CONTE SMENTISCE SE STESSO – IL PREMIER: “NON C’È NESSUNA INTENZIONE DA PARTE DEL GOVERNO DI CHIUDERE RISTORANTI, BAR E LOCALI NÉ DI ANTICIPARNE L’ORARIO DI CHIUSURA”, MA NELLA BOZZA DELLA NADEF STASERA SUL TAVOLO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI C’È SCRITTO NERO SU BIANCO “IN CASO DI AGGRAVAMENTO DEI CONTAGI CI SARANNO…”
Fiorenza Sarzanini e Monica Guerzoni per www.corriere.it
Dopo giorni di trattativa con le Regioni, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte annuncia che «non c’è nessuna intenzione da parte del governo di chiudere ristoranti, bar e locali né di anticiparne l’orario di chiusura introducendo di fatto un coprifuoco». Ma la bozza del Def che arriva in consiglio dei ministri stasera c’è una norma che lo smentisce: «In caso di aggravamento di contagi ci saranno “chiusure selettive”».
La precisazione del premier è arrivata al termine di un giro di contatti che il premier ha avuto a partire da ieri, primo fra tutti con il governatore della Liguria Giovanni Toti che gli ha anticipato la contrarietà a procedere a una chiusura «che penalizza il settore».
“Chiusure selettive” se i contagi aumentano sensibilmente
ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE
Il presidente Conte non vuole drammatizzare, anzi ove possibile cerca di tranquillizzare gli italiani. Ma che l’allarme a Palazzo Chigi sia alto lo conferma la bozza della NaDef (Nota di aggiornamento al Def) che stasera sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri.
Nel paragrafo dedicato a un possibile «scenario avverso» della pandemia in Italia si legge che —«qualora la ripresa dei contagi dovesse aggravarsi “sensibilmente” negli ultimi mesi del 2020, con conseguente sofferenza del sistema ospedaliero» — il governo sarebbe costretto a «reintrodurre chiusure selettive di alcuni settori e misure di distanziamento sociale».
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