CRIMI-NAL MINDS – FENOMENOLOGIA DI UN CASO CLINICO E CINICO: VITO CRIMI, IL “RAGIONIERE FILINI” DELL’M5S, E’ IL VERO NEMICO DI GRILLO

Andrea Scanzi per "Il Fatto Quotidiano"

Un disastro in buona fede. Il Comunardo Niccolai grillino. Il Fantozzi, o forse il ragionier Filini, dei 5 Stelle. Vito Crimi, 41 anni da Palermo, è l'eterno Calimero. La gaffe di due giorni fa è solo l'ultima (per ora) di una serie più infinita che lunga. Infierire sarebbe inutile: ci pensa già Vito da solo. Si è adoperato più lui contro i 5 Stelle che Zucconi in tutta la sua produzione. Catapultato in una realtà troppo più grande di lui, il suo movimento - si presume sotto effetti pesantemente allucinogeni - lo scelse come primo portavoce al Senato.

Un ruolo chiave, che Crimi interpretò come un infaticabile kamikaze di se stesso. Accanto a Roberta Lombardi fungeva da poliziotto buono. Quello che, durante uno streaming che in pochi minuti fece perdere centinaia di migliaia di voti al M5S, di fronte a Bersani sembrava quasi mostrare pietà per quel signore attempato che era appena riuscito a sbagliare tutto. Chissà, forse ci si rivedeva. La Lombardi incarnava l'arroganza compiaciuta, Crimi rappresentava il mediano che voleva essere fantasista. O anche solo il gregario ispiratamente votato alla causa. Se Roberta pareva esaltarsi di fronte alle critiche, Vito ha sempre sofferto per gli attacchi.

Nessuno può discuterne la buona fede, che nella politica è già più di tanto. E così l'onestà. Vale, per lui, l'immagine del "bravo ragazzo che si impegna tanto", perifrasi con cui gli insegnanti provano a camuffare ai genitori il rendimento non proprio indimenticabile dei figli. Ha fatto buone cose, per esempio il rilancio della proposta Parlamento Pulito. Fedelissimo di Grillo e Casaleggio, è l'Orso Yoghi del massimalismo grillino. Quando lo intervistano, per un po' ripete frasi fatte e poi comincia a balbettare, come da Lucia Annunziata a RaiTre. Quando qualche giornalista lo critica, mette il broncio e lo accusa piccato di "non essere informato".

Dopo avere incontrato Napolitano, raccontò ai compagni che Grillo era addirittura riuscito a tenerlo sveglio, "eh eh eh". Tra una epurazione minacciata e un'altra eseguita, ordinava ai fedelissimi (sì e no tre persone) di non credere alle sirene dei Flores d'Arcais.

Venerdì, in uno dei giorni più attesi della Seconda Repubblica, ha onorato il suo ruolo istituzionale con battute grevi su Facebook dedicate al prolasso delle pareti intestinali berlusconiane. Ovviamente ha sbagliato tempi e modi, attaccando il Caimano sull'unica cosa per cui non dovrebbe essere attaccato: la vecchiaia. Oltretutto la "battuta", pietosa, non era neanche sua ma di un'attivista. Nuovamente indifendibile, ha ricevuto giusto la solidarietà di Serenella Fucksia, un'altra che quando c'è da sbagliare non marca mai visita. Lo hanno mandato in conferenza stampa ordinandogli di leggere un comunicato e fuggire via, terrorizzati che inanellasse un'altra perla tafazzesca.

Ha parlato di un attacco infame,e non si è accorto che il mandante era lui. Dopo l'errore, ha pure provato a scaricare le colpe sul collaboratore. La stessa mossa della Gelmini dopo il tunnel dei neutrini e di Boccia dopo gli F-35 "umanitari". La toppa peggio del buco. La Rete, che Crimi idolatra ma di cui non ha ancora capito quasi nulla, lo ha di nuovo ridicolizzato, ricordandogli che forse era meglio quando si perdeva per andare in Giunta e non faceva in tempo a votare.

Ogni mattina Vito si sveglia e sa che deve farsi male da solo: ci riesce, sempre, ostaggio di un masochismo teneramente bulimico. Un giorno si addormenta in aula, o così sembrò, e quello dopo si scava una buca perfino più profonda di quella precedente. Chi gli è succeduto, prima Morra e poi Taverna, ha fatto molto meglio di lui. Ha sbagliato così tanto che ormai viene voglia di difenderlo. Sia perché i suoi errori sono molto più lievi di quelli di Pd e Pdl (ma su di lui è più facile infierire, e i giornalisti "equidistanti" lo sanno bene), sia perché suscita tenerezza. Parafrasando Altan, il giorno in cui Crimi scoprirà il mandante delle cazzate che fa, sarà sempre troppo tardi.

 

grillo e crimicrimi vito roberta lombardi con vito crimiVito Crimi jpegSilvio berlu

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…