rosario crocetta francesca barra

CROCETTA GIÙ DALLA CROCE – IL GOVERNATORE SICULO PASSA AL CONTRATTACCO, DICE CHE RESTA ALMENO DUE MESI E ZITTISCE RENZI: “IN UN PAESE DEMOCRATICO IL PREMIER NON SI OCCUPA DEL GOVERNO DI UNA REGIONE” – POI VA A “IN ONDA” E SBROCCA CON FRANCESCA BARRA (VIDEO)

1.IL VIDEO DI ROSARIO CROCETTA A “IN ONDA”

 

 

 

2. L’ARRINGA DI CROCETTA

Felice Cavallaro per il “Corriere della Sera

 

Rosario Crocetta Rosario Crocetta

Convinto che «con un simile uso di intercettazioni incontrollate o false chiunque potrebbe pagarla cara», Rosario Crocetta si chiede per chi suona la campana e cita Hemingway, giusto per marcare la differenza fra buon giornalismo e presunti scoop liquidati come «sciacallaggio». Poi il governatore, parlando ai 90 deputati dell’Assemblea regionale, ci mette dentro anche Brecht, la poetessa Lou Salomé e Pasolini per gridare la sua ribellione, dire che non molla, non si dimette, deciso ad andare avanti almeno «per un mese, due, il tempo delle riforme indispensabili e del “salva-Sicilia”». 


Mentre si profila così una exit strategy per elezioni anticipate entro primavera, al ringalluzzito governatore, passato al contrattacco, forte delle smentite delle procure su quella che oramai viene bollata come la bufala dell’ Espresso , fa però da contrappunto in serata, al rientro da Israele, la sferzata di Matteo Renzi, severo con Crocetta e pure con il sindaco di Roma Ignazio Marino: «Si occupino di cose concrete, dei problemi della gente, della sanità. Si smetta di guardare a strani giochi politici: se sono in grado di governare vadano avanti, altrimenti vadano a casa. Basta con la telenovela continua: la gente non si chiede se un politico resta in carica ma se risponde alle sue domande». 

ROSARIO CROCETTA ROSARIO CROCETTA


No, Crocetta non se la tiene ed esplode non appena gli riferiscono in diretta televisiva, su Ia 7 l’esternazione del premier: «Renzi mi è persino simpatico, ma perché si occupa di noi?». E poi rincara chiedendo: «In un Paese democratico il presidente del consiglio si occupa del governo di una città o di una regione e decide se mandare a casa sindaci e governatori perché non gli stanno simpatici?». 


E dire che la giornata, nonostante la richiesta di dimissioni avanzata dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, si era aperta con una puntualizzazione del ministro della Giustizia Andrea Orlando deciso ad avviare «accertamenti preliminari» relativi all’intercettazione ostinatamente confermata dal settimanale sulla conversazione fra Crocetta e il suo medico Matteo Tutino.

 

lucia borsellino rosario crocettalucia borsellino rosario crocetta

Una posizione in linea con la richiesta del Procuratore generale della Cassazione di fare luce su problemi interni agli apparati giudiziari. Come dire che la macchina dello Stato davanti all’uso o all’invenzione di una intercettazione sembra riaprire una vecchia questione. D’altronde, il caso ripropone un nervo scoperto, come osserva Pierluigi Bersani: «Se è una bufala di proporzioni cosmiche e il Paese non prende atto di una cosa così, verso quale Paese stiamo andando?». 

Rosario CrocettaRosario Crocetta


Ma altre intercettazioni vere esistono nell’inchiesta sugli affari di Tutino e compagni, comprese quelle in cui viene offeso il lavoro e la persona di Lucia Borsellino, dimissionaria dall’assessorato alla sanità il 30 giugno con una lettera in cui stigmatizzava un coacervo di interessi su carriere e appalti ospedalieri. Un quadro che a Crocetta i cronisti ripropongono quando ha già concluso il suo intervento in aula e in Sala rossa qualcuno gli fa notare di avere parlato per cinquanta minuti senza mai citare, ringraziare o solidarizzare con il suo ex assessore. 

MATTEO RENZI GAIA TORTORAMATTEO RENZI GAIA TORTORA


«Ma se ho detto mille volte che il suo calvario è il mio», ha replicato rivelando poi una ricostruzione inedita. I cronisti insistevano perché la Borsellino è stata durissima in quella lettera, quasi rivelando gli imbrogli e le offese di cui si considera vittima. Come confermato dal fratello Manfredi nell’accorata difesa davanti al capo dello Stato. E Crocetta: «Mi sono convinto che chi ha organizzato la bufala con lo scopo di farmi saltare alla vigilia del 19 luglio, due settimane prima, abbia informato e mostrato il dossier a Lucia e alla famiglia Borsellino. Lo capisco. Ci saranno rimasti male. Ma era tutto inventato. Io non avevo mai sentito quella frase. E di questo si deve parlare per capire quale attentato si stava preparando contro di me, forse il più grave dal 1946 in poi». Enfasi eccessiva, penseranno tanti. 
 

rosario crocetta rosario crocetta

 

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…