matteo renzi giuseppe conte massimo cacciari

“CONTE PRIMA DI DIVENTARE PRESIDENTE NON ERA NULLA, RESTERÀ ABBARBICATO AL SUO NUOVO POTERE IL PIÙ POSSIBILE” – CACCIARI CONTRO TUTTI: “LA CRISI DI GOVERNO È IRRESPONSABILITÀ TOTALE. IL PAESE ANNASPA E MILIONI DI PERSONE FATICANO AD ARRIVARE ALLA FINE DEL MESE” – “IL PD NON ESISTE, ASSISTE. RENZI SI È COMPORTATO COME SALVINI NELL’ESTATE DEL PAPEETE. MA LUI È COSÌ, HA UN GRANDE ASTIO E NON RIESCE A DARSI UNA MISURA. SE FOSSI CONTE ANDREI A...”

Andrea Malaguti per "La Stampa"

 

massimo cacciari a otto e mezzo 1

«Aprire la crisi a pandemia in corso è folle. Peggio, è irresponsabile. Ma non penso che torneremo a votare perché Mattarella non lo permetterà. E non penso neppure che avremo un premier diverso da Conte».

 

Al professor Massimo Cacciari l' opera più triste che buffa andata in scena sulle spalle della collettività nei sacri palazzi romani non è piaciuta per nulla. Non gli è piaciuto Renzi («quell' uomo è come Salvini, è uno da o la va o la spacca»), non gli è piaciuto Conte («un signor nessuno abbarbicato al potere»), non gli è piaciuto il Pd («un partito che non esiste») e tanto meno gli piacciono i responsabili («sarà uno schifo vederli al governo»).

 

LA STORIA CONTRO RENZI PUBBLICATA NEL PROFILO UFFICIALE DI GIUSEPPE CONTE

Non è facilissimo spiegare che cosa ha fatto cadere il Conte Bis, ma, al di là delle mille analisi politiche, si potrebbe riassumere così: il premier per mesi ha fatto finta che tra lui e Renzi fossero solo schermaglie, poi ha provato a ricucire, quindi si è irrigidito e offeso e quando ha realizzato che il disastro era dietro l'angolo ha teso la mano timidamente e con fastidio.

 

Atteggiamento suicida con un uomo come Renzi che non smette un secondo di dare prova di intolleranza per tutto quello che è altro da sé. Morale: crisi di governo e Paese nei guai nel suo momento peggiore. Un capolavoro.

 

Professor Cacciari, lei ha capito che cosa è successo?

«Che Renzi ha ritirato i suoi ministri e ha sfiduciato Conte. A questo punto le conseguenze possono essere le più varie, perché Renzi ha come obiettivo quello di fare fuori Conte, ma Conte non ha nessuna intenzione di lasciarglielo fare».

 

La crisi, mentre è in corso una pandemia che fa 500 morti al giorno, è una specialità tutta italiana.

GIUSEPPE CONTE MATTEO RENZI - BY GIANBOY

«Su questo neanche vale la pena di soffermarsi. È irresponsabilità totale. Il Paese annaspa e milioni di persone faticano ad arrivare alla fine del mese, come si usa dire. Assistere a questa sceneggiata politicistica è semplicemente inaccettabile. E questa è la premessa per qualunque risposta da qui in avanti».

 

Che giudizio dà di Renzi?

«È un carattere così, lo sappiamo. Si è già fatto male in passato, stra-male, direi.

Troppe volte questa sua velleità di voler afferrare tutto è stata pessima consigliera.

Si è comportato come Salvini nell' estate del Papeete. Sono persone che agiscono in modalità o la va o la spacca».

conte e casalino - Grande Fratello Chigi

 

Qui rischiamo di spaccarci noi.

«Sicuro. E già detto. Ma Renzi spacca nuovamente anche sé stesso».

 

Fuor di metafora?

«Che scenari ha davanti? Che cosa può ottenere? Conte adesso recupera un po' di responsabili a destra e a manca e dopo avere aperto la crisi la ricompone assieme a Pd e Cinque Stelle. Renzi a quel punto pensa di guadagnare consensi stando all' opposizione?».

 

matteo renzi come forrest gump

Non sarebbe meglio il voto?

«Forse. Ma non ci sarà».

 

Sicuro?

«Magari sarò smentito, ma dubito che nel be mezzo della pandemia il presidente Mattarella voglia mandare il Paese alle urne. E dubito tanto più che Conte voglia farsi da parte».

 

Renzi non si è limitato ad attaccare il premier politicamente, lo ha demolito personalmente. Sintetizzo: sei un antidemocratico filo trumpiano manovrato da Casalino.

renzi mejo dello sciamano di washington

«Ha un grande astio, fa parte del carattere dell' uomo. Non riesce a darsi una misura come ha dimostrato tante volte in passato. Mi vengono in mente lo scontro con i sindacati e molte altre occasioni».

 

In questo disastro Conte non ha colpe?

«Al contrario, i problemi ci sono eccome. Il Recovery prodotto da lui e dai suoi consiglieri faceva schifo. Adesso è decente. Ma senza il casino fatto da Renzi qualcuno lo avrebbe modificato?».

 

Domanda retorica.

giuseppe conte meme by osho

«Che rivolgo anche al Pd. Perché Renzi sarà stato pure capriccioso, ma tu Pd - e tu Gualtieri - dove eri finito? Per altro la gestione della pandemia, con il prolungamento dello stato di emergenza fino al 31 luglio pone delle questioni molto importanti».

 

Mani libere al governo?

roberto gualtieri teresa bellanova giuseppe conte roberto fico elena bonetti suonano il tamburo 9

«Mani legate a noi. Avrei capito se ci avessero detto stato di emergenza fino a metà febbraio, ma fino ad agosto che senso ha? E se poi ci dicono un anno? Che facciamo? Se Renzi fosse stato caratterialmente e intellettualmente moderato avrebbe incassato un Recovery ancora migliore e una gestione più ragionevole dell' emergenza. Bisogna fare molta attenzione, perché ci aspettano mesi difficili. L'economia è a pezzi e il conflitto sociale può diventare tremendo».

GIUSEPPE CONTE DONALD TRUMP

 

Un governo con i responsabili può affrontare questo tipo di scenario?

«Un governo con i responsabili è una schifezza. Ma nessuno vuole andare a casa e se Renzi - che ha già detto di volere votare il Recovery, i ristori e lo scostamento di bilancio - non impallinerà il governo nei momenti più delicati magari riusciranno pure ad andare avanti».

renzi conte

 

Il premier non farebbe meglio a dimettersi?

«E poi che fa?».

 

L'avvocato, per esempio. O magari un suo partito.

«Ma si figuri. Prima di diventare Presidente del Consiglio non era nulla. Mica era Draghi o un premio Nobel. Non lo conosceva nessuno. Resterà abbarbicato al suo nuovo potere il più possibile. Per altro non mi pare che ci siano alternative a Conte».

 

Cartabia, Cottarelli, Di Maio, Franceschini, in rigoroso ordine alfabetico. Il totopremier impazza.

luigi di maio dario franceschini

«Ah va bene, ma questo sarebbe lo scenario che vuole Renzi. Lei ce li vede il Pd e i Cinque Stelle che si mettono d' accordo per farlo felice? E poi perché Conte dovrebbe accettarlo? ».

 

Non accettarlo, subirlo. Ancora non ha un partito suo.

«Si figuri se Pd e 5 Stelle vogliono dare la vittoria Renzi».

 

Qual è stato il ruolo del Pd in questa crisi?

«Il Pd non esiste. Assiste. Tiene in piedi la baracca. Magari è un merito».

 

mattarella conte

Professore, che figura stiamo facendo in Europa?

«Oscena. Tremenda. Imbarazzante. Aspettano da noi un piano per darci miliardi di fondi e noi perdiamo tempo in questo teatrino. Ma se io fossi Conte saprei cosa fare».

 

Cosa?

«Andrei a vedere il bluff di Renzi. Gli direi: bene votiamo».

 

E a quel punto lui dovrebbe dire: no, dai, scherzavo, torniamo indietro?

GIUSEPPE CONTE MEME

«Non lo direbbe, certo. E non sarebbe necessario, perché ci sarebbe un tale coro di no dei parlamentari e un riconoscimento così largo del ruolo salvifico del premier, che la sua poltrona sarebbe definitivamente e per sempre blindata».

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…