A SCOVARE UN SOSTITUTO AL 70ENNE CIOCIARO, RIDOTTO IN UN BURATTINO NELLE MANI DI GIORGIA MELONI, CHE È RIUSCITA AD ANESTETIZZARLO CON LA PROMESSA DI FARE DI LUI IL CANDIDATO NEL 2029 ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA (CIAO CORE!) - OLTRE AL PARTITO E ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE CON IMPERDONABILE RITARDO COGNITIVO HA COMPRESO CHE IL GOVERNO NON È UN’ALLEANZA MA UN MONOCOLORE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OCCORRE AGGIUNGERE UN ALTRO ‘’NEMICO’’ DI TAJANI: L‘89ENNE GIANNI LETTA. NELLA SUA AFFANNOSA (E FALLITA) BATTAGLIA PER PORTARE ALLA PRESIDENZA DELLA RAI LA SUA PROTETTA SIMONA AGNES, TAJANI E I SUOI COMPARI NON SI SONO SPESI, SE NON A PAROLE...

donald trump giorgia meloni almasri husam el gomati osama njeem almasri giovanni caravelli

DAGOREPORT - SERVIZI E SERVIZIETTI: IL CASO ALMASRI E' UN “ATTACCO POLITICO” ALLA TRUMPIANA MELONI? - COME È POSSIBILE CHE UN DISSIDENTE LIBICO, HUSAM EL-GOMATI, PUBBLICHI SU TELEGRAM DOCUMENTI E NOTIZIE DEI RAPPORTI SEGRETI TRA LA MILIZIA LIBICA DI ALMASRI E L'INTELLIGENCE ITALIANA, SQUADERNANDO IL PASSAPORTO DEL CAPO DELL’AISE, CARAVELLI? - CHI VUOLE SPUTTANARE L'AISE E DESTABILIZZARE IL GOVERNO MELONI POSTANDO SUI SOCIAL LA FOTO DEL TRIONFALE RITORNO A TRIPOLI DI ALMASRI CON ALLE SPALLE L'AEREO DELL'AISE CON BANDIERA ITALIANA ? - CHE COINCIDENZA! IL TUTTO AVVIENE DOPO CHE TRUMP HA DECAPITATO L'INTELLIGENCE DI CIA E FBI. UNA VOLTA GETTATI NEL CESSO GLI SPIONI DELL'ERA OBAMA-BIDEN, E' INIZIATO UN REGOLAMENTO DI CONTI CON I PAESI GUIDATI DA LEADER CHE TIFANO TRUMP? - VIDEO

guerra ucraina vladimir putin donald trump ali khamenei xi jinping volodymyr zelensky

DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA - CINQUE PREVISIONI CHE NON SI SONO AVVERATE SULL’UCRAINA CON L'ARRIVO DEL NUOVO INQUILINO DELLA CASA BIANCA: 1) MARK RUTTE, SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO: “KIEV ENTRERÀ NELLA NATO, È UN PROCESSO IRREVERSIBILE”. ORA ANCHE ZELENSKY PARLA DI PIANO B – 2) NON SI FA LA PACE SENZA LA CINA. FALSO: TRUMP ALZA LA CORNETTA E PUTIN LO ASPETTA – 3) XI JINPING: “L’AMICIZIA CON LA RUSSIA È SENZA LIMITI” (MANCO PER IL GAS) – 4) L’IRAN S’ATTACCA AL DRONE: LA RUSSIA L'HA MOLLATA – 5) L’EUROPA, SOLITO SPETTATORE PAGANTE CHE NON CONTA UN CAZZO

giuseppe conte maria alessandra sandulli giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti corte costituzionale consulta

DAGOREPORT – IL VERTICE DI MAGGIORANZA DI IERI HA PARTORITO IL TOPOLINO DELLA CONSULTA: L’UNICO RISULTATO È STATA LA NOMINA DEI QUATTRO GIUDICI COSTITUZIONALI. A SBLOCCARE LO STALLO È STATO GIUSEPPE CONTE, CHE HA MESSO IL CAPPELLO SUL NOME “TECNICO”, MARIA ALESSANDRA SANDULLI – SUGLI ALTRI DOSSIER, MELONI, SALVINI E TAJANI CONTINUANO A SCAZZARE: SULLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE NON CI SONO I SOLDI. LA RIFORMA DEI MEDICI DI FAMIGLIA È OSTEGGIATA DA FORZA ITALIA. E IL TERZO MANDATO È KRYPTONITE PER LA DUCETTA, CHE VUOLE “RIEQUILIBRARE” LE FORZE A LIVELLO LOCALE E SOGNA DI PAPPARSI VENETO E MILANO…

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – QUANTO DURERA' LA STRATEGIA DEL SILENZIO DI GIORGIA MELONI? SI PRESENTERÀ IN AULA PER LA MOZIONE DI SFIDUCIA A CARLO NORDIO O DISERTERÀ COME HA FATTO CON LA SANTANCHÈ? MENTRE LA PREMIER SI ECLISSA, SALVINI È IPERATTIVO: VOLA PRIMA A MADRID PER INTERVENIRE ALL’INTERNAZIONALE DEI NAZI-SOVRANISTI E POI A TEL AVIV PER UNA FOTO CON NETANYAHU – GLI OTOLITI DELLA SORA GIORGIA BALLANO LA RUMBA PER LE MOLTE BEGHE GIUDIZIARIE: DA SANTANCHÈ A DELMASTRO PASSANDO PER NORDIO E ALMASRI…