CINQUESTELLE CADENTI - CHIARA APPENDINO VIENE CONTESTATA DALLA SUA STESSA MAGGIORANZA SUL SALVATAGGIO DELLA SOCIETA’ DI TRASPORTO PUBBLICO “GTT”, S’INFURIA E LASCIA LA RIUNIONE - DA MESI IL COMUNE TRATTA CON LA REGIONE IL SALVATAGGIO DELLA SOCIETA’ MA CHIAMPARINO CHIEDE GARANZIE AL COMUNE DI TORINO CHE…
Andrea Rossi per www.lastampa.it
Sul (disperato) salvataggio di Gtt rischia di frantumarsi il monolite Cinquestelle. La granitica maggioranza che finora ha sorretto Chiara Appendino senza colpo ferire – anche a costo di digerire decisioni e progetti in aperto contrasto con il programma, come ex Westinghouse, centri commerciali, Città della salute – negli ultimi giorni ha cominciato a mostrare segni di cedimento.
Fino all’epilogo di ieri sera, quando il vertice di maggioranza convocato per fare il punto sulla situazione della società di trasporto pubblico ha avuto un epilogo che solo pochi mesi fa sarebbe stato impensabile: la sindaca che abbandona la riunione prima del tempo, visibilmente provata, al termine di un fuoco di domande, dubbi, obiezioni.
CHIARA APPENDINO GIOCA A PING PONG
Da mesi il Comune tratta con la Regione il salvataggio di Gtt, in una situazione molto singolare: la giunta guidata da Sergio Chiamparino chiede garanzie alla Città che stenta a darle. Temporeggia, rifiuta l’ipotesi di cercare un partner, di ricapitalizzare l’azienda e pure di optare per il commissariamento. Mancano circa 20 milioni, tocca alla Città trovarli, e a dieci giorni dalla fine dell’anno non si sa da dove salteranno fuori.
I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle non perdono occasione per polemizzare con il Pd – al governo di Torino per 23 anni – accusandolo di aver distrutto Gtt. I loro colleghi in Comune, invece, tacciono, stretti tra la tentazione di polemizzare con gli avversari e la necessità di non sabotare la loro sindaca, per cui l’appoggio di Chiamparino in questa partita è essenziale.
Il malessere su Gtt è però emerso in tutta la sua potenzialità esplosiva ieri sera, quando i consiglieri Cinquestelle hanno reclamato risposte e chiarimenti sul futuro dei lavoratori, sugli investimenti sul trasporto pubblico, sulle esternalizzazioni di alcuni servizi, previste nel piano di Gtt e da loro non condivise. Una sequenza di interventi da cui traspariva un certo nervosismo per l’essere tenuti all’oscuro dell’evolversi della situazione, che ha fatto perdere la pazienza ad Appendino.
paolo giordana chiara appendino
La sindaca ha abbandonato la riunione. Non era mai successo. Come non era mai successo che alcuni consiglieri del Movimento non votassero come da indicazioni della giunta. È accaduto due volte nell’ultima settimana: la prima quando la presidente della commissione Welfare Deborah Montalbano non ha partecipato al voto su Città della salute, progetto cui è apertamente contraria: «C’è da preoccuparsi seriamente rispetto al nuovo strategico disegno che la Regione Piemonte sta costruendo rispetto ai servizi sanitari», ha scritto.
«Tutto naturalmente presentato come nuove “eccellenze sanitarie”, da tremare e indignarsi». È capitato nuovamente ieri, su una delibera del tutto secondaria: la riorganizzazione di Urban Center. Eppure tre consiglieri – il presidente della commissione Urbanistica Carretto, Paoli e Amore – non hanno partecipato al voto degli emendamenti concordati dal vice sindaco Montanari con il capogruppo del Pd Lo Russo. Scricchiolii in serie, anche fisiologici per un gruppo che finora non ha mai mostrato cedimenti. Ma, proprio per questo, significativi.