PUTINATE - CHIUSA LA SCUOLA DI DANZA CHE AVEVA PROPOSTO IL SEXY-TWERKING COI COLORI PATRIOTTICI - ANCHE LO SPOT DI HILLARY VIENE CENSURATO: NELLA CLIP SI VEDONO 2 GAY CHE ANNUNCIANO IL LORO MATRIMONIO
Giuseppe Agliastro per il “Fatto Quotidiano”
Scuotere i fianchi in maniera provocante durante un saggio di danza può avere gravi conseguenze in Russia. E far scoppiare un vero scandalo, anche a livello mediatico. Soprattutto se lo si fa indossando costumi attillati arancio-neri: i colori associati alla vittoria sovietica sul nazismo di cui Mosca celebra il 70° anniversario tra poche settimane.
Una scelta di tinte che alcuni giornali russi non hanno per niente apprezzato. A sollevare un polverone è stato l'ancheggiare in stile twerking delle allieve di una scuola di danza di Orenburg in uno spettacolo intitolato Winnie Pooh e le api. Il video della performance è diventato subito virale su YouTube: all'inizio si vede sul palco un attore vestito da orso con un vaso di miele mentre risuona la melodia di un cartone.
Poi la musica cambia, e tocca alle giovanissime allieve ballare sulle note di una danza moderna sciamando e muovendosi come api. Gli investigatori russi non hanno evidentemente gradito lo spettacolo, e sostengono di avervi riscontrato nientemeno che “segni di indecenza”. E a complicare non poco le cose c'è il fatto che alcune delle ballerine sono minorenni.
L’obiettivo dell'inchiesta è accertare se la performance è assimilabile a negligenza o a un’“azione dissoluta”, punibile con sanzioni che vanno dai lavori socialmente utili a tre anni di galera. Intanto, in attesa della conclusione delle indagini, le autorità locali hanno deciso di chiudere la scuola. Ed è proprio per evitare problemi del genere con la giustizia russa, e magari una chiusura temporanea, che la tv indipendente Dozhd ha deciso di trasmettere sì il video con cui Hillary Clinton si presenta agli elettori americani per puntare alla presidenza, ma con un bel “18+” ben visibile sullo schermo.
Il timore dell'emittente è quello di violare l'assurda legge che vieta la propaganda omosessuale in presenza di minori. Nella clip elettorale dell'ex first lady compaiono infatti per pochi secondi due gay che passeggiano tenendosi per mano e annunciano il loro matrimonio. Meglio non correre rischi, insomma.
Una prudenza simile l'ha mostrata lo scorso mese il gigante dell'arredamento Ikea, che per evitare guai ha deciso di chiudere l'edizione russa della sua rivista online I ke a Family Live, dove trovano spazio diversi tipi di famiglie e coppie, comprese quelle con partner dello stesso sesso. La “legge anti-gay” introdotta nel 2013 di fatto impedisce qualsiasi manifestazione in difesa dei diritti delle minoranze sessuali, e – denuncia Human Rights Watch – ha fatto aumentare le violenze contro gli esponenti della comunità Lgbt.
Ma nella Russia di Putin i divieti possono abbattersi persino sulla storia: è forse il caso delle foto della seconda guerra mondiale scattate da reporter americani e britannici che dovevano essere esposte in questi giorni in una galleria di Ekaterinburg. La mostra è stata annullata la sera prima dell'inaugurazione, ufficialmente per ragioni “tecniche”: l'antico edificio che ospita la galleria deve infatti essere restaurato. Ma la tempistica fa sospettare piuttosto motivazioni “politiche” in un periodo di tensioni tra Mosca e Occidente