fiducia rosatellum

IL CAV ORMAI SI SENTE GIA’ IN MAGGIORANZA E VOLEVA VOTARE LA FIDUCIA SUL “ROSATELLUM”: “UNA FIDUCIA TECNICA, NO?”- FARSA ITALIA DIRA’ “SI” DOPO IL VOTO DI FIDUCIA. POI INIZIERANNO PROBLEMI PER LE LISTE CON LEGA E FDI – I SALTI MORTALI DI GENTILONI PER EVITARE IL DECRETO SULLA RIFORMA ELETTORALE

 

Francesco Verderami per il Corriere della Sera

 

FORLANI GENTILONI

La legislatura nata sotto il segno dei franchi tiratori - quelli che nel 2013 impedirono l' ascesa di Prodi al Colle - si concluderà con la suspense per i franchi tiratori, quelli che a scrutinio segreto potrebbero affossare la legge elettorale. E insieme alla riforma trascinare a fondo anche il governo, che ha posto la fiducia sul Rosatellum. La mossa del premier era obbligata, dato che la «richiesta» gli era giunta dai partiti di maggioranza con il sostegno persino di un pezzo delle opposizioni.

 

Perciò il Quirinale ha offerto il suo silenzio assenso. Per questo Gentiloni - dipinto finora come un sosia di Forlani - non accetta di vedersi trasformato in un novello Mussolini. Ha dato semmai la propria disponibilità siccome è conscio che - senza un' iniziativa di natura parlamentare - dovrebbe intervenire con un decreto per aggiustare alcuni dettagli dei due Consultellum: quello sì sarebbe un passaggio «difficile e delicato».

 

BERLUSCONI RENZI

La fiducia serve a suo giudizio «per evitare imboscate», per impedire che il quinquennio si chiuda com' è iniziato. E per quanto sia descritto come un atto «tecnico», ha una forte valenza politica. Perché il voto a scrutinio segreto porrà i deputati di maggioranza davanti a un duplice bivio: per un verso dovranno decidere se varare il Rosatellum per entrambi i rami del Parlamento o lasciare i due sistemi elettorali disomogenei scritti dalla Consulta; per l' altro - come spiega il coordinatore di Ap Lupi - «affossando la riforma si assumerebbero la responsabilità di colpire il governo, con la legge di Stabilità ancora da approvare». Traduzione: a chi gioverebbe riproporre il caos di inizio legislatura anche alla fine?

 

Ecco cosa induce all' ottimismo le forze che hanno stipulato il patto. E che vorrebbero chiudere entro il mese la pratica anche al Senato, prima delle elezioni siciliane, siccome la riforma - priva di costi - non intralcerebbe la sessione di bilancio a Palazzo Madama. D' altronde Renzi e Berlusconi sono convinti che questo sia l' unico sistema in grado di fornire potenzialmente una maggioranza dopo il voto. Sono stati fatti i conti. Con il doppio Consultellum, proiezioni alla mano, le uniche intese possibili sarebbero tra Pd e M5S oppure tra M5S Lega e Fratelli d' Italia.

 

BERLUSCONI GENTILONI

Grazie al Rosatellum invece - al fixing odierno - alla Camera il Cavaliere potrebbe conquistare un centinaio di seggi (venti in più del «tedesco»), che uniti ai duecentotrenta seggi ipotizzati dal centrosinistra farebbero scattare la maggioranza.

 

Proprio quello che ha fatto scattare la molla a Berlusconi, compiaciuto al punto che l' altro ieri - durante le consultazioni riservate con il leader del Pd per gli ultimi dettagli della trattativa - si era detto pronto al grande gesto: «Se siamo d' accordo sul testo di legge e si tratta di una fiducia tecnica, perché non dovremmo votarla?», ha detto rivolgendosi al suo gruppo dirigente. Alla fine ha accettato i loro consigli, insieme a quelli della «controparte», e si è acconciato a far uscire i suoi parlamentari dall' Aula. Stesso atteggiamento lo terrà la Lega. Già la Lega. Da tempo la Meloni si chiede come mai Salvini abbia accettato prima il «tedesco» e poi il Rosatellum: «A volte ho il dubbio che non vogliano davvero governare...».

 

BERLUSCONI MELONI SALVINI

In realtà il leader del Carroccio ha un piano che guarda già oltre la prossima legislatura e si fonda su presupposti politici e numerici. La trattativa nel centrodestra ruota attorno a una rigida spartizione dei collegi maggioritari: il 42% a candidati della Lega, un altro 42% a quelli di Forza Italia e il restante 16% per Fratelli d' Italia.

 

Il nodo sarà la qualità dei collegi, perché è chiaro che Salvini punterà a fare piatto al Nord e inoltre chiederà agli alleati di presentarsi nei collegi settentrionali «sicuri» con nomi che possano raccogliere il consenso degli elettori leghisti. E che potrebbero non accettare di appoggiare dopo le urne un governo di larghe intese, così da costruire in Parlamento un' aggregazione post berlusconiana. Ecco perché Gianni Letta teme il Rosatellum.

 

Il tavolo delle candidature nel centrodestra si preannuncia infuocato, se la riforma diverrà legge. La fiducia serve in tal senso: serve per scongiurare che legislatura si concluda com' è iniziata.

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO