UN CAV DI LOTTA E DI GOVERNO: “LA SCISSIONE È UN’OPPORTUNITA’” - VIA AL TALENT DEI NUOVI ALFANO CON DELL’UTRI E PUBLITALIA – NUOVE CARTE SUI DIRITTI MEDIASET

Francesco Bei per "La Repubblica"

Il grande show è pronto, il Cavaliere alzerà il sipario questa settimana. Sono arrivate ad Arcore le famose "carte" su Frank Agrama e Berlusconi ha fretta di mostrarle, allestendo uno spettacolo in pompa magna, con servizi televisivi e campane a martello, prima del voto sulla decadenza fissato il 27 novembre. Oggi stesso ne parlerà con i direttori della comunicazione Mediaset, attesi a pranzo.

Difficile dire se si tratti della sentenza svizzera cui accennò per primo il settimanale d'area "Tempi" il 2 settembre oppure, come si vocifera nella cerchia stretta di Berlusconi, di documentazione fiscale arrivata dall'America riguardo il contratto tra la Paramount e Agrama: il Cavaliere, che i suoi consiglieri hanno soprannominato "la rana dalla bocca larga", stavolta ha discusso del dossier soltanto con i suoi avvocati, mantenendo per una volta il riserbo più totale. Lo descrivono comunque «eccitatissimo», convinto di poter non solo ribaltare il processo, ma anche influire sulla decadenza da senatore ottenendo almeno un rinvio del voto.

Anche la costruzione della nuova creatura procede spedita. Ma i falchi che hanno vinto la partita del Consiglio nazionale, ottenendo la cacciata degli alfaniani, potrebbero presto ritrovarsi a stringere una manciata di sabbia. Berlusconi infatti è sempre più convinto di doversi affidare a «facce nuove» e non intende riempire i suoi "Club Forza Silvio" con la vecchia nomenklatura del Pdl. Per questo il casting procede spedito, tanto che oggi i cancelli di villa San Martino si apriranno per un centinaio di giovani dei circoli di Marcello Dell'Utri.

A capo della struttura organizzativa Berlusconi intende chiamare Marcello Fiori, l'ex braccio destro di Guido Bertolaso alla Protezione civile. Mentre il coordinatore della nuova Forza Italia - altra delusione per i lealisti - non sarà un politico ma un alto manager della galassia Mediaset- Publitalia. Non Adriano Galliani, come pure era filtrato. All'amministratore delegato del Milan, in rotta con Barbara Berlusconi, il Cavaliere ha soltanto prospettato di occuparsi del settore sportivo del partito, in attesa di una candidatura in Parlamento.

Non ha comunque tutti i torti Renzi quando suggerisce l'immagine di una coalizione "selfservice" per descrivere quello che avrebbe in mente Berlusconi. Il leader forzista, lungi dall'alzare ponti levatoi, ieri ha infatti continuato tranquillamente a fare e ricevere telefonate dai ministri scissionisti, Alfano compreso.

A uno di questi ha detto di considerare addirittura «un'opportunità » il fatto di poter contare su due partiti, uno al governo e uno all'opposizione. Ma questo scambio di amorosi sensi con i «traditori» non è sfuggito ai falchi, che ora reclamano il mantenimento degli impegni, primo fra tutti il passaggio immediato all'opposizione. E in questo senso si stanno attivando, con una grande manifestazione contro il Pd e i magistrati organizzata a Roma il giorno della decadenza.

Il piano studiato da Verdini resta quello di provocare una crisi di governo immediata, contando sull'ingorgo micidiale creato dalla legge di stabilità, dalle fibrillazioni legate al caso Cancellieri e dalla decadenza. Il tempo stringe e andare alle elezioni a febbraio costituisce l'ultima occasione per avere Berlusconi in campagna elettorale: a marzo-aprile scatteranno infatti gli obblighi legati all'affidamento ai servizi sociali. E il Cavaliere non potrà certo girare l'Italia a far comizi.

Nel campo degli "avversari", dei «cugini» del nuovo centrodestra, fervono intanto i lavori per mettere in piedi un minimo di struttura. Le adesioni sono molte, soprattutto a livello di amministratori e consiglieri regionali.

«Tutti i quadri del Pdl si stanno riposizionando - racconta il senatore Paolo Naccarato - perché sul territorio sono sempre stati marginalizzati, sottoposti a un'oligarchia imposta dall'alto. Per la prima volta c'è l'emozione di entrare in un partito in cui si viene ascoltati». Dalle regioni Piemonte, Lombardia e Veneto la risposta è forte, secondo Formigoni con i "Clarissi" ci sarebbe circa la metà dei consiglieri regionali. Anche il Lazio e la Sicilia sono punti di forza degli alfaniani, mentre Campania e Puglia sono a maggioranza lealista.

