giorgia meloni giampaolo angelucci iva zanicchi claudia regini filippo magnini tarak ben amman

IL CONVEGNO SUL PREMIERATO? NO, UNA SAGRA DI PAESE - L'INCONTRO ORGANIZZATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DAL TITOLO "LA COSTITUZIONE DI TUTTI. DIALOGO SUL PREMIERATO" (DOVE SVETTERA’ TRA RELATORI LUCIANO VIOLANTE, SEMPRE PIU’ FRATELLINO D’ITALIA), HA UN PARTERRE DI OSPITI CHE NEANCHE IL BAGAGLINO: DA PIETRO SALINI, AD DI WEBUILD, A CLAUDIA GERINI, DA GIAMPAOLO ANGELUCCI, FIGLIO DEL DEPUTATO DELLA LEGA ANTONIO ANGELUCCI, A IVA ZANICCHI - POI KAMEL GHRIBI, VICEPRESIDENTE GRUPPO SAN DONATO, IL SACERDOTE DI CAIVANO DON PATRICIELLO, TAREK BEN AMMAR, IL PRESIDENTE DELLA SIAE SALVO NASTASI, GLI SPORTIVI DI FRANCISCA E MAGNINI…

meloni fazzolari

Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “la Stampa”

 

Tutti alla corte del premierato. Oggi la "madre di tutte le riforme" arriva nell'Aula del Senato. Una discussione generale, che non prevede voti. Il momento clou della giornata avverrà però alla Camera dei deputati, dove è in programma un convegno dal titolo "La costituzione di tutti. Dialogo sul premierato", che sarà concluso dall'intervento di Giorgia Meloni, con un parterre di volti noti e anche di imprenditori.

ANGELINO ALFANO PRESIDENTE DEL GRUPPO SAN DONATO

 

Gli organizzatori della giornata di discussione sono le fondazioni De Gasperi e Craxi, presiedute da due ex ministri, Angelino Alfano e Margherita Boniver. E i relatori sono di chiaro livello accademico: il costituzionalista Francesco Clementi, il politologo Giovanni Orsina, la giurista Anna Maria Poggi, oltre all'ex presidente della Camera Luciano Violante.

margherita boniver foto di bacco (3)

 

A dare grande risonanza all'evento è stato direttamente Palazzo Chigi, che prima ha inserito nell'agenda ufficiale della presidente del Consiglio questo appuntamento e poi ieri lo ha descritto con grande enfasi in un documento fornito ai giornalisti: «In una effettiva democrazia è necessario che al mandato degli elettori corrisponda una legislatura stabile, dove il programma che ha ottenuto la fiducia degli elettori trovi piena attuazione».

pietro salini foto di bacco (2)

Insomma, la narrazione di Fratelli d'Italia.

 

Nel documento di due pagine partito dalla sede del governo si legge: «Il tema del futuro della Nazione, del suo ammodernamento, verrà discusso dinanzi ad una platea composta da imprenditori, professionisti, accademici, scienziati, artisti e sportivi: uno spaccato rappresentativo delle classi dirigenti». L'elenco dei personaggi coinvolti dalle fondazioni e amplificato da Palazzo Chigi è lungo.

ignazio la russa kamel ghribi foto di bacco (4)

 

Al capitolo "imprese" figurano tra gli altri Pietro Salini, l'Ad di WeBuild (impresa incaricata di costruire il Ponte sullo stretto di Messina) e Marco Hannapel di Philip Morris. Mentre alla voce sanità ecco spuntare Kamel Ghribi, vicepresidente gruppo San Donato (di cui lo stesso Alfano è presidente) e Giampaolo Angelucci, presidente della finanziaria Tosinvest, figlio del deputato della Lega Antonio Angelucci, editore di varie testate di area di centrodestra e in trattativa con Eni per l'acquisto dell'agenzia di stampa Agi.

giampaolo e antonio angelucci

 

Un passaggio di proprietà che ha suscitato le proteste dei giornalisti e l'allarme sull'indipendenza dei media in Italia da parte delle maggiori testate internazionali. Nell'elenco diffuso da Palazzo Chigi c'è anche il presidente dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, nonché marito della ministra Calderone, oltre ai sacerdoti di Caivano, Maurizio Patriciello e , Tor Bella Monaca, Antonio Coluccia.

 

giorgia meloni incontra don maurizio patriciello 2

L'idea che Palazzo Chigi vuole diffondere è che il dibattito sulla riforma del premierato debba essere esteso anche al di là degli addetti ai lavori. Tanto che tra gli invitati ci sono anche il produttore cinematografico Tarek Ben Ammar (già socio di Silvio Berlusconi), il presidente della Siae Salvo Nastasi, gli sportivi Elisa Di Francisca e Filippo Magnini, la cantante Iva Zanicchi e l'attrice Claudia Gerini, già ospite dell'evento elettorale di Fratelli d'Italia a Pescara.

claudia gerini alla conferenza programmatica fdi pescara

 

Il percorso delle riforme intanto prosegue. […] Nella maggioranza crescono i dubbi di una prima approvazione del premierato in tempo per le Europee. Dietro alle questioni di calendario ce ne sono alcune politiche ben più rilevanti. […] oggi […] si capirà se la Lega presenterà o meno un emendamento con la propria richiesta sulla cosiddetta norma "antiribaltone", […]. Il Carroccio ieri ha dovuto digerire la decisione del rinvio […] certo del voto definitivo sul ddl sull'autonomia differenziata. Tutto rimandato a dopo le elezioni.

elisa di franciscaelisa di franciscagiorgia palmas filippo magnini

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…