BIDOGNETTI TIRA UN BIDONE ALLA MUSSOLINI E BASSOLINO

1-BIDOGNETTI: COSÌ I CLAN APPOGGIARONO MUSSOLINI E BASSOLINO ALLE ELEZIONI DEL '93
Da Corrieredelmezzogiorno.it

«Agli inizi degli anni '90, non ricordo bene la data, i Casalesi si rivolsero al clan Lago di Pianura per appoggiare alle elezioni la Mussolini e ciò per fare un dispetto al clan Moccia di Afragola che sosteneva Bassolino». Lo ha dichiarato il pentito Domenico Bidognetti all'udienza del processo Cosentino in corso di svolgimento al tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

RACCONTO
Il riferimento del pentito è alle elezioni comunali di Napoli, consultazioni svoltesi al primo turno il 21 novembre '93 e per il ballottaggio il successivo 5 dicembre. Al termine di quest'ultimo turno Antonio Bassolino divenne sindaco di Napoli sconfiggendo proprio Alessandra Mussolini.

Si tratta di un racconto, quello del pentito, tutto da verificare: su nessuno dei due sfidanti nelle elezione del 1993 si è mai parlato con evidenza di un intervento della malavita organizzata. Anzi si sostenne che sia Bassolino sia Mussolini fossero candidature «contro» il sistema criminale.

2-BASSOLINO: "SPERO CHE COSENTINO TORNI PRESTO LIBERO"

Marco Demarco per il Corriere del Mezzogiorno - 16 marzo 2013
Cosentino è stato per anni l'avversario diretto di Bassolino, l'uomo che più ne ha minato il sistema di potere con il dichiarato obiettivo di scalzarlo e di sostituirsi a lui al governo della Regione.

Cosa pensa l'ex governatore dell'arresto del suo antagonista?
«Sono a Londra, in giro per la città e lontano dalle vicende locali e tuttavia ci tengo a dire la mia».

Prego.
«Io penso che un processo è già in corso e che Cosentino non è più parlamentare».

Dunque?
«Dunque, nel rispetto della magistratura, delle sue funzioni, delle diverse sedi in cui essa si esplicita e della sua autonomia, il mio augurio forte e sincero è che nei prossimi giorni il Tribunale del Riesame possa accogliere la richiesta avanzata dagli avvocati di Cosentino di revoca della custodia cautelare. Così che lo stesso Cosentino possa continuare stare nel processo senza dover essere privato della libertà».

E il suo parere sull'istituto della custodia cautelare?
«Nel caso specifico mi sono già espresso; nel caso generale penso che la custodia cautelare possa e debba esserci solo quando ce n'è davvero bisogno, cioè solo in caso in assoluta necessità».

Quando lei era governatore, Cosentino guidava l'opposizione. Che tipo di avversario è stato?
«Per un curioso caso della vita non mi è mai capitato di incontrarmi con lui, né in pubblico né in privato».

Mai?
«Ora che ci penso, neanche per dirci buongiorno o buonasera. Mai, neanche, chessò, in prefettura per una riunione o su un palco nel corso di una cerimonia pubblica».

E sul fronte politico?
«Be', ricordo che durante la crisi dei rifiuti del 2008 e anche negli anni successivi, mentre io continuavo a collaborare con i governi nazionali anche di centrodestra, e dunque con Berlusconi, lui, invece, in tante occasioni non mi ha mai risparmiato attacchi anche molto duri. Mi è rimasto impresso un manifesto affisso nel 2010, alla vigilia delle elezioni regionali: c'era il mio nome e sullo sfondo un cumulo di rifiuti.

Detto tutto questo, però, c'è un problema di civiltà giuridica che ci riguarda tutti e io mi auguro che non si scenda mai sotto un certo livello di civiltà per opportunismo politico per interessi di parte. Da qui l'augurio, ripeto: forte e sincero, di un ritorno alla libertà di Cosentino per effetto di un'autonoma decisione della stessa magistratura».

 

ALESSANDRA MUSSOLINI ASPETTA SILVIO ALESSANDRA MUSSOLINI ANTONIO BASSOLINO FEDERICO GEREMICCA

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