«Come al solito - si compiace Fabrizio Cicchitto - Verdini ha sbagliato i conti». Se la classe politica e gli eletti sembrano dividersi tra lealisti e alfaniani, l'incognita vera restano i voti degli elettori. La prima prova saranno le Europee di maggio, dove gli Ncd intendono presentarsi da soli: «E sei parlamentari europei, eletti con le loro preferenze - fa notare Cicchitto - stanno già con noi».

Oggi Alfano si riunirà con i ministri e il gruppo dirigente Ncd per i primi provvedimenti. Ci sono da organizzare i gruppi, il territorio, il fund-raising. Ma soprattutto preparare l'appuntamento con la convention del 30 novembre per consacrare la leadership di Alfano. Il modello da copiare c'è già: la Leopolda di Renzi.

 

Berlusconi DellUtri Mangano DELLUTRI E BERLUSCONI alfano berlusconi adn x PUBLITALIASILVIO BERLUSCONI E GUIDO BERTOLASO FOTO LAPRESSE Fabrizio Cicchitto intervistato

Ultimi Dagoreport

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A STI’ POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?

donald trump peter navarro

DAGOREPORT: COME È RIUSCITO PETER NAVARRO A DIVENTARE L’’’ARCHITETTO" DEI DAZI DELLA CASA BIANCA, CHE STANNO SCONQUASSANDO IL MONDO? UN TIPINO CHE ELON MUSK HA LIQUIDATO COME UN “IMBECILLE, PIÙ STUPIDO DI UN SACCO DI MATTONI”, FU ‘’SCOPERTO’’’ GIÀ NEL PRIMO MANDATO DEL 2016 DALLA COPPIA JARED KUSHNER E IVANKA TRUMP - IL SUO “MERITO” È LA FEDELTÀ ASSOLUTA: NEL 2024 NAVARRO SI È FATTO 4 MESI DI CARCERE RIFIUTANDOSI DI TESTIMONIARE CONTRO ''THE DONALD” DAVANTI ALLA COMMISSIONE D’INCHIESTA PER L’ASSALTO A CAPITOL HILL DEL 6 GENNAIO 2021...

trump modi xi jinping ursula von der leyen

LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA DELLE TARIFFE, IL TRUMPONE SI ERA ILLUSO DI POTER RIAFFERMARE IL POTERE GLOBALE DELL’IMPERO AMERICANO. IN PRIMIS, SOGGIOGANDO IL DRAGONE CINESE, L’UNICA POTENZA CHE PUÒ METTERE ALLE CORDE GLI USA. SECONDO BERSAGLIO: METTERE IL GUINZAGLIO AI “PARASSITI” EUROPEI. TERZO: RALLENTARE LO SVILUPPO TECNOLOGICO DI POTENZE EMERGENTI COME L’INDIA - LA RISPOSTA DEL NUOVO ASSE TRA EUROPA E CINA E INDIA, È STATA DURA E CHIARISSIMA. È BASTATO IL TRACOLLO GLOBALE DEI MERCATI E IL MEZZO FALLIMENTO DELL'ASTA DEI TITOLI DEL TESORO USA. SE I MERCATI TROVANO ANCORA LINFA PER LE MATTANE DI TRUMP, PER GLI STATI UNITI IL DISINVESTIMENTO DEL SUO ENORME DEBITO PUBBLICO SAREBBE UNO SCONQUASSO DA FAR IMPALLIDIRE LA CRISI DEL ’29 - CERTO, VISTO LO STATO PSICOLABILE DEL CALIGOLA AMERICANO, CHISSÀ SE FRA 90 GIORNI, QUANDO TERMINERÀ LA MESSA IN PAUSA DEI DAZI, L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA RIUSCIRÀ A RICORDARLO? AH, SAPERLO…

giana, turicchi, venier, paolo gallo, cristian signoretto arrigo antonino stefano

DAGOREPORT - AL GRAN BALLO DELLE NOMINE DELLE AZIENDE PARTECIPATE DALLO STATO - FA STORCERE IL NASO IL NUOVO CEO DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA): ARRIGO GIANA VANTA UN CURRICULUM DI AMMINISTRATORE PRETTAMENTE “LOCALE” E “DE SINISTRA”: MALGRADO SIA STATO IMPOSTO DA SALVINI, GUIDA ATM GRAZIE AL SINDACO BEPPE SALA. E PRIMA ANCORA FU NOMINATO CEO DI COTRAL DALL’ALLORA GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI; DOPODICHÉ SI ATTACCÒ ALL’ATAC, SPONSOR IL SINDACO GUALTIERI - RIMANE IN BALLO LA QUESTIONE SNAM: MALGRADO IL PARERE FAVOREVOLE DI CDP ALLA CONFERMA DI STEFANO VENIER, IL CEO DI ENI DESCALZI PUNTEREBBE SU CRISTIAN SIGNORETTO. IN BILICO PAOLO GALLO AL QUARTO MANDATO COME AD DI ITALGAS…