giuseppe conte

CONTE, UN PREMIER SOLO ALLO SBANDO - LA SECONDA ONDATA DI COVID RISCHIA DI TRAVOLGERE LA POCHETTE CON LE UNGHIE - ANCHE PER I SUOI SOSTENITORI HA PERSO IL "TOCCO MAGICO" - IN PIENA PANDEMIA NON SI APRIRÀ UN PROBLEMA RIMPASTO MA NEL PD GIA' GUARDANO AL FUTURO: "BISOGNERÀ VEDERE IN CHE STATO CONTE SUPERERÀ QUESTA SECONDA EMERGENZA..."

Marco Antonellis per “Italia Oggi”

 

conte casalino

Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, chiede al Governo nazionale il lockdown totale. E, per quanto riguarda la Campania, annuncia in diretta Fb: «Procederemo verso la chiusura di tutto», cioè delle attività non essenziali. Nella regione Campania oggi sono stati registrati oltre 2mila contagi.

 

FEDEZ CHIARA FERRAGNI E CONTE - BY EDOARDOBARALDI

«I dati attuali sul contagio rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale», spiega De Luca nel suo intervento Fb, «È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti)». Parole allarmanti le sue: «Siamo ancora in tempo, oggi abbiamo una situazione pesante ma non siamo alla tragedia, però siamo a un passo dalla tragedia.

 

Detto in maniera brutalmente chiara, io non voglio trovarmi di fronte, qui da noi, ai camion militari che portano centinaia di bare di persone decedute». Insomma, per de Luca è stato ormai superato il limite di guardia ma non solo per lui punto anche per la maggior parte di tecnici e scienziati italiani che ne hanno parlato più volte con il premier Giuseppe Conte nei giorni scorsi. «Non basta il buonsenso dei cittadini. E non bastano misure così soft. I numeri dei contagiati salgono con troppa velocità e i reparti di terapia intensiva cominciano a soffrire». Il comitato tecnico scientifico sferza il presidente del Consiglio. Senza troppi giri di parole. Siamo a un bivio. O si cambia decisamente strategia o a Natale pagheremo un prezzo drammaticamente alto».

di maio zingaretti conte

 

Conte però respinge gli affondi con parole nettissime: «Non voglio nemmeno sentire parlare di lockdown. Correggeremo le criticità», replica il premier confidandosi con i collaboratori più ascoltati. Conte (che si mantiene in strettissimo contatto con il Colle e i vertici di Pd e 5Stelle) non chiude ma il comitato tecnico scientifico non molla. Chiede una «svolta immediata» sui trasporti pubblici. Sui bar. Sulla movida. Spiega al premier che non basta quello che è stato fatto finora. «Servono decisioni drastiche e servono da Palazzo Chigi. Dobbiamo abbassare la curva dei contagi» ripetono gli scienziati.

giuseppe conte roberto gualtieri

 

E tutto fa pensare a un clima sempre più teso. Intanto, aumentano sempre di più i dubbi su Conte anche sul versante politico. «Ha perso il suo tocco magico in questi seconda crisi Covid»; è il «dietro le quinte» della Direzione Pd. In piena pandemia non si aprirà certo un problema rimpasto ma «bisognerà vedere in che stato Conte supererà questa seconda emergenza» spiegano autorevolissime fonti dem. E allora, dopo, sì che per il Premier con la pochette potrebbero iniziare i problemi veri.

tweet sulla chiamata di conte a fedez 6ROCCO CASALINO E GIUSEPPE CONTE

 

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…