elezioni

EFFETTO CALENDA - IL CENTRODESTRA PUÒ CONQUISTARE IL 90% DEI SEGGI ASSEGNATI DALL'UNINOMINALE - PD E ALLEATI POTREBBERO CONQUISTARE CIRCA 15 COLLEGI, 30 IN CASO DI VERO EXPLOIT - ANCHE L'ASTENSIONE POTREBBE GIOCARE A FAVORE DELLA COALIZIONE DI CENTRODESTRA, PERCHE’ ORA I SUOI ELETTORI SONO PIÙ MOTIVATI DI QUELLI DI SINISTRA - L'ISTITUTO CATTANEO: “LEGA, FORZA ITALIA E FRATELLI D’ITALIA NON AVRANNO I DUE TERZI DEI SEGGI TOTALI, CON CUI E’ POSSIBILE MODIFICARE LA COSTITUZIONE IN MANIERA AUTONOMA”

M.E. per il “Corriere della Sera”

 

VERTICE CENTRODESTRA A MONTECITORIO

Le elezioni del prossimo 25 settembre sono tutte in salita per il centrosinistra. Il vantaggio del centrodestra, ad oggi, appare incolmabile, anche se il «traguardo» dei due terzi dei seggi in Parlamento, con cui si può modificare la Costituzione in maniera autonoma, appare difficile da raggiungere.

 

«Il centrodestra ha circa il 45% dei voti - spiega al Corriere Rado Fonda, Head of Research a Swg - mentre il centrosinistra, dopo la rottura di Calenda, è sotto la soglia del 30%». Lo strappo del leader di Azione complica i piani di rimonta di Letta: «Ora la coalizione è meno competitiva, soprattutto nei collegi uninominali, dove il centrosinistra appare vincente solo nelle sue roccaforti».

 

SALVINI - BERLUSCONI - MELONI - VIGNETTA BY BENNY

Secondo Fonda, Pd e alleati «potrebbero conquistare circa 15 collegi, 30 in caso di vero exploit. Il centrodestra - aggiunge - può conquistare il 90% dei seggi assegnati dall'uninominale». In numeri, vorrebbe dire aggiudicarsi circa 132 seggi alla Camera, e 66 al Senato.

 

Anche l'astensione potrebbe giocare a favore della coalizione di centrodestra: «Gli elettori di destra ora sono più motivati di quelli di sinistra». Una coalizione, quella di centrodestra, che vede il consenso dei singoli partiti ormai stabile: «Il fenomeno che ha visto per lungo tempo Giorgia Meloni erodere consensi agli altri partiti, Lega in primis, è in esaurimento. Sarebbe eclatante - spiega Fonda - vedere il partito di Salvini scendere sotto il 12%, mentre Forza Italia non sembra aver avuto contraccolpi dalla caduta del governo Draghi, tanto da consolidarsi intorno all'8%».

 

SALVINI MELONI BERLUSCONI

Salvatore Vassallo dell'Istituto Cattaneo, invece, esclude che il centrodestra possa conquistare i due terzi dei seggi. «È molto semplice», spiega. «Il centrodestra vale circa il 46% dei consensi, che nel sistema proporzionale del Rosatellum si traduce in circa 120-121 seggi alla Camera. Per avere i due terzi dei 400 seggi il centrodestra deve conquistarne 268; e quindi vincere in tutti i 147 collegi, cosa che difficilmente può accadere: il centrosinistra dovrebbe perdere in tutte le sue roccaforti. È uno scenario surreale», sentenzia.

 

nicola fratoianni enrico letta

Il segretario del Pd Letta ha più volte, però, sottolineato questo rischio, parlando di un «patto repubblicano» da sottoscrivere. Infatti, se il centrodestra vincesse raccogliendo i due terzi dei seggi, in base all'articolo 138 della Costituzione, potrebbe modificare la Carta in maniera autonoma e senza il previsto referendum di conferma popolare. Infatti per modificarla servono due deliberazioni di ciascuna Camera - a distanza non minore di tre mesi una dell'altra - approvate a maggioranza assoluta. Se nella seconda votazione la modifica viene approvata da ciascuna Camera con una maggioranza dei due terzi, il referendum non è necessario.

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