guido crosetto

CASO CROSETTO - SE CI FOSSE STATO UN MINIMO SENTORE DI CONFLITTO D'INTERESSI, SERGIO MATTARELLA AVREBBE FIRMATO LA NOMINA A MINISTRO DELLA DIFESA? NO, ASSOLUTAMENTE NO. NON E’ UN CASO CHE LA MUMMIA SICULA NON ABBIA ACCETTATO ADOLFO URSO, CHE ERA DESTINATO AL DICASTERO DELLA DIFESA - LA FURIA DEL MINISTRO: "HO CEDUTO TUTTO. L'HO FATTO NONOSTANTE TUTTO FOSSE LECITO PERCHÉ QUELLO ERA IL MIO LAVORO. PERDERÒ DEI SOLDI A DIFFERENZA DI QUELLO CHE FECE GIUSEPPE CONTE CHE SEI MESI DOPO ESSERE STATO NOMINATO PREMIER CONTINUÒ A FATTURARE VECCHI LAVORI"

Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

GUIDO CROSETTO

La prima grana del governo Meloni arriva dalla Difesa. E la polemica non riguarda il posizionamento nel panorama internazionale, come alcune posizioni della Lega e di Forza Italia avrebbero potuto suggerire, ma un possibile conflitto di interessi del suo ministro, Guido Crosetto. 

 

A sollevarlo ufficialmente è stato ieri il parlamentare dei Verdi, Angelo Bonelli, che ieri ha detto: «Crosetto non può fare il ministro della Difesa. Ha curato gli interessi dell'industria militare: un lobbista delle armi come può ricoprire quel ruolo? ». Il caso Crosetto era esploso già nei giorni immediatamente precedenti e, poi, successivi alla sua nomina. 

I PRESUNTI CONFLITTI DI INTERESSI DI GUIDO CROSETTO - GRAFICA DOMANI

 

Tanto che il ministro aveva annunciato di aver lasciato tutti i suoi incarichi privati: Crosetto è stato, fino alla sua nomina, presidente dell'Aiad, la federazione confindustriale che cura gli interessi delle aziende del settore dell'aerospazio e della difesa. Da quella posizione - ha rivelato ieri Il Domani in un'inchiesta - ha svolto una serie di consulenze per Leonardo e per Orizzonti sistemi navali, società partecipata da Leonardo e Fincantieri, incassando tra il 2018 e il 2021 poco meno di due milioni di euro. 

 

Crosetto, proprio per poter svolgere la sua attività privata, negli scorsi anni aveva rinunciato alla politica attiva e a un posto da parlamentare. Aprendo tra le altre cose anche una società di consulenza, la Csc & Partners, di cui Crosetto era rappresentante e principale azionista, con il 50 per cento delle quote. 

 

stefano feltri

Gli altri soci sono sua moglie, Graziana Saponaro e suo figlio Alessandro, entrambi con il 25 per cento. L'azienda si occupava, si legge nella ragione sociale, di "servizi di lobbying, di consulenza strategica e per lo sviluppo di progetti nazionali ed internazionali, consulenza direzionale, studi di fattibilità" più altre decine di cose. Bisogna parlare dell'azienda al passato perchè Crosetto, mentre i giornali gliene chiedevano conto pochi giorni prima che fosse nominato ministro, ha deciso di metterla in liquidazione.

 

«L'ho fatto nonostante tutto fosse lecito» spiega oggi a Repubblica , «perché quello era il mio lavoro. E dico di più: non fatturerò nemmeno alcuni lavori che la società aveva già svolto per alcuni clienti privati proprio per evitare polemiche. Perderò dei soldi a differenza di quello che fece il presidente Giuseppe Conte che sei mesi dopo essere stato nominato premier continuò a fatturare vecchi lavori ». 

GUIDO CROSETTO GIORGIA MELONI

 

Crosetto ieri ha annunciato querele nei confronti di chi parla di "conflitto di interessi". Cosa c'è di falso in quello che è stato scritto, ministro? È una censura preventiva? «Assolutamente no. Devo difendere l'istituzione che rappresento: nessuno può permettersi di parlare di conflitto di interessi nel mio caso, perché non esiste. E guardate: parliamo di una condizione non soggettiva ma oggettiva ». 

 

Lei si troverà a decidere da ministro delle società con cui ha lavorato. «Falso: il ministro dà solo indirizzi politici e strategici. Le decisioni pratiche vengono prese tutte dagli uffici, così come prevede la Bassanini. Il ministro non può decidere nemmeno dell'acquisto di un proiettile. 

 

GUIDO CROSETTO - LA FEBBRE DEL SABATO SERA – MEME

E poi io, nel mio lavoro da privato cittadino, promuovevo le aziende italiane all'estero: come si può parlare di conflitto di interessi? Tutto quello che ho fatto è sempre stato trasparente: la circostanza che lavorassi con Leonardo è su Linkedin, non mi sembra un segreto». Le cifre lo erano. «Le mie dichiarazioni dei redditi ora saranno pubbliche. Nulla da nascondere. Ma il mio ora è un obbligo istituzionale: devo difendere il Dicastero che rappresento».

GUIDO CROSETTO VISITA I MILITARI ITALIANI A HERAT, IN AFGHANISTAN - SETTEMBRE 2010giancarlo giorgetti guido crosetto GUIDO CROSETTO - VIGNETTA FRANCESCO FEDERIGHI guido crosetto MATTEO RENZI GUIDO CROSETTO guido crosetto giuramento governo abbraccio tra guido crosetto e lorenzo guerini GUIDO CROSETTO ORAZIO SCHILLACI

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