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BISI E RISI - GENTILONI PER UNA VOLTA FACCIA CRAXI E TIRI FUORI LE PALLE. ALFANO AVREBBE DOVUTO CONVOCARE L’AMBASCIATORE ITALIANO A PARIGI - L'INNOCUO PADOAN POTREBBE ESTROMETTERE LE BANCHE FRANCESI DAGLI ‘SPECIALISTI' DEL DEBITO PUBBLICO. UNA CUCCAGNA IN CUI FIGURANO BNP PARIBAS, CRÉDIT AGRICOLE E SOCIÉTÉ GÉNÉRALE - E LA CDP POTREBBE NAZIONALIZZARE LA RETE TELECOM...

 

Luigi Bisignani per Il Tempo

 

luigi bisignaniluigi bisignani

Cossiga amava dire che 'ad atto di guerra si risponde con atto di guerra’, mentre Andreotti chiosava che ‘di guance ne abbiamo solo due e dopo il secondo schiaffo bisogna rispondere adeguatamente'. Ma era la Prima Repubblica. Oggi osserviamo, come direbbe Gino Paoli,  quattro 'amici al bar', Gentiloni, Alfano, Padoan e Calenda, trasformarti in 'pungiball’ dal banchiere filo tedesco Macron.

 

Tralasciando Parmalat, acquistata con dote milionaria dai francesi di Lactalis, e gli interessi incestuosi transalpini di Mediobanca con Generali, l'Eliseo ci ha rifilato due clamorose sberle siglando, a nostra insaputa, un accordo sulla Libia e riprendendosi i cantieri navali Stx che Fincantieri si era aggiudicata con l'ok dello stesso Macron, allora Ministro dell'economia, il quale, evidentemente, non era un europeista convinto ma voleva solo acquisire consensi in campagna elettorale.

 

gentiloni macron sui migrantigentiloni macron sui migranti

In altri tempi, un Premier vero come Craxi avrebbe certamente convocato  un gabinetto permanente di  crisi e avrebbe dato  una risposta dura, infischiandosene se la Francia ha il potere di veto all'Onu e possiede un armamento nucleare. Ma si sa, politica industriale non c'è più mentre le nostre aziende pubbliche nella seconda Repubblica, a parte forse il breve periodo di interregno di Romano Prodi, sono senza guida politica, senza alcuna  strategia comune e appaiono come ‘navi senza nocchiere in gran tempesta’, per scomodare il sommo Poeta.

 

BRUNO LE MAIRE PADOANBRUNO LE MAIRE PADOAN

Dopo lo smacco, sarebbe stato opportuno che la Farnesina convocasse a Roma l’ambasciatore italiano a Parigi senza attendere l’arrivo di un inutile ministro francese. L'innocuo Padoan, invece, potrebbe estromettere le banche francesi dall’elenco degli ‘specialisti' del debito pubblico italiano – una vera cuccagna in cui figurano BNP Paribas, Crédit Agricole e Société Générale - mentre la Cassa Depositi e Prestiti potrebbe dire che la rete telefonica in capo a Telecom è strategica e va subito nazionalizzata.

 

Vincent Bolloré, colpito nel portafoglio per la minusvalenza che si produrrebbe sui bilanci, si rifarebbe subito su Macron, che diventerebbe ‘Micron’ e tornerebbe a cuccia. La Mogherini, as usual, non pervenuta.

vincent bollorevincent bollore

 

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