1. SIAMO UOMINI O BERSANI! SUL DUELLO PRIMARIE E' STATO CULATELLO A IMPORRE IL CONFRONTO TV CLANDESTINO A SKY TAGLIANDO FUORI FABIO FAZIO E TUTTA LA TERZA RETE! 2. IL SEGRETARIO PD SCONFESSA VENTI ANNI DI TELEKABUL “DE SINISTRA” PUR DI NON DARE CHANCE A RENZI E VENDOLA. E FABIOLO FAZIO S’INCAZZA: “ALLE PRIMARIE NON VOTERÒ” 3. IL PRETINO DELLA VELTRO-TV “CHE TEMPO CHE FAZIO” DEFINITO DAI BERSANIANI “LEGGERINO” E IMPALLINATO PER IL SUO CLIMA “DA BATTUTINE”: “NON È NEANCHE GIORNALISTA” 4. LA PORTAVOCE DI MATTEO IL ROTTAMATORE MATTO HA GIOCO FACILE NEL RIGIRARE IL TELECOMANDO NELLA PIAGA RICORDANDO GLI STRETTI RAPPORTI CON ENZO BIAGI (IERI) E CON ROBERTO SAVIANO (OGGI): “COME SI FA A GIUDICARE FAZIO INADEGUATO?”

1- CONFRONTO TV: COSI' BERSANI HA IMPOSTO SKY E TAGLIATO FUORI RAITRE E FAZIO
Iacopo Jacoboni per "La Stampa"


Alla fine la sfida s'era ridotta a una partita a due: il confronto tv per le primarie ci sarebbe stato da Fabio Fazio, su Raitre, o a Sky? La decisione dei candidati del centrosinistra la conoscete: la serata si farà su Sky, domani sera, in chiaro su Cielo. Il modo con cui ci si è arrivati, chi ha avuto la forza di prenderla, e le prime conseguenze, forse no.

La contesa a monte era tra Bersani e Renzi, ma a valle si sono prodotti degli effetti anche nel rapporto tra il mondo del segretario e quello di «Che tempo che fa», la più importante trasmissione televisiva italiana, che viaggia su una media di ascolti di tre milioni e mezzo a puntata (mentre il bacino previsto a Sky - sia pure negli studi di X Factor, una trasmissione dalla post-produzione notevolissima - sarà intorno ai seicentomila spettatori), e è innegabilmente il simbolo di tutto un universo di spettatori, alias elettori, di sinistra.

Ecco com'è andata veramente. La maggior forza contrattuale al tavolo è stata esercitata dal segretario del Pd e dal suo team. Per questo intreccio di ragioni. Già all'inizio della trattativa tra portavoce e spin doctor vari delle diverse squadre, gli uomini di Bersani avevano illustrato le loro tre condizioni per fare il match.

Due si sapevano: che ci fosse un solo confronto e fra tutti, e che fosse a ridosso della prima votazione. Una terza, non nota, non era una condizione prendere o lasciare, ma una forte preferenza per tenere la partita su Sky.

Diverse voci assai vicine al segretario hanno spiegato così, non solo agli avversari, questa preferenza: sarebbe stato molto meglio «giocare in un campo televisivamente neutro, cioè in un format che ci saremmo costruiti noi, anziché entrare in format di altri», molto connotati dalla presenza di un conduttore più o meno mattatore, che inevitabilmente avrebbe impresso il suo stile. In realtà anche Fazio aveva offerto un format da scrivere insieme, ex novo, e neutro.

Le richieste, tra l'altro, erano arrivate da quasi tutti i big, Vespa, Fazio, appunto, la Gruber, Sarah Varetto di Sky, Mimun e Enrico Mentana, che però è stato il meno insistente, quando ha capito che La7 era tagliata fuori anche perché il segnale tuttora non è ottimo ovunque.

A Sky raccontano che la Varetto si era mossa da tempo corteggiando giornalisticamente il segretario, ma sono stati fatti passi formali anche dall'amministratore delegato Andrea Zappia. In più la rete ha spedito tre letterine assai delicate a Pierluigi, Matteo e Nichi. Insomma, se li sono lavorati anche umanamente. E' piaciuto. La decisione però è arrivata per altri motivi, al termine di una dialettica in cui Renzi non aveva nessun interesse ad andare allo scontro; tuttavia è accertato che gli sarebbe piaciuto sfidare il segretario moderati da Fazio.

Il sindaco di Firenze non solo era convinto che Fazio fosse la trasmissione più seguita, ma la vera trasmissione identitaria di una larga parte di elettorato di sinistra-tipo. Renzi sarebbe stato contento di poter parlare al pubblico di autori come Michele Serra e, una platea non soltanto vastissima, ma probabilmente, di default, più bersaniana che renziana. Insomma: da Fazio Renzi avrebbe potuto parlare all'elettorato classico del suo rivale, magari riuscendo a convincere qualcuno degli spettatori.

Vendola aveva solo una preferenza, fare il confronto in Rai; e ha anche sondato la possibilità di un asse con i renziani, su questo. Ma Renzi non voleva neanche fare troppo il difficile, perché il suo interesse principale era comunque che la sfida non saltasse. Così, quando è stato chiaro che nel gruppo di Bersani volevano Sky, nessuno ha fatto vera resistenza.

Si è solo spostata la data da oggi pomeriggio (Nichi non poteva) a domani sera. Renzi è riuscito a spuntare che l'appello finale fosse sorteggiato ma che si sapesse a fine serata chi avrà questo vantaggio: perché si è estratto solo l'ordine iniziale (Tabacci, Puppato, Renzi, Vendola, Bersani), e come si arriverà alla conclusione dipenderà dai tempi esatti delle risposte.

Tutto a posto, allora? Tra i candidati, cioè nella politica, sì; ma non tra politica e tv: e potrebbe essere ancora più grave. Perché, si sono chiesti ai piani alti di Raitre, non andare da Fazio, che s'era speso con garbo, metteva sul tavolo l'indiscussa bravura tv, e assicurava la più vasta platea? Non ha aiutato la circostanza che la trasmissione, con un giudizio trapelato da troppe diverse fonti, venisse definita dal lato di Bersani «leggerina», e invece «il confronto tv per le primarie non è contesto adatto a battutine».

Tra l'altro, è stato fatto notare, condurre un evento così strettamente politico sarebbe stata una prima volta per Fazio, «che non è un giornalista». Giudizi che sono arrivati in un secondo all'orecchio di tutti, compreso quello del conduttore; il quale avrebbe trovato «più istituzionale che la cosa avvenisse sul servizio pubblico». Parentesi, l'uomo simbolo della tv di sinistra, non certo ostile a Bersani, non andrà alle urne.

2- LA PORTAVOCE DI RENZI: SINGOLARE GIUDICARE FAZIO INADEGUATO A OSPITARE IL CONFRONTO TV. E RICORDA BIAGI, SAVIANO...
Lettera alla "Stampa.it" di Simona Bonafè (Portavoce Comitato Renzi)


Caro Fabio,
ti scrivo perché ho trovato molto impressionante la lettura della "Stampa" di oggi, con il retroscena di Iacopo Jacoboni sul dibattito televisivo tra i candidati di centrosinistra e la tua intervista.
Quando negli anni ‘90 iniziasti l'avventura di "Quelli che il calcio" ero appena maggiorenne e, come tante mie coetanee, consideravo le trasmissioni calcistiche un noioso interludio domenicale riservato a padri e fratelli. Poi arrivò la tua trasmissione, vivace, divertente, e all'improvviso quel mondo fino ad allora ostico entrò a far parte della mia vita.

La domenica, in casa, mi fermavo anch'io per due ore a guardare il calcio in tv. Da allora ho continuato a seguire le tue trasmissioni, quelle che altri definiscono "leggerine". Ricordo il tuo coraggio "kamikaze", quando in pieno editto bulgaro, unico giornalista in cinque anni, hai intervistato l'indimenticabile Enzo Biagi, fino ad arrivare alle straordinarie sperimentazioni con Roberto Saviano.

Trovo singolare che un protagonista come te della tv intesa anche come esperimento civico possa essere considerato inadeguato a ospitare il confronto televisivo delle primarie del centrosinistra, il principale evento di partecipazione democratica di questa fase politica. Ma allora, mi chiedo, come ribellarsi a tutto questo, ad una politica intrigante e vittima di giochi di potere, se non proprio con il voto alle primarie? Perché non approfittare di questo strumento di democrazia per riportare trasparenza e correttezza nella politica?

Sarò esagerata o forse confusa dalla tanta riconoscenza che troviamo per le strade, ma il mio primo pensiero dopo la lettura della "Stampa" è stato proprio Biagi. Ricordo come fosse oggi la sua ultima puntata dopo l'editto bulgaro, era il 18 aprile del 2002 e Biagi disse: "Lavoro in questa azienda dal 1961, le voglio bene. E' la prima volta che un Presidente del Consiglio decide il palinsesto....".

Momenti bui, tremendi, che allora come oggi mi convinsero che l'unica strada era il voto. Ti prego, da persona attenta e sensibile quale sei, valuta attentamente se sia giusto in questo momento dichiarare pubblicamente di non votare alle primarie.

 

VERNACOLIERE SU RENZI E BERSANIsaluti_RENZI E BERSANIFABIO FAZIO E PIERLUIGI BERSANI saviano FAZIO B NICHI VENDOLA E PIERLUIGI BERSANI LE SAGOME DI MATTEO RENZI E PIERLUIGI BERSANI PER LE PRIMARIE jpegCARLO DE BENEDETTI DA FABIO FAZIOBRUNO TABACCI jpegVELTRONI E FAZIO VAURO SU FAZIO GRILLO SAVIANO fornero fazio

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