angela merkel wolfgang schaeuble schauble

IL COMPLOTTO FALLITO CONTRO ANGELA MERKEL – LA RIVELAZIONE NEL LIBRO DI MEMORIE DI WOLFGANG SCHAEUBLE, L'EX MINISTRO DELLE FINANZE TEDESCO MORTO LO SCORSO DICEMBRE - NEL 2015, IN PIENA CRISI MIGRANTI, EDUMUND STOIBER, STORICO LEADER DELLA CSU, TRAMÒ PER FAR CADERE L’ALLORA CANCELLIERA: “VOLEVA CHE DESSI UNA SPALLATA ALLA MERKEL, PER DIVENTARE IO STESSO CANCELLIERE, MA SONO STATO LEALE” – LA STILETTATA: “ANGELA ERA MOLTO RESISTENTE RISPETTO AI CONSIGLI”

schauble MERKEL

(ANSA) - In piena crisi migranti in Germania, nel 2015, c'era chi tramava alle spalle, affinché Wolfgang Schaeuble desse una spallata ad Angela Merkel, e ne prendesse il posto alla guida del Paese. La rivelazione arriva dalla penna dello stesso ex ministro delle Finanze della Kanzlerin, di cui la rivista Stern anticipa alcuni passaggi delle Memorie, in uscita nei prossimi giorni in Germania.

 

In queste pagine il cancelliere mancato, faro dei conservatori della Cdu fino alla morte e famoso in Europa come mastino dell'austerity, rivela alcuni retroscena: "Edumund Stoiber si attivò aizzando Horst Seehofer, che lo aveva succeduto alla guida del Land della Baviera (e della Csu), nei suoi attacchi contro Angela Merkel. E voleva che io mi muovessi per farla cadere, e diventare io stesso cancelliere".

 

WOLFGANG SCHAEUBLE

Una strategia che non convinse il ministro, deceduto il 26 dicembre 2023 a 81 anni: "Come decenni prima nel caso di Kohl, restai dell'idea che la caduta della cancelliera avrebbe potuto solo danneggiare il nostro partito nel lungo periodo, senza risolvere davvero i problemi. Questo era il modo di intendere la lealtà, per gli standard di oggi forse un po' fuori moda".

 

Il libro "Ricordi. La mia vita in politica" è in uscita la settimana prossima. Schaeuble torna anche sulla scelta che più complicò la vita ad Angela Merkel, procurandole molti nemici proprio fra i colleghi di partito: "Quando la cancelliera il 4 settembre 2015 prese la decisione cruciale di aprire i confini, di fronte alla situazione catastrofica della stazione di Budapest, dove migliaia di rifugiati erano spiaggiati, io trovai questa scelta giusta, sia dal punto di vista umanitario, sia rispetto alla politica europea".

 

Edmund Stoiber

Anche il famoso slogan "ce la facciamo", "wir schaffen das", tanto criticato ad ampio raggio, ebbe il sostegno di Schaeuble: "Era uno statement forte- ne scrive -. Avrebbe dovuto accompagnarlo con altre misure e sforzi però, per chiarire che si sarebbe trattato di una misura straordinaria e non ripetibile".

 

La cancelliera avrebbe dovuto anche spiegare alla cittadinanza che la politica dell'accoglienza avrebbe avuto un prezzo e costando anche deisacrifici. Su questo fronte, Schaeuble sarebbe uscito "frustrato" dal fatto che Merkel fosse "molto resistente rispetto ai consigli". "Nella mia valutazione avrebbe avutomolte altre possibilità di governare ed esercitare una vera guida politica, invece di limitarsi a reagire", conclude.

wolfgang schaeuble schauble 1

angela merkel 1Edmund Stoiber

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...