“IL CAMBIO DI LOOK? E’ LEGATO A UN PROBLEMA AL CUORE. EBBI UN MALORE. DOVEVO PERDERE PESO, E L’HO FATTO: DIECI CHILI IN TRE MESI” - STEFANO BONACCINI, IL BRUCE WILLIS DEL RISVOLTINO, VUOLE UN PARTITO DA BAR: “DOBBIAMO SAPER PARLARE COME LA GENTE AL BAR - TOGLIATTI DICEVA CHE GLI EMILIANI SONO BRAVI AD AMMINISTRARE, NON A FARE POLITICA? MA L’UNICO UOMO DI CENTROSINISTRA CHE HA BATTUTO BERLUSCONI È L’EMILIANO PRODI – SCHLEIN? SE TOCCHERÀ A ME, LA COINVOLGERÒ NELLA SEGRETERIA"– E POI CONTE, MELONI, LILIANA SEGRE E FEDERICO BUFFA..
Estratto dell’articolo di Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera”
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Lei iniziò a far politica a vent’anni nel Pci.
«Non posso e non voglio dire di non essere mai stato comunista. Sono stato un comunista emiliano. E non ho nulla di cui vergognarmi; anzi, ne sono orgoglioso».
Il mese scorso a Livorno si è fatto fotografare sotto la storica bandiera rossa. Lo sa, vero, che il comunismo è stato una tragedia?
«La nostra parte ne era consapevole da decenni. Quando Occhetto disse che dovevamo cambiare nome e simbolo, pensai: finalmente. E convinsi i miei genitori: anche loro consapevoli della necessità di cambiare, ma con qualche magone in più».
Erano comunisti anche loro?
«Militanti. Ma quando in tv vedevano Moro, Zaccagnini, Tina Anselmi, dicevano: “L’è na breva persauna”, è una brava persona. Il comunismo sovietico ha distrutto la libertà. Lasciatemi però ricordare che i comunisti italiani hanno contribuito a liberare il Paese. E a fare dell’Emilia una Regione tra le più ricche d’Europa, mentre nel ’46 era tra le più povere d’Italia».
Togliatti diceva che gli emiliani sono bravi ad amministrare, non a fare politica.
«Ma l’unico uomo di centrosinistra che ha battuto Berlusconi è Romano Prodi».
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Oggi c’è un pericolo fascista in Italia?
«No. Giorgia Meloni non è fascista. Semmai il pericolo è un sovranismo amico di Paesi che hanno torsioni autoritarie, come l’Ungheria. E l’assalto a Capitol Hill, come quello di Brasilia, è stato tecnicamente fascista. Purtroppo la destra italiana ha avuto simpatia per Trump e Bolsonaro».
Che cosa pensa della Meloni?
«Una che ha fatto la gavetta. Per lei è stata particolarmente dura, perché è una donna, e la politica italiana è molto maschilista. Se vincerò le primarie, le chiederò un incontro».
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E della Schlein cosa pensa?
ELETTORE DELUSO REGALA SVEGLIA A BONACCINI
«L’amicizia e l’affetto non verranno mai meno. Se toccherà a me, la coinvolgerò nella segreteria. Se toccherà a lei, mi metterò a sua disposizione».
Intanto il Pd è al 14% nei sondaggi. Non rischia la scomparsa?
«Peggio. Rischia l’irrilevanza. Io sono per tornare alla vocazione maggioritaria. Che non significa non fare alleanze, che sono necessarie. Significa non delegare nulla a nessuno. Non delego i voti di sinistra ai 5 Stelle, né i voti moderati al Terzo polo. Vogliamo andare a prenderceli noi. E anche a prenderli a destra».
Conte evoca Berlinguer, parla della «nostra storia».
«Se Conte è così di sinistra, non si presenterà più alle elezioni da solo; perché così diventa il migliore alleato della destra».
Reddito di cittadinanza?
ELLY SCHLEIN E STEFANO BONACCINI
«Non va abolito, va cambiato. Emiliano in Puglia e io in Emilia-Romagna fummo i primi a creare il reddito di solidarietà. Ma chi lo riceve deve essere accompagnato al lavoro. Oggi in Italia c’è una grande questione: il potere d’acquisto. Basta parlare di cuneo fiscale».
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Si è parlato molto del suo cambiamento di look. A cos’è dovuto?
«Sempre al cuore. Ebbi un malore. Dovevo perdere peso, e l’ho fatto: dieci chili in tre mesi».
E i famosi occhiali a goccia?
«Li scelse mia moglie Sandra. Pensi che sui social mi hanno attaccato per le foto con due ragazze. Erano le mie figlie, Maria Vittoria e Virginia».
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Oltre ai Nomadi, lei vorrebbe nel Pd D’Alema e Bersani?
«Voglio un Pd aperto e plurale; ma penso prima agli elettori che a singoli politici. Quello che ho in testa sarà un partito dalla forte impronta riformista. Di sinistra, ma non ideologico, né massimalista. Che sappia far sognare, e tradurre gli ideali in realtà».
Un nome?
«Prima di tutto le persone che si sono allontanate dal Pd. Poi: Liliana Segre, la più autentica testimonianza per le nuove generazioni della differenza tra il bene e il male. E Federico Buffa, per parlare un po’ di calcio».
LA TRASFORMAZIONE ESTETICA DI STEFANO BONACCINISTEFANO BONACCINISTEFANO BONACCINISTEFANO BONACCINISTEFANO BONACCINISTEFANO BONACCINISTEFANO BONACCINIBONACCINI - PAOLA DE MICHELI - ELLY SCHLEIN ALLA MANIFESTAZIONE PD A PIAZZA SANTI APOSTOLIbonaccinibonaccini de micheli schleinstefano bonaccini 1STEFANO BONACCINI A DUBAIbonaccini nardellaDario Nardella e Stefano Bonaccinistefano bonaccini 2schlein bonaccini PINA PICIERNO - STEFANO BONACCINI