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IL SUCCO DELLA CONVENTION DI FORZA ITALIA: BERLUSCONI E’ STANCO E AFFATICATO MA NON INTENDE CEDERE LA LEADERSHIP NÉ VUOLE DESIGNARE UN SUCCESSORE (NEL SUO VIDEOMESSAGGIO NON HA MAI NOMINATO TAJANI) – IL PARTITO RESTA BLOCCATO ALLA SMANIA PRESENZIALISTA DEL CAV E AVRA’ DIFFICOLTA’ A ORGANIZZARSI IN VISTA DELLE EUROPEE DEL 2024 VISTO CHEN NON SI SA IN QUALI CONDIZIONI CI ARRIVERA’ L’86ENNE NONNO SILVIO…

1 – IL PARTITO APPESA ALLA SALUTE DEL SUO LEADER

Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “la Stampa”

 

SILVIO BERLUSCONI NEL VIDEOMESSAGGIO ALLA CONVENTION FORZA ITALIA

Lotterò fino all'ultimo: in fondo, questo è il messaggio più forte che Berlusconi ha lanciato alla platea, improvvisamente risvegliata dalla sua presenza, ancorché virtuale, della Convention di Milano. Il forte richiamo all'Europa e l'attacco alla Cina hanno in parte corretto la linea di completa acquiescenza alla premier Meloni decisa ormai da oltre un mese. E se il Cav. sarà in condizione di gestirla, nei prossimi mesi, delineano una collocazione autonoma di Forza Italia rispetto alla competizione euroscettica che si prepara tra Meloni e Salvini.

CONVENTION DI FORZA ITALIA - STRISCIONI

 

Ma detto questo, l'apparizione del Fondatore, in evidenti condizioni di debolezza fisica dovute alla malattia con la quale continua a combattere, ha lasciato intatti i problemi del suo partito, appeso alla salute del suo Presidente e alla sua forzata impossibilità di esercitare la leadership in vista della prossima campagna elettorale per le Europee.

 

CONVENTION DI FORZA ITALIA - STRISCIONE PER MARTA FASCINA

Sussurrato ma mai discusso a voce alta, il problema di una successione non è mai stato messo all'ordine del giorno […] D'altra parte, chi ha parlato con l'illustre infermo in questi ultimi giorni, racconta che non prende minimamente in considerazione l'ipotesi del ritiro; che è stato coinvolto fin nei dettagli nella preparazione dell'evento di Milano; che non vede problemi politici, dato che il passaggio alla linea filo-Meloni e il ruolo vicario di Tajani sono fatti ormai assodati […] gli aggiustamenti di linea annunciati ieri con il videomessaggio sono stati […] un segno di vitalità politica. La quale […] non basta a delineare il futuro prossimo di Forza Italia: un partito i cui voti, meno del passato ma niente affatto pochi, sono ancora un miracolo di Berlusconi. E che dopo di lui non saprebbe proprio come e dove andarli a prendere.

 

2 - TAJANI IL SUPPLENTE

Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “la Stampa”

 

CONVENTION DI FORZA ITALIA - IL VIDEOMESSAGGIO DI SILVIO BERLUSCONI

La convention di Milano, oltre al ritorno virtuale di Silvio Berlusconi, aveva come scopo quello di consegnare la scena di Forza Italia nelle mani di Antonio Tajani. Non una successione, e il video del Cavaliere sta lì a dimostrarlo, ma una reggenza sicuramente sì. La benedizione del capo non è arrivata, almeno non esplicitamente. Come sottolineano i rivali interni, il Cavaliere in venti minuti di discorso non lo ha mai citato. Per alcuni è un segnale, ma non secondo il ministro degli Esteri, che dopo la fine della convention ha parlato con Berlusconi, prova che non ci sono letture ulteriori da dare. […]

 

uno dei discorsi più duri è arrivato dal presidente della Regione siciliana Renato Schifani, non uno qualunque in Forza Italia, che ha attaccato implicitamente la ministra Maria Elisabetta Casellati sulle riforme e più in generale ha accusato il governo di trattare male il Sud. Tajani un po’ se lo aspettava quando ha deciso di aprire il dibattito, ma ritiene che l’evento sia stato un successo, non solo di pubblico (migliaia di militanti presenti), ma anche di centralità politica, vista la presenza di un manager come l’ad di Eni Claudio Descalzi, il presidente di Enel Paolo Scaroni o Emanuele Orsini, vice presidente di Confindustria.

CONVENTION DI FORZA ITALIA - STRISCIONE PER LICIA RONZULLI

 

Il ministro degli Esteri non vuole sentire parlare di scalata e cita il suo curriculum, presidente del Parlamento europeo, due volte vicepresidente della Commissione e oggi vicepremier. Ma in casa negli ultimi mesi la vita non è stata semplice. Ha resistito, subito dopo le elezioni, alle critiche di chi lo accusava di trattare per sé con Giorgia Meloni e non per il partito. […] Nei primi mesi di governo ha poi resistito agli assalti di chi, come Mulè (ma non solo), gli ha chiesto di rinunciare a qualche incarico nel partito. Non ha risposto, ma nel frattempo ha lavorato, superando molti ostacoli anche interni ad Arcore, a un obiettivo: riavvicinare Berlusconi a Meloni dopo i pesanti screzi sulla formazione del governo.

VIDEOMESSAGGIO DI SILVIO BERLUSCONI ALLA CONVENTION DI FORZA ITALIA

 

Per riuscirci ci ha impiegato del tempo, ma poi, anche grazie a un accordo con la compagna del Cavaliere, Marta Fascina, e soprattutto con la famiglia Berlusconi, l’operazione è andata in porto. Facendo morti e feriti (politici), ma mandando un messaggio chiaro: Forza Italia non è più l’alleato riottoso. Il vicepremier vuole portare avanti un progetto più ampio: l’alleanza tra il Ppe e i Conservatori guidati dalla premier, con l’obiettivo di spostare a destra, dopo il voto del 2024, l’asse della Commissione europea. In questo senso, il vicepremier respinge le accuse di voler consegnare il partito a Meloni: sarebbe Fratelli d’Italia ad aver bisogno di loro e non viceversa.

CONVENTION DI FORZA ITALIA

 

[…] Uno dei motivi che ha reso urgente la convocazione di questo evento era dare una legittimazione a quel colpo di mano nel partito avvenuto subito prima del ricovero del Cavaliere (la «riorganizzazione», l’ha chiamata anche ieri Berlusconi) con il quale è stato rimosso il capogruppo alla Camera Cattaneo e la coordinatrice lombarda Ronzulli, rimasta a capo dei senatori azzurri, per ora. A quel punto nuovi potenti del partito, oltre a Tajani, sono diventati Alessandro Sorte e Stefano Benigni, deputati ambiziosi e molto attivi […]

TAJANI ALLA CONVENTION DI FORZA ITALIACONVENTION DI FORZA ITALIACONVENTION DI FORZA ITALIA

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