CRAUTI AMARISSIMI PER LA MELONI – IL CANCELLIERE TEDESCO, OLAF SCHOLZ, ALLA RIUNIONE DEI SOCIALISTI EUROPEI STRONCA IL POSSIBILE INGRESSO DELLA DUCETTA NELLA MAGGIORANZA UE: “NESSUNA COLLABORAZIONE CON ECR. NIENTE ACCORDI CON L’ESTREMA DESTRA, MA SOLO CON PPE E RENEW” – I POPOLARI NELLE ULTIME ORE HANNO MANDATO SEGNALI DI FUMO ALLA DUCETTA, CHE POTREBBE APPROFITTARE DEL VOTO SEGRETO PER DARE L’OK SOTTOBANCO. MA IL GIOCHINO SAREBBE SUBITO SGAMATO DAL “PESO” DEL NUOVO COMMISSARIO ITALIANO…
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco e Claudio Tito per www.repubblica.it
OLAF SCHOLZ - GIORGIA MELONI - - G7 BORGO EGNAZIA
“Nessuna collaborazione con Ecr”. La sala scelta dai leader socialisti europei è in un centro eventi abbastanza impersonale della capitale belga. […] Attorno al tavolo quadrato c’è uno strano silenzio. C’è tensione, il momento è grave. “La parola al nostro negoziatore, Olaf”. Olaf è il Cancelliere tedesco Scholz. E’ lui ad aver trattato sui top jobs con il Ppe e i liberali, anche se uscito sconfitto dalle elezioni europee in Germania.
Ed è lui, adesso, a chiarire la linea di demarcazione oltre la quale il Partito socialista europeo non può spingersi. Con parole chiare, che sono consentite solo nel chiuso di una riunione che dovrebbe restare interna al partito.
“Nessuna collaborazione con Ecr”, dice innanzitutto il socialista tedesco. E’ questa la precondizione per qualsiasi patto europeista, aggiunge: “Non si può andare oltre l’accordo con il Ppe e Renew”, non ci può essere alcuna “collaborazione con l’estrema destra”.
Ma quello che più colpisce, è il richiamo alla “responsabilità” dei socialisti europei, un invito a tenere compattamente la posizione in vista del voto nell’Aula dell’Europarlamento: “Ragazzi, l’allargamento ai Verdi non so se riusciremo a portarlo a casa, anche se ovviamente ci stiamo provando. Per questo, dobbiamo tenere noi del Pse, in modo da evitare” che si inseriscano altri soggetti e facciano “saltare l’accordo raggiunto”.
URSULA VON DER LEYEN - GIORGIA MELONI - OLAF SCHOLZ
I leader lo ascoltano. Ci sono Paolo Gentiloni, Elly Schlein e Peppe Provenzano per l’Italia. […] A precedere Scholz è il presidente del Pse, Stefan Lofven, che dice qualcosa di interessante: “Finora siamo riusciti a fare quello che ci eravamo proposti, ma io non mi sento perfettamente a mio agio con i popolari, perché cambiano idea troppo spesso, non sono del tutto affidabili”.
[…] esiste comunque una maggioranza europeista, prosegue nel suo ragionamento, rappresentata dai negoziatori delle tre famiglie che hanno siglato il patto sulle alte cariche che arriva oggi in Consiglio europeo. “Ho parlato con Tusk e gli altri popolari – riferisce Scholz - l’accordo si fa tra oggi e domani. E’ un segnale positivo in questo tempo di crisi”.
E’ un patto che si basa sui nomi di Ursula von der Leyen, Antonio Costa e Kaia Kallas. E siccome il Ppe mette in discussione che la durata del mandato dell’ex premier socialista portoghese possa durare cinque anni, chiedendo di ridiscutere tutto dopo due anni e mezzo, il Cancelliere tedesco prova a rassicurare i presenti: “L’accordo verrà confermato anche nella seconda metà del mandato, si farà come al solito, ossia confermare Costa alla presidenza del Consiglio”.
Poi il “negoziatore” torna a parlare della necessità di un argine contro tutte le destre, a partire dai Conservatori europei. “Mi raccomando, dico davvero, ditelo alle vostre delegazioni: bisogna mantenere e difendere questo accordo, quello tra le tre grandi famiglie”. Per evitare il rischio che si inseriscano altri soggetti, aggiunge. “Bisogna essere prudenti”. […]
olaf scholz giorgia meloni. g7 borgo egnazia olaf scholz giorgia meloni g7 borgo egnazia