È DIVORZIO TRA LO “SHERPA” MONTI E PIERFURBY - LA PRATICA DI SEPARAZIONE AFFIDATA A BONDI CHE DOVRÀ FORNIRE NELLE PROSSIME ORE ALLO SHERPA UNA MAPPA DETTAGLIATA DI TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, DOVE INTENSIFICARE LA CAMPAGNA ELETTORALE, PER FAR ELEGGERE PROPRI FEDELISSIMI E, VICEVERSA, LASCIARE AL PROPRIO DESTINO LE CIRCOSCRIZIONI AL SENATO DOVE GLI ELEGGIBILI RISULTANO CASINIANI PURI…
DAGOREPORT
L'incontro tra lo Sherpa Monti e Casini Pierfurby venne celebrato a novembre, prima che le Camere venissero sciolte, davanti al suocero Caltariccone Franco alla presentazione del restyling grafico del "Messaggero" a Palazzo delle Esposizioni, davanti ai romani che non si perdono un party, soprattutto se profuma di potere.
A distanza di tre mesi, l'officiante del divorzio e' tale Bondi Enrico, ex responsabile della spending rewiew del governo tecnico e gia' selezionatore di curriculum per la lista Sherpa/Casini/Fini: e' l'uomo di Arezzo che sta facendo in queste ore l'analisi del sangue politico in termini di fedeltà a Casini o a Sherpa/Monti di tutti i candidati di Scelta Civica che hanno qualche possibilità reale di essere eletti.
Con quale obiettivo? Fornire nelle prossime ore allo Sherpa una mappa dettagliata, circoscrizione per circoscrizione, di tutti i posti dove intensificare la campagna elettorale, magari anche con la presenza del premier, per far eleggere propri fedelissimi e, viceversa, lasciare al proprio destino le circoscrizioni al Senato dove gli eleggibili risultano casiniani puri.
Quindi e' guerra aperta al Senato e concentrazione degli sforzi elettorali alla Camera, dove lo Sherpa corre da solo e verra' pesato per questo. E meno male che Bondi in questo lavoro e' assistito di meno dal suo numerosissimo, quasi leggendario, pool di avvocati con i quali ha gestito la liquidazione di Montedison e l'avventura in Parmalat, altrimenti per Pierfurby sarebbero stati dolori più seri.
Nel divorzio Sherpa/Pierfurby il terzo gode, o almeno non ne soffre: di Montezemolo Luca aveva cercato di evitare, litigando anche con il premier in carica per gli affari correnti, che Scelta Civica cedesse al Genero la golden share del gruppo al Senato, ma lo Sherpa l'aveva concessa. Ora il ripensamento e la pratica di separazione affidato a Bondi. E i candidati senatori tremano, non sapendo alla fine se e' meglio o peggio avere come sponsor l'uno o l'altro. Dalle parti del Pdl e, in parte, da quelle del Pd fanno il tifo affinché Scelta Civica resti al di sotto del 10 per cento, anche con l'aiuto di Crozza Maurizio.
monti casini Mario Monti e Azzurra Caltagirone Francesco Gaetano Caltagirone Elsa Fornero Mario Monti OLIVERO BOMBASSEI RICCARDI MONTI ILARIA CAPUA MONTEZEMOLO BALDUZZI PIERFERDINANDO CASINI E LUCA DI MONTEZEMOLO