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CAMPIDOGLIO AI RAGGI X - GRILLO DIFENDE LA SINDACA SUL BLOG MA NEL M5S CRESCE IL FRONTE DI CHI VUOLE LA TESTA DELLA MURARO - L’ASSESSORA MARRA E ROMEO NEL MIRINO DELLA BASE PENTASTELLATA: “SONO TUTTI LEGATI AD ALEMANNO”
Ernesto Menicucci per il “Corriere della Sera”
Doveva essere una difesa d' ufficio, o magari tregua armata. O, ancora, una fiducia a tempo. Ma poi, di fronte alle ultime indiscrezioni che riguardano l' inchiesta sui rifiuti, e le telefonate tra l' assessore Paola Muraro - all' epoca consulente di Ama - e Salvatore Buzzi, il ras di Mafia Capitale, socio del terrorista dei Nar Massimo Carminati, il quadro potrebbe drasticamente cambiare. E quella deadline , fissata indicativamente per la metà di settembre, quando si chiarirà maggiormente il quadro investigativo dei magistrati di piazzale Clodio, potrebbe anche essere anticipata.
Di certo, giorno dopo giorno, la situazione «politica» della Muraro pare complicarsi anche perché - giorno dopo giorno - emerge un altro «pezzetto» del suo passato. Tanto che ora, tra gli attivisti M5S, più di qualcuno si chiede: «Ma perché non è stata fatta una votazione online per la scelta degli assessori e in particolare della Muraro?». Sottinteso: se si fosse saputo che era stata consulente di Ama magari non sarebbe stata votata dalla «Rete».
Beppe Grillo e il direttorio, sul blog, pubblicano un post in difesa di Virginia Raggi: «Sono i giornalisti a inventare "processi" e "strigliate". Continueremo a stare al fianco di Virginia.
Non c' è solo la spazzatura da cancellare, ma un intero sistema, dannoso come gli inceneritori e che ha paura che il Movimento 5 Stelle spazzi via anche loro. È questione di tempo e i romani torneranno a respirare aria pulita». Resta un fatto, comunque.
Dietro il malcelato fastidio per le indiscrezioni giornalistiche (tanto che si è scatenata la caccia alle «talpe» interne al Movimento), le fibrillazioni in M5S continuano. E riguardano due fronti. Il primo è legato agli eventuali sviluppi giudiziari sulla Muraro: non risulta iscritta nel registro degli indagati ma la sensazione è che i pm stiano facendo un lavoro certosino sul suo passato, come dimostrano gli sviluppi dell' inchiesta che vanno verso i suoi presunti link con Manlio Cerroni, il «re di Malagrotta».
Raggi l' ha «blindata» («Fiducia in lei? Direi di sì») ma si fa strada anche un' altra scuola di pensiero: togliere la Muraro dalla giunta prima di essere costretti a farlo in caso di iscrizione sul registro degli indagati. E l' ultimo tassello, i contatti con Buzzi, potrebbero spingere in questa direzione.
L' altro problema è il rimando ad una paura «atavica» dei Cinque Stelle: il rischio di «infiltrati» nel Movimento. È quel timore in base al quale tutti gli iscritti devono dichiarare di «non fare parte di logge massoniche» o di non avere in tasca tessere di partiti. Ma nella base le nomine di Raffaele Marra a vicecapo di gabinetto, quella imminente di Salvatore Romeo a capo segreteria della sindaca e quella della Muraro, hanno fatto suonare più di qualche campanello d' allarme.
«Sono tutti legati ad Alemanno», dicono alcuni attivisti lasciando intendere che possano aver fatto parte di quella destra passata dal Msi ad An. E infatti non è passato inosservato neppure il fatto che l' assessora sia stata difesa proprio dall' ex sindaco di centrodestra.
I tre salteranno? Non è detto, anche se la posizione più delicata è quella dell' assessora. Raggi è disposta ad andare avanti contro tutti e ha rivendicato anche la scelta di Alessandro Solidoro all' Ama: in realtà tutti sanno che l' indicazione è arrivata dall' assessore al Bilancio, Marcello Minenna. Tra una settimana anche la sindaca andrà in ferie.
E tutto fa pensare che i conti veri e propri sulla Muraro si faranno ad inizio settembre.
Sempre che, tra una rivelazione e l' altra, l' assessora all' Ambiente ci arrivi .