“IL POTERE LOGORA CHI CE L’HA. E GIORGIA MELONI NON RIDE PIU’, E’ STANCA E HA ANCHE RICOMINCIATO A FUMARE” – FABRIZIO RONCONE CERTIFICA LE DIFFICOLTA’ DELLA DUCETTA: “È SEMPRE PIÙ SPESSO ACCIGLIATA. PREOCCUPATA, NERVOSA, SOLA. DALLE SCIOCCHEZZE DI GIAMBRUNO A QUELLE DI LOLLOBRIGIDA, LA FAMIGLIA NON LA STA AIUTANDO. S’AGGRAPPA ALLA SORELLA ARIANNA ANCHE PERCHÉ SONO RIMASTI ORMAI POCHISSIMI QUELLI CHE CONTINUANO AD ISPIRARLE UN MINIMO DI FIDUCIA (FITTO, FORSE CROSETTO, IL SOTTOSEGRETARIO MANTOVANO PER I RAPPORTI CON IL QUIRINALE, POI BOH) - SI PERCEPISCE SOTTO ASSEDIO, INTRAVEDE COMPLOTTI. L’AUTUNNO SARÀ COMPLESSO E COME SE NON BASTASSE FAZZOLARI TRE SETTIMANE DOPO ESSERE ENTRATO A PALAZZO CHIGI, IRONIZZÒ SULLA CIA…”
Estratto dell’articolo di Fabrizio Roncone per “OGGI”
L’incarico: raccontare com’è diventata Giorgia Meloni un anno dopo il suo ingresso a Palazzo Chigi […] era una piccola bugia quella raccontata da Giulio Andreotti, e cioè che «il potere logora chi non ce l’ha». Logora, invece. Accidenti se logora chi ce l’ha. […] la premier da tempo non ride più. Sorride […] Sono sorrisi tirati, di circostanza, dentro rughe di tensione e di stanchezza. La sua fascinazione politica stava in una certa prepotente novità di immagine pubblica: donna coraggiosa e sfrontata, coerente, determinata e positiva,coinvolgente, trascinante.
Ora è sempre più spesso accigliata. Preoccupata, nervosa (ha ricominciato a fumare), sola. La sua solitudine, del resto, è diventata plastica. Una premier - per forte che sia, e lei certamente ancora lo è - non può pensare a tutto, ma proprio tutto. Persino […] a correggere le uscite del compagno, il (quasi) mitico Andrea Giambruno, che […] continua a fare il giornalista senza tenere conto che la sera va a dormire con il presidente del Consiglio di questo Paese.
E che, quindi, se dice una sciocchezza […] è però chiaro che la sciocchezza poi diventa un polverone. La famiglia, decisamente, non la sta aiutando. Uno di quelli che l’ha messa maggiormente in difficoltà è Francesco Lollobrigida, cognato e ministro dell’Agricoltura. Con uscite imbarazzanti: tra ipotesi di «sostituzione etnica» e certezze di «etnia italiana», teorizzando, non soddisfatto, che «i poveri mangiano meglio dei ricchi».
Ma un po’ tutto l’esecutivo si è finora esibito in un concentrato di memorabili gaffes. […] il responsabile dell’Interno Matteo Piantedosi che, con decine di cadaveri galleggianti nelle acque davanti a Crotone, parla di «carichi residuali d’immigrati» e di «vocazione alle partenze», e arriviamo al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il quale - con una capriola storico-letteraria ormai nella leggenda – sostiene che «Dante era di destra».
andrea giambruno giorgia meloni
La Meloni ascolta e diventa furibonda. Pensa a un rimpasto. L’occasione potrebbe arrivare dalla vicenda che coinvolge la ministra Daniela Santanché, accusata di «bancarotta» e «falso in bilancio», ma i tempi giudiziari si prospettano lunghi. Così si chiude a riccio. […] una conferenza stampa iniziale gestita in modo drammatico a Cutro, dopo la tragedia del barcone di migranti affondato, e poi una mezza uscita per chiarire su Giambruno. Nient’altro. […] la Meloni che cammina tra velluti rossi e putti alle pareti non è la Meloni.
giorgia meloni francesco lollobrigida
UN PERCORSO DI VITA NON SEMPRE AGEVOLE
Deve averlo capito anche lei. O gliel’hanno detto. Meglio: può averglielo detto una sola persona. La sorella maggiore Arianna. L’unico essere vivente di cui Giorgia si fida. […] Non deve stupire se, un mese fa, Arianna è stata nominata responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia. I sentimenti privati s’impastano, clamorosamente, con quelli politici. Piovono accuse di familismo. C’è, forse, del vero. Però […] Proviamo invece a osservare la scena dal personale punto di vista della premier.
[…] Meloni ha intuito una certa elettricità polemica e negativa che cominciava a serpeggiare dentro il partito, scosse innescate da una corrente ufficiale, quella che fa capo a Fabio Rampelli, maestro da lei rinnegato, e da qualche altra cordata ambiziosa, come quella guidata dall’aspirante colonnello Giovanni Donzelli. Quindi, entrando in Consiglio dei Ministri: se si guarda intorno, sono rimasti ormai pochissimi quelli che continuano ad ispirarle un minimo di fiducia (Fitto, forse Crosetto, il sottosegretario Mantovano per i rapporti con il Quirinale, poi boh).
GIORGIA MELONI E DANIELA SANTANCHE
E non basta: perché Giorgia ha pure capito che la scomparsa di Silvio Berlusconi […] la priva anche di un autorevole punto di equilibrio nei rapporti con […] Salvini. Che, nei fatti, grazie anche a Elly Schlein […] rappresenta […] la sua unica pericolosa opposizione, soprattutto in vista delle elezioni europee: l’invito sul palco di Pontida a Marine Le Pen, leader di una destra francese xenofoba e inaffidabile, è del resto una vera mina piazzata dalla Lega sul fragile percorso intrapreso dalla Meloni in Europa, dove sta faticosamente cercando di accreditarsi come moderata e credibile […]
giorgia meloni silvio berlusconi
Insomma: Giorgia si percepisce sotto assedio, intravede complotti […] e non deve perciò stupire se ha deciso di abbracciarsi […] alla sorella. L’autunno sarà complesso, incerto, rischioso. Non ci sono risorse per programmi appena ambiziosi; gli sbarchi dei migranti continuano massicci; le riforme (dalla giustizia al presidenzialismo/premierato) sono al punto di partenza; il Pnrr arranca; e aggiungete che i mercati (di memoria lunga e istinto vendicativo) non hanno certo dimenticato l’improvvisa guerra agli extra-profitti delle banche.
Come se non bastasse […] Giovanbattista Fazzolari, nuovo coordinatore sovranista della Comunicazione, capo della propaganda e ideologo-ghostwriter. […] tre settimane dopo essere entrato a Palazzo Chigi, ironizzò sulla Cia (non è un refuso: proprio la Cia).
